Baciato dalla fortuna di Paolo Costella

Gaetano è un povero diavolo di origine napoletana trapiantato a Parma, dove lavora come vigile urbano. E’ sistematicamente tradito dalla procace compagna Betty con il suo comandante. E’ oppresso da grossi debiti con la banca. E’ vessato da un’ex moglie timorata di Dio cui deve mesi di alimenti arretrati. Gaetano trova gioia e speranza solo quelle tre volte la settimana in cui può giocare i suoi sei numeri fortunati al lotto.

Quando rientra in città, Anna, una giovane e petulante psicanalista neo-laureata, lo convince, sotto compenso, a diventare suo paziente e come primo impegno gli fa giurare di smettere con le scommesse.

Gaetano vorrebbe rompere la sua promessa, ma non fa in tempo a raggiungere il suo solito ricevitore e perde la giocata.

Il giorno dopo, quando scopre che sono usciti proprio i suoi sei numeri, per lo shock sviene e batte la testa. Al suo risveglio, tutta la città è convinta che sia lui il grande vincitore e lo ricopre di attenzioni e di premure, a cominciare da quelle donne che il giorno prima lo disprezzavano. In preda all’amnesia, si convince di poter finalmente condurre una vita da milionario.

Salemme e gli altri sceneggiatori, partendo da un racconto dello stesso Salemme, puntano su personaggi meschini, fedifraghi e millantatori, che ruotano intorno ad una struttura spesso troppo schematica. La loro commedia guarda alla grande tradizione napoletana, ma è sopra le righe.