Con Jonathan MELLOR, Oscar SÁNCHEZ ZAFRA, Manuela VELASCO

[REC]2 di Jaume BALAGUERÓ e Paco PLAZA

  Cultura e Spettacoli  

L’inarrestabile serie dei sequel si arricchisce di un ulteriore esemplare con [REC] 2, diretto dalla coppia regina dell’horror made in Spain Balagueró - Plaza, che è stato presentato fuori concorso alla 66^ Mostra del Cinema di Venezia e che sarà nelle sale italiane a partire dal 5 gennaio 2010.

[REC] 2 fa seguito al capostipite REC, anch’esso diretto dagli stessi registi, anch’esso presentato alla Mostra del 2007 e poi gratificato da un lusinghiero successo di pubblico.

Il termine Rec che si ripete nel titolo si riferisce all’indicazione che compare sui display delle videocamere mentre il dispositivo sta registrando (“recording”), e infatti caratteristica di entrambi i film è quella di presentare la scena praticamente sempre in soggettiva, come la starebbe vedendo nel mirino il misterioso cineoperatore Pablo, che nel film non vediamo mai direttamente. Come gli appassionati del genere sanno, l’espediente della camera in presa diretta non è certo una novità per il genere horror, a partire da The Blair Witch Project, e indubbiamente è un sistema che si presta bene a generare scariche adrenaliniche, con la minaccia del caso (mostro, alieno, zombi, …) che appare sempre all’improvviso nel campo visivo al preciso scopo di appagare la voglia di paura del pubblico. È però innegabile che ormai il trucco abbia perso buona parte del suo mordente, perché lo spettatore si aspetta già questo tipo di situazione, compresa la sua ormai inflazionata variante in cui il protagonista buono attraversa tutta una lunga sequenza in un contesto apparentemente di massimo pericolo, in cui tutti si aspettano invano da un momento all’altro l’attacco della minaccia di turno, e quando poi invece il protagonista raggiunge una situazione che sembrerebbe di scampato pericolo ecco che arriva improvviso l’attacco, per “prendere in contropiede” lo spettatore, ormai portato istintivamente a rilassarsi e abbassare le difese.

Nel caso di [REC] 2 la minaccia, come noto per chi avesse visto REC, è costituita da un gruppo di persone confinate in un vecchio edificio di Barcellona che, a causa di un misterioso virus, sono diventate una sorta di zombi affamati di carne umana. A differenza però dei morti viventi di Romero, che si muovevano come automi barcollanti, questi mutanti sono estremamente agili ed aggressivi, e ciò consente di dar luogo, nella claustrofobica ambientazione della scena, a sequenze di un certo effetto.

Poco da dire sulla trama e sulla relativa credibilità, che naturalmente nei film horror non è di solito la priorità n. 1 per lo spettatore. Diamo comunque atto che nel corso del film a un certo punto vengono esplicitate quelle che sarebbero state le cause del misterioso virus, dando al pubblico almeno un pro forma di spiegazione scientifica, anche se ovviamente del tutto fantasiosa. In altri film del genere, e nello stesso capostipite REC, la genesi dei mutanti rimane avvolta nel mistero, limitando in pratica il film ad un susseguirsi di sventramenti e spargimenti di sangue a litri.

È interessante notare come in [REC] 2, nell’inventare appunto le cause della formazione dei mostri, si insinui nella sceneggiatura un pizzico di Dan Brown, con la presenza di preti, possessioni demoniache e un Vaticano malvagio, organizzatore di intrighi e pronto a tutti i mezzi per giustificare il fine. Ciò comporta che lo spettatore appassionato del genere troverà anche non pochi richiami all’Esorcista e alla relativa progenie di successori.

Le scene finali sono un po’ convulse e vanno seguite con attenzione per non perdere il filo degli avvenimenti; l’avventura non ha comunque l’happy end del “vissero felici e contenti” bensì un colpo di scena conclusivo che apre con evidenza la strada ad un’ulteriore puntata della saga. Puntata che Balagueró e Plaza hanno già confermato alla stampa specializzata di stare preparando.

In conclusione possiamo dire che [REC] 2 è una onesta operazione commerciale, che ripropone con discreto mestiere un campionario di situazioni e trovate del genere horror, e che può dare ancora qualche brivido a chi non sia già troppo disincantato di fronte allo splatter.

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