Il film, che propone una storia vera, è nelle sale dal 5 marzo, distribuito da good films

Black or white di Mike Binder

  Cultura e Spettacoli  

La figlia di Elliott Anderson (Kevin Costner) perde la vita dando alla luce una bambina, Eloise (Jillian Estell). Il nonno, un ricco avvocato bianco, e la moglie decidono di prendersi cura della nipote perché il padre è un tossicodipendente,, pecora nera di una famiglia afroamericana, che Elliott considera in parte responsabile della morte di sua figlia.

Quando la moglie muore in un incidente stradale, Elliott si ritrova a badare da solo alla piccola nipotina. La nonna paterna (Octavia Spencer), allora, rivendica il diritto del figlio di crescere la bambina: il mondo di Elliott va in pezzi … Non trovano un accordo sull’affidamento congiunto, e si ritrovano in tribunale per una dura battaglia legale per la custodia della bambina.

Costner non solo ha interpretato, ma anche prodotto e finanziato un film in cui è protagonista: a tutto tondo: vedovo commovente, tenero nonno, alcolizzato, che ondeggia qua e là con una bottiglia in mano, monologhista sul razzismo in un’aula di tribunale.

Purtroppo non convincono le redenzioni, Sono prevedibili gli snodi della conciliazione del contrasto. Simpatici i duetti fra i due nonni.

Il film è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival ed al Festival internazionale del film di Roma 2014.

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