Un’esposizione permanente, ospitata nella bellissima Pinacoteca organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona

A Tortona il Divisionismo ha una nuova sede

  Cultura e Spettacoli  

Un bellissimo spazio nuovo, che ingloba parte dei resti delle vestigia romane e medioevali dell’antica Dertona, offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, è la nuova sede del Divisionismo italiano.Ecco finalmente un’esposizione permanente dedicata al Divisionismo, nel suo contesto artistico e  storico.Formatasi inizialmente con l’obiettivo di valorizzare un importante primo nucleo di dipinti del grande maestro Giuseppe Pellizza da Volpedo, la collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, frutto di una ricerca decennale condotta con un notevole impegno finanziario e una sicura  fiducia nel valore e nell’importanza  dell’arte divisionista, espone ora altre importanti opere dei celebri artisti italiani che, tra Otto e Novecento, hanno aderito al Divisionismo. Nelle oltre ottanta opere in mostra, un unicum nel panorama museale italiano, si legge una grande varietà di linguaggi pittorici legati alla teoria divisionista della miscela ottica dei colori complementari per ricreare l’effetto della luce.

In questo progetto, la Pinacoteca non mira solo alla costituzione di un patrimonio artistico di proprietà, ma alla formazione di una collezione destinata alla fruizione pubblica.Una differenza guida l’organizzazione del catalogo della collezione, edito da Skira, secondo un criterio cronologico, e il percorso espositivo che si sviluppa invece attraverso sezioni tematiche mirate ad evidenziare anche le affinità tra le opere delle diverse aree geografiche, cercando confronti insoliti, a volte perfino sorprendenti. La collezione e l’allestimento dimostrano con chiarezza la collocazione storica  e artistica del Divisionismo, il fenomeno artistico più importante in Italia fra la fine dell’800 e i primi del ‘900. A differenza del pointillisme francese, il Divisionismo propone non solo la sperimentazione cromatica, ma soprattutto l’abbinamento della tecnica ad un impegno sociale con inclinazione al simbolismo. Sotto lo sguardo di Giovanni Segantini, immortalato dallo scultore Paolo Troubetzkoy,  “il Divisionismo” apre con due opere storiche del primo dibattito, svoltosi a Milano nel 1891 fra artisti socialmente impegnati: Piazza Caricamento di Plinio Nomellini e La venditrice di frutta di Emilio Longoni. L’esposizione prosegue poi con una serie di capolavori di Segantini, Previati e Grubicy per arrivare alla prima maturazione divisionista di Pellizza con La processione del 1895. Il cospicuo numero di opere di Giuseppe Pellizza presenti nella collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, ha fatto sì che le sue opere si dipanassero lungo tutto il percorso espositivo, sala per sala, rimarcando la grande importanza dell’autore all’interno della collezione. Di Pellizza si espongono pure due grandi carboncini, Il ritorno dei naufraghi al paese e Fiore reciso, di cui il Musée d’Orsay a Parigi conserva il dipinto.  Chiude questa prima parte Lagrime di Giuseppe Mentessi, emblema della sconfitta sociale del ’98. Con Ultimi pascoli, una splendida ma poco conosciuta tela di Fornara e il celebre Mi ricordo quand’ero fanciulla di Morbelli, si entra in grande stile nel Novecento, quando in più parti d’Italia il nuovo verbo viene accolto e sperimentato. E’ caratteristico della collezione lo stimolante confronto tra i pittori: Serafino Macchiati e Giacomo Balla a Parigi,  Giovanni Battista Crema e Camillo Innocenti a Roma, o Guglielmo Amedeo Lori e Benvenuto Benvenuti in Toscana, per non parlare di Gaetano Previati e Baldassare Longoni in Liguria. Uno scenario ricco di sorprese. Il Divisionismo.Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortonainfo@fondazionecrtortona.it Catalogo Skira editorewww.fondazionecrtortona.it  e-mail: info@fondazionecrtortona.it

  • img1
  • img2
  • img3
  • img4
 Versione stampabile




Torna