Una grande stagione di danza e di arte agli Arcimboldi di Milano

Danza agli Arcimboldi

  Cultura e Spettacoli  

Giovedì 3, venerdì 4 aprile 2008 ore 21.00Metros - Companyia de Dansa  in CARMENprima milaneseCarmen, uno dei miti letterari universalmente riconosciuti, è stata una fonte di poca ispirazione per i coreografi spagnoli. Antonio Gades e Salvador Tàvora, ad esempio, nella rilettura del “linguaggio Flamenco” non hanno perseguito nessun intento di accostamento tematico con il linguaggio coreografico moderno. Questa è stata, invece, l’ambizione di Ramon Oller, uno dei coreografi catalani più versatili, nazionalmente ed internazionalmente riconosciuto, che ha presentato la sua ‘Carmen’ al Festival Internacional de Perelada ad agosto 2003, riscuotendo un grande consenso di pubblico e critica, al punto da essere accostata alle versioni più prestigiose di Roland Pettit e Antonio Gades.Le musiche sono per la maggior parte di Bizet, arricchite dal prezioso contributo di creazioni originali di Martirio.  METROS – COMPANYIA DE DANSALa compagnia Metros è cresciuta molto, nel corso degli ultimi 17 anni, grazie al lavoro di squadra ballerini, coreografi e musicisti provenienti dai diversi ambiti della musica classica e popolare.In tutti questi anni il lavoro di Oller è stato caratterizzato dalla ricerca e dalla contaminazione di una grande varietà di generi.La “teatralità” è uno dei tratti distintivi del suo modo di intendere la danza, nei suoi spettacoli il movimento risulta armonico, pieno di sentimento e naturalezza.RAMON OLLER – DirettoreRamòn Oller (Esparreguera, 1962), muove i suoi primi passi artistici nel teatro popolare catalano, ha studiato Arte Drammatica presso l’Istitut del Teatre di Barcellona e danza classica e contemporanea sempre a Barcellona, Londra e Parigi.Oller ha creato fino ad oggi più di quaranta opere. Oltre alle creazioni per Metros, ha realizzato coreografie per la Compañia Nacional de Danza, Ballet Nacional de España, Teatro del Liceu, Centro Dramatico Nacional, Balletto Hispanico de Nueva York y Good Speed Opera House, Intoto e Pulsion, solo per citarne alcuni.Oller è stato insignito del Premio Nacional de Danza dal Ministero della Cultura Spagnolo nel 1994 ed ha ricevuto il Premio Nacional de Cataluña nel 1994 e nel 1996.Sabato 5, domenica 6 aprile 2008 ore 21.00Cedar Lake Contemporary Ballet prima milaneseSUNDAY, AGAIN di Jo StromgrenTEN DUETS on a THEME of RESCUEdi Crystal PiteDECADANCE di Ohad Naharin In collaborazione con  CAMI Spectrum e Antonio Gnecchi RusconeAGR associati srlCedar Lake è una compagnia di danza contemporanea con lo scopo di portare all’attenzione del pubblico il talento di coreografi americani emergenti e presentare artisti internazionali meno conosciuti al pubblico americano. La compagnia di danza Cedar Lake Contemporary Ballet, fondata nel 2003 da Nancy Laurie, si è messa in luce non solo per l’eccezionale bravura dei suoi 16 ballerini ma anche per l’impegno costante come esecutrice e committente di opere inedite di coreografi emergenti di maggior successo a livello internazionale. Sotto la direzione artistica di Benoit-Swan Pouffer, Cedar Lake propone un ampio repertorio statunitense e non solo, che comprende opere di Nicolo Fonte, Edwaard Liang, Crystal Pite, Jacopo Godani, Stijn Celis, Angelin Preljocaj e Ohad Naharin. Grazie ad audaci movimenti atletici e all’elaborazione del balletto in chiave contemporanea e popolare, i ballerini della compagnia Cedar Lake coinvolgono il pubblico in un percorso coreografico ideale che indaga le infinite possibilità del movimento e multimediali. Tra gli spettacoli in programma, le prime mondiali di Didy Veldman, Luca Veggetti, Jacopo Godani e Sidi Larbi Cherkaoui.SUNDAY, AGAIN“‘Sunday, Again’ cerca innanzitutto di rispecchiare la complessità della musica di Johann Sebastian Bach,” afferma Stromgren (Jesu Meine Freuae” CBWV227). “Composizioni-compagini-strutture” di movimento astratto si susseguono come in una fuga, in modo non dissimile dalla maniera barocca di mettere insieme le frasi melodiche e le variazioni. In secondo luogo, e da un punto di vista di contenuto, illustra la giungla domestica dei problemi legati al sesso e ai contrasti tra generi. Come suggerisce il titolo, ritorna sempre, inevitabilmente l’irritante domenica, che costringe le coppie a mettere alla prova le proprie capacità di convivere. Il tempo libero non è adatto ad alcuni tipi di relazione,” dice Stromgren.TEN DUETS ON A THEME OF RESCUE“Sono affascinato dalle storie condivise che vivono nei nostri corpi – le ripetitive vicende familiari che si muovono tra culture e generazioni, e il ruolo del corpo, che offre una forma visiva a questi movimenti. Mi incuriosice il modo in cui il corpo sa esprimere significati profondissimi attraverso il più semplice dei gesti, e come la distorsione, l’iterazione e l’analisi della familiare azione umana forniscono un’opportunità di riconoscerci e rispecchiarci reciprocamente.“Gli uomini si muovono -  le nostre braccia si allungano, le ginocchia si piegano, le teste annuiscono, i petti rientrano, le schiene si inarcano, saltiamo, scrolliamo le spalle, serriamo i pugni, ci solleviamo l’un l’altro e ci spingiamo via. Questo è linguaggio ma è al tempo stesso azione. Questo è ciò che il corpo ha da dire sul bisogno, la sconfitta, il coraggio, la disperazione, la gioia, l’ambivalenza, la frustrazione, l’amore. Queste immagini cinetiche risuonano nella mente in modo significativo perché tutti, danzatori e spettatori, abbiamo sentito chiaramente queste sensazioni nel corpo.“Questa nuova creazione per Cedar Lake è un atto di indagine, in cui frammenti di narrazioni sono salvati dalla coreografia ed esposti a una breve contemplazione, prima di dissolversi nuovamente nella danza. Usando la coreografia per estendere, distorcere o sospendere questi frammenti narrativi, momenti di ordinaria umanità diventano straordinari attraverso la cornice del teatro e il virtuosismo degli artisti.”DECADANCE 2007“Decadance parla di ricostruzione: mi piace prendere frammenti e sezioni di lavori esistenti e rielaborarli, riorganizzarli e creare l’occasione di guardarli da un’altra angolazione. Questo mi insegna sempre qualcosa di nuovo sul mio lavoro e le mie composizioni: mi insegna l’esagerazione e la trascuratezza, mi insegna come ridere di me stesso, l’importanza della prospettiva e la leggerezza come virtù, mi insegna l’amore per la danza e come prestare attenzione ai dettagli senza dimenticare il tutto. E’ come raccontare solo l’inizio, il centro o la fine di tante storie e dal modo in cui sono organizzate e incollate insieme emerge la loro coerenza.” Dice Naharin. Il pezzo per Cedar Lake comprende estratti da: “Black Milk” (1985), “Mabul” (1992), “Anaphaza” (1993), “Z/na” (1994), “Sabotage Baby” (1997), “Zachacha” (1998), “Moshe” (1999), “Naharin’s Virus” (2001), “Telophaza” (2005) e “George e Zalman” (2006).

 

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