Nel novembre del 2005, il Consiglio dei Presidenti delle confederazioni imprenditoriali europee aveva dato mandato a BUSINESSEUROPE di avviare un negoziato con la CES per la conclusione di un accordo

Molestie e violenza sul lavoro: accordo non giuridicamente vincolante delle parti sociali europee

  Novità aziendali   

Lo scorso 26 aprile scorso, dopo un confronto durato dieci mesi, alla presenza del Commissario europeo all’Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità, Vladimir Špidla, BUSINESSEUROPE, UEAPME (l’Unione europea dell’artigianato e delle piccole e medie imprese), CEEP (Centro europeo delle imprese a partecipazione pubblica) e CES (Confederazione europea dei sindacati) hanno siglato un accordo, non giuridicamente vincolante, sul tema delle molestie sul lavoro - comportamento ripetitivo e deliberato - e della violenza - evento in cui uno o più lavoratori sono aggrediti in ambito lavorativo.

Come già avvenuto in passato per le intese sul telelavoro e sullo stress, anche in questa occasione l’accordo non è destinato ad essere trasformato in una direttiva.

Le parti hanno concordato di inserirlo nel percorso del dialogo sociale, previsto dall´art. 139 del Trattato, che attribuisce alle parti sociali europee la facoltà di concludere accordi che - senza subire il passaggio legislativo europeo e, di conseguenza, nazionale - dovranno avere un seguito nei singoli Stati su iniziativa delle parti sociali interessate e nell´ambito delle procedure e delle prassi vigenti in ogni Stato membro.

Per quanto riguarda i contenuti dell’accordo, è possibile sintetizzarli così:

-     condanna delle molestie e della violenza in tutte le loro forme, fisiche, psicologiche e/o sessuali;

-     individuazione delle molestie e della violenza avvenute in qualsiasi luogo di lavoro e su qualsiasi lavoratore, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa, dal settore di attività o dalla forma di rapporto di lavoro. Le parti hanno riconosciuto anche che non tutti i luoghi di lavoro e non tutti i lavoratori sono esposti a questi fenomeni e che esistono gruppi e settori che possono risultare più a rischio.

Lo scopo delle intesa raggiunta dalle parti sociali  è duplice:

·        aumentare la consapevolezza e la conoscenza del tema da parte degli imprenditori, dei lavoratori e dei loro rappresentanti nei luoghi di lavoro con riferimento a questi temi;

·        fornire agli stessi soggetti un quadro pratico di riferimento per identificare, prevenire e gestire i problemi riguardanti le molestie e la violenza.

L’intesa propone un metodo di prevenzione, identificazione e gestione dei problemi prodotti dalle molestie e dalla violenza nei luoghi di lavoro.

Le imprese sono invitate ad affermare che le molestie e la violenza non sono tollerate e a specificare la procedura da seguire a livello aziendale nel caso in cui si sviluppino fenomeni del genere tra colleghi. Possono, se lo ritengono opportuno anche precisare la procedura da seguire in caso di molestie o violenza messe in atto da soggetti terzi.

Come già avvenuto in occasione delle intese sottoscritte in tema di telelavoro e stress, l’accordo del 26 aprile contiene l’impegno delle parti firmatarie in sede europea a garantire un follow-up a livello nazionale entro tre anni (aprile 2010). Lascia alle parti firmatarie libera scelta sugli strumenti e sulle procedure di implementazione, in accordo con le pratiche nazionali. Prevede una procedura di reporting a livello UE sulle azioni adottate a livello nazionale. Prevede la possibilità di rivedere l’intesa tra cinque anni se una delle parti firmatarie lo richiede.

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