FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 9, 21 maggio 2007

Novità aziendali , Lavoro subordinato ed autonomo

Molestie e violenza sul lavoro: accordo non giuridicamente vincolante delle parti sociali europee
Nel novembre del 2005, il Consiglio dei Presidenti delle confederazioni imprenditoriali europee aveva dato mandato a BUSINESSEUROPE di avviare un negoziato con la CES per la conclusione di un accordo

Lo scorso 26 aprile scorso, dopo un confronto durato dieci mesi, alla presenza del Commissario europeo all’Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità, Vladimir Špidla, BUSINESSEUROPE, UEAPME (l’Unione europea dell’artigianato e delle piccole e medie imprese), CEEP (Centro europeo delle imprese a partecipazione pubblica) e CES (Confederazione europea dei sindacati) hanno siglato un accordo, non giuridicamente vincolante, sul tema delle molestie sul lavoro - comportamento ripetitivo e deliberato - e della violenza - evento in cui uno o più lavoratori sono aggrediti in ambito lavorativo.

Come già avvenuto in passato per le intese sul telelavoro e sullo stress, anche in questa occasione l’accordo non è destinato ad essere trasformato in una direttiva.

Le parti hanno concordato di inserirlo nel percorso del dialogo sociale, previsto dall´art. 139 del Trattato, che attribuisce alle parti sociali europee la facoltà di concludere accordi che - senza subire il passaggio legislativo europeo e, di conseguenza, nazionale - dovranno avere un seguito nei singoli Stati su iniziativa delle parti sociali interessate e nell´ambito delle procedure e delle prassi vigenti in ogni Stato membro.

Per quanto riguarda i contenuti dell’accordo, è possibile sintetizzarli così:

-     condanna delle molestie e della violenza in tutte le loro forme, fisiche, psicologiche e/o sessuali;

-     individuazione delle molestie e della violenza avvenute in qualsiasi luogo di lavoro e su qualsiasi lavoratore, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa, dal settore di attività o dalla forma di rapporto di lavoro. Le parti hanno riconosciuto anche che non tutti i luoghi di lavoro e non tutti i lavoratori sono esposti a questi fenomeni e che esistono gruppi e settori che possono risultare più a rischio.

Lo scopo delle intesa raggiunta dalle parti sociali  Ã¨ duplice:

·        aumentare la consapevolezza e la conoscenza del tema da parte degli imprenditori, dei lavoratori e dei loro rappresentanti nei luoghi di lavoro con riferimento a questi temi;

·        fornire agli stessi soggetti un quadro pratico di riferimento per identificare, prevenire e gestire i problemi riguardanti le molestie e la violenza.

L’intesa propone un metodo di prevenzione, identificazione e gestione dei problemi prodotti dalle molestie e dalla violenza nei luoghi di lavoro.

Le imprese sono invitate ad affermare che le molestie e la violenza non sono tollerate e a specificare la procedura da seguire a livello aziendale nel caso in cui si sviluppino fenomeni del genere tra colleghi. Possono, se lo ritengono opportuno anche precisare la procedura da seguire in caso di molestie o violenza messe in atto da soggetti terzi.

Come già avvenuto in occasione delle intese sottoscritte in tema di telelavoro e stress, l’accordo del 26 aprile contiene l’impegno delle parti firmatarie in sede europea a garantire un follow-up a livello nazionale entro tre anni (aprile 2010). Lascia alle parti firmatarie libera scelta sugli strumenti e sulle procedure di implementazione, in accordo con le pratiche nazionali. Prevede una procedura di reporting a livello UE sulle azioni adottate a livello nazionale. Prevede la possibilità di rivedere l’intesa tra cinque anni se una delle parti firmatarie lo richiede.