Il volume, con testi di Giacinta Cavagna di Gualdana e Francesca Tasso ed edito da Skira, presenta il settore dedicato ai mobili e agli intagli lignei del Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco di Milano

Il mobile italiano nelle collezioni del Castello Sforzesco

  Cultura e Spettacoli  

La guida segue un percorso cronologico e tematico, dal ’400 ad oggi, attraversando ambienti civili ed ecclesiastici e analizzando stili ed epoche artistiche. La specificità delle numerose collezioni che formano il museo del Castello Sforzesco di Milano – mobili e intagli lignei, oreficeria, arazzi, vetri, ceramiche, costumi, per citarne alcune – risiede nel poter illustrare senza soluzione di continuità l’evoluzione del gusto e degli stili nelle arti decorative dall’alto Medioevo fino agli ultimi anni del Novecento.

Tale scelta è stata ispirata dal Victoria & Albert Museum di Londra, che ha rappresentato un punto di riferimento per le raccolte milanesi di arte applicata sin dall’epoca della loro fondazione nella seconda metà dell’Ottocento.

Le opere del museo, collocato nelle prime quattro sale del primo piano della Corte Ducale del Castello, inquadrate nei rispettivi contesti, storici, artistici e geografici, delineano una breve storia del mobile italiano, improntata a criteri didattici.

Nella raccolta dei mobili e degli arredi lignei sono particolarmente significativi il cassone dei tre duchi, il coretto di Torchiara, un crocefisso umbro del XIII secolo, lo stipo Passalacqua e molte altre opere, che culminano con gli importanti mobili eseguiti da Giuseppe Maggiolini nel periodo neoclassico.

Particolare attenzione nella guida è riservata ai capolavori, messi in risalto da schede critiche, e ai “Maestri di stile”, artefici, progettisti e designer, da Giuseppe Maggiolini a Ettore Sottsass a Gio Ponti, ai quali è dedicato un ampio capitolo.

Di significativo interesse nella guida anche l’appendice Arredi ed ebanisti a Milano nella seconda metà dell’Ottocento.

Giovanni Scotti

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