Nuova edizione de Il Filo d’Arianna

Parma 2020: gli appuntamenti presso il Labirinto della Masone

  Cultura e Spettacoli  

Un aprile quanto mai ricco di appuntamenti per il Labirinto di Franco Maria Ricci, tra le inaugurazioni delle attività nel calendario di Parma Capitale della Cultura 2020 e un weekend interamente dedicato alla bibliofilia e alla passione libraria, con la seconda edizione della rassegna Il Filo d’Arianna.

L’occasione di Parma Capitale della Cultura porterà il Labirinto fuori dai suoi spazi canonici: dal 4 aprile all’8 agosto, infatti, Franco Maria Ricci: I SEGNI DELL’UOMO renderà la figura del grande editore e intellettuale protagonista assoluta di una mostra allestita nelle splendide sale di Palazzo Pigorini, Strada Repubblica, a Parma.

L’esposizione Franco Maria Ricci: I SEGNI DELL’UOMO, organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con la Fondazione Franco Maria Ricci e curata da Giorgio Antei e Maddalena Casalis, è l’occasione per la città di offrire un tributo a un suo figlio illustre, fornendo una sintesi della sua poliedrica attività e permettendo al pubblico di apprezzare il frutto di oltre cinquant’anni di lavoro editoriale, invenzioni grafiche e passione collezionistica attraverso immagini e filmati inediti, il documentario “FMR la bellezza inevitabile” - con le testimonianze degli amici di sempre (Bernardo Bertolucci, Inge Feltrinelli, Vittorio Sgarbi …) - oltre che con le grandi copertine delle sue edizioni, protagonisti di un allestimento dal forte impatto scenografico.

Dal 18 aprile al 27 settembre, poi la mostra Umberto Eco, Franco Maria Ricci. LABIRINTI. Storia di un segno trasformerà il Labirinto in un vero e proprio metalabirinto, introducendo i visitatori in un percorso multimediale di parole e pensieri, tra allestimenti scenografici e digitali e prestiti di rilievo, alla scoperta della storia e del significato di uno dei simboli più antichi al mondo. L’esposizione si svilupperà in tre sale tra le quali i visitatori saranno accompagnati dalla guida di ombre nobili e sapienti legate alla storia di Ricci (non solo Umberto Eco, ma anche Jorge Luis Borges) con transiti multimediali di parole e pensieri a cura di NEO. Nella prima, dedicata proprio a Eco, la voce e le parole - brani, citazioni e riflessioni - del grande scrittore guideranno il pubblico in un labirinto dalle pareti riflettenti: un dedalo di specchi animato da visioni che invitano a rileggere la storia del labirinto nei suoi significati simbolici e psicologici. Nella seconda sala saranno, invece, opere d’arte a raccontare lo sviluppo storico dei labirinti in un’immersione multimediale a 360 gradi. Infine, nella terza e ultima sala, si troveranno prestiti importanti da musei internazionali, il mito di Cnosso, la rivista Minotaure di Skira, volumi antichi illustrati con labirinti, come il codice di Lelio Pittoni conservato alla Biblioteca di Firenze, per toccare con mano l’idea di labirinto e di come questo simbolo abbia partecipato alla Storia del mondo.

La mostra inaugurerà in concomitanza con la seconda edizione della rassegna internazionale di bibliofilia Il filo d’Arianna (in programma il 17, 18 e 19 aprile), appuntamento annuale organizzato dal Labirinto della Masone in collaborazione con ILAB e ALAI (l’associazione dei librai antiquari della quale lo stesso Umberto Eco fu per molti anni ambasciatore e presidente onorario, e ora presieduta da Franco Maria Ricci). Il Labirinto aprirà, dunque, le sue porte a librai antiquari, editori e semplici appassionati per una tre giorni di immersione nella pura passione bibliofila, tra conversazioni, la ricerca degli “introvabili”, un concerto jazz del duo Coscia-Trovesi e il ritorno della “cena dei bibliofili”, realizzata dallo chef Massimo Spigaroli per l’occasione a tema Umberto Eco. Ospiti delle conferenze di sabato e domenica, tra gli altri, saranno Stefano Salis e Gino Ruozzi in dialogo su Umberto Eco, Pedro Catédra su Bodoni e, a chiudere la manifestazione, Giovanni Mariotti in una lectio sui labirinti.

Labirinto della Masone - Il Labirinto della Masone, inaugurato nel giugno 2015, è un parco culturale ideato e progettato da Franco Maria Ricci - editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo - insieme agli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto. È il più grande del mondo, otto ettari di terreno, e nasce a Fontanellato da una promessa fatta da Ricci nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato da sempre dal simbolo del labirinto come metafora della condizione umana. La vastissima collezione d’arte di Franco Maria Ricci è ospitata nel Museo. Ad oggi comprende oltre 500 opere, dalla grande scultura del ’600, con Bernini, Foggini, Merlini, a quella neoclassica; da nature morte con teschi all’epoca di Napoleone, dalla pittura romantica e popolare dell’800 alle eleganze di epoca Déco. E ancora da Ligabue a Carracci sino alla sua preziosissima e rarissima Jaguar degli anni ’60.

Info: Labirinto della Masone - Strada Masone 121, Fontanellato (PR).

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