Parigi, rue de Grenelle 7. Un elegante palazzo abitato da famiglie dell´alta borghesia: ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria.
Nella portineria c’è Renée (Josiane Balasko), cinquantaquattro anni, un gatto e un segreto doloroso mai rivelato, la quale ripropone lo stereotipo della portinaia dal corpo morbido e abbondante, sciatta, scorbutica e teledipendente … ma che, all´insaputa di tutti, è una coltissima autodidatta che adora l´arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. I ricchi e boriosi occupanti del palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione.
Altro personaggio importante del film è Paloma Josse (Garance Le Guillermic), la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante, lucida che depone la penna ed il calamaio del libro e filma tutto quello che le rende intollerabile la vita ed ammissibile l´idea del suicidio. Paloma, infatti, ha deciso di farla finita il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno). Fino a tale data continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l´ambiente che la circonda.
I due personaggi si incontrano grazie all´arrivo nel palazzo di monsieur Ozu (Togo Igawa), un ricco giapponese dal cuore nobile, che saprà smascherare Renée ... e rivelare "l´eleganza del riccio".
La portinaia Renée e il gentiluomo nipponico Kakuro riescono ad arginare l’ossessione di Paloma ed indirizzare la sua intelligenza verso una sana realizzazione, insegnando alla bambina i segreti della vita.
Achache sa cogliere l’essenza de "L´eleganza del riccio".
GS
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