La Comunità Europea ha riconosciuto alla focaccia di Recco col formaggio l’indicazione geografica protetta

La focaccia di Recco col formaggio è IGP

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È con emozione che il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio accoglie la notizia dell’avvenuta registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta, approvata martedì 2 dicembre 2014 dal Comitato di gestione della Commissione Europea politiche di qualità, che vede la presenza degli esperti di tutti i paesi membri dell'Unione Europea.

Il Consorzio ringrazia la Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione Europea e la Regione Liguria con i suoi servizi. In particolare l'Ufficio della Regione Liguria a Bruxelles che ha lavorato a stretto contatto con il Consorzio della Focaccia di Recco, supportato l'iter di approvazione seguendo in modo discreto ma costante, i lavori della Commissione Europea, vivendo con apprensione gli ultimi giorni quando ormai si sentiva vicino il risultato, un grande lavoro di squadra che oggi vede raggiunto un traguardo inseguito da anni. Un ringraziamento anche al Ministero dell’Agricoltura e ai parlamentari europei liguri che hanno perorato la causa.

La Focaccia di Recco è entrata nell’Olimpo della produzione agroalimentare europea - dicono all’unisono gli associati del Consorzio Focaccia di Recco - diventando uno dei duecentocinquanta prodotti d’eccellenza che rappresentano l’Italia nel mondo”, ecco quello che oggi ci ha regalato la Comunità Europea.

Recco è la città della focaccia col formaggio e con i Comuni limitrofi (Sori, Avegno e Camogli) ne delimita la zona di produzione inserita nel disciplinare I.G.P. redatto e approvato dal Consorzio Focaccia, costituitosi nel 2005, per ottenere l’ambita certificazione europea. La storia ci dice che la focaccia col formaggio ha radici antiche in queste località, una tradizione secolare in cui capacità ed abilità dei produttori aderenti al Consorzio hanno reso rinomato questo prodotto, indissolubilmente legato al territorio ed al proprio al nome, l’Indicazione Geografica Protetta, RECCO.

Nel corso degli anni la Focaccia di Recco è cresciuta in modo esponenziale di apprezzamento, varcando i confini territoriali ma, tanti consensi sono stati accompagnati anche da tante imitazioni. I produttori locali si sono sentiti defraudati delle loro tradizioni, sentendosi così in dovere di chiedere ed ottenere l’intervento delle Istituzioni preposte (Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova, Ministero delle Politiche Agricole) per difendere il nome del proprio prodotto. Da quì le motivazioni della richiesta IGP.

Dopo anni di lungo lavoro preparatorio, il 2011 ha visto il via ufficiale all’Istanza: il 14 luglio alle ore 12.00 a Genova presso l’Auditorium della Regione Liguria (5° piano) i dirigenti preposti del Ministero hanno convocato come da iter europeo, la Pubblica Audizione per dare lettura del disciplinare di produzione e procedere alla sua approvazione, finalizzata alla richiesta di tutela della denominazione “Focaccia di Recco col formaggio”. In data 1° giugno 2013 la Comunità Europea ha provveduto alla Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del riconoscimento IGP per la Focaccia di Recco col formaggio.

Purtroppo nel frattempo l’iter ha subito vari stop, prima con le opposizioni presentate al Ministero dell’Agricoltura italiano (e dallo stesso poi respinte) e successivamente, a fine 2013, nuovamente bloccati da alcune opposizioni arrivate alla Commissione Europea addirittura da operatori commerciali di Stati esteri membri (di nuovo respinte).

Più che mai dovuto il riconoscimento IGP, che finalmente protegge l’origine territoriale, la storia, gli uomini e le loro tradizioni. La Commissione Europea Agricoltura, come sempre attenta ai valori da preservare, ha per questo riconosciuto il diritto alla Focaccia di Recco di distinguersi con l’Indicazione Geografica Protetta.

Un risultato che ci riempie di soddisfazione perché rappresenta il riconoscimento alla serietà, alla professionalità ed alle capacità di coloro che con me hanno portato a buon fine questo lunghissimo lavoro - dice la presidente del Consorzio Maura Macchiavelo, ristoratrice di Recco - Sono stati tanti i momenti di sconforto ma ora tutto passa in secondo piano perché noi ristoranti, asporti e panifici che abbiamo la fortuna di essere ubicati nella zona di produzione IGP, dobbiamo sentire la consapevolezza di aver raggiunto un risultato importantissimo, non alla portata di tutti, potendo offrire ai nostri clienti un prodotto addirittura tutelato dalla Comunità Europea.

Non ho mai avuto dubbi sul fatto che la Focaccia di Recco potesse o meno ottenerla - dice Lucio Bernini, coordinatore dell’Istanza IGP per il Consorzio - e più intoppi ci arrivavano, più mi convincevo che ne aveva il diritto. Ora guardiamo avanti, inizia una nuova fase, l’IGP non è più un obiettivo da raggiungere ma da questo momento è un punto di partenza: bisognerà lavorare tutti insieme con serietà e costanza, un’Indicazione Geografica Protetta è un patrimonio che non tutti possono ottenere, lo abbiamo visto, per questo dobbiamo custodirla affinche la Focaccia col formaggio di Recco IGP possa essere anche una grande opportunità non solo per i produttori ma anche per il territorio della nostra zona di produzione. Si dovrà poi entrare nelle fasi tecniche, piano di controlo e assoggettamenti, pratiche e certificazioni ecc, ma ci penseremo domani, ora godiamocela, la nostra IGP con la soddisfazione di aver regalato a Recco l’Indicazione Geografica Protetta tutelando la nostra focaccia!

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