Nostalgico road movie familiare su tre fragili e vulnerabili uomini a zonzo

Il treno per il Darjeeling (The Darjeeling Limited)

  Cultura e Spettacoli  

Dopo un anno di silenzio seguito alla morte del padre, Francis Whitman (Owen Wilson) decide di chiedere ai suoi due fratelli, Peter (lo spilungone e nasuto Adrien Brody), fuggito da casa un mese prima della nascita di suo figlio, e Jack (il bassino e sorridente Jason Schwartzman), un buffo aspirante scrittore col cuore a pezzi, che percorre tutto il film scalzo, di fare un lungo viaggio in treno attraverso un´India colorata, pittoresca, autentica, drammatica, stereotipata negli arredi e negli oggetti e surreale al tempo stesso, per cercare di ricostruire il loro legame. Francis ha ideato il viaggio dopo un brutto, ma illuminante incidente stradale di cui porta ancora i segni sul corpo e in particolare sul viso, perennemente avvolto da bende. The Darjeeling Limited, il treno delle linee indiane su cui viaggiano, pur seguendo i binari, si perde e i tre fratelli immaturi, aristocratici e dispettosi, si ritrovano nel bel mezzo del deserto, da soli, con ben undici valigie, una stampante e una macchina rilegatrice, e da quel momento inizia un nuovo viaggio diverso e non programmato. Oltre al padre, figura da sempre ingombrante nel cinema di Anderson, questa volta diventa fondamentale il confronto dei tre fratelli con la figura materna (la raffinata Angelica Huston), diventata suora attivista per dedicarsi al prossimo, ma rimasta madre immatura, codarda ed incapace di rivolgere le sue attenzioni ai figli.
Prologo del film, che dura in tutto 95 minuti, è un cortometraggio che ci svela il prolungato ed ozioso soggiorno in un lussuoso hotel parigino di Jack ed il suo incontro con Rita (Natalie Portman).
Ancora una volta il regista texano, d´adozione newyorkese, si confronta con una famiglia problematica e disfunzionale, affetta da una noia aristocratica e da uno spleen salingeriano curato con antidolorifici senza prescrizione, sciroppo per la tosse indiano, spray al peperoncino, shopping tra spezie e serpenti velenosi e fugaci rapporti sessuali consumati frettolosamente nella toilette di un treno.

Wes Anderson costruisce una commedia drammatica, personale ed eccentrica, con l’aiuto per la sceneggiatura di Jason Schwartzman e del cugino Roman Coppola. Il paesaggio indiano è fotografato da Robert Yeoman. I costumi sono di Milena Canonero. Il set di valigie continuamente presenti sono disegnate da Marc Jacobs per Louis Vuitton e ornate dai disegni naif del fratello Eric Anderson.

GS

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