NOT A GOOD MOARNING?: partita la campagna di sensibilizzazione sull’osteoartrosi

09/05/2024


Oggi, giovedì 9 maggio, IBSA Italy, fondata nel 1992, parte di IBSA realtà economica e scientifica di primo piano nel settore farmaceutico italiano, con il patrocinio dell' Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR) ha lanciato la campagna nazionale di sensibilizzazione "Not a Good Moarning?", volta a mettere in luce i sintomi spesso sottovalutati dell'osteoartrosi e a promuovere una maggiore consapevolezza su questa patologia.

L'osteoartrosi è una condizione cronica e degenerativa che colpisce le articolazioni, causandone il progressivo cedimento e che, in Italia, interessa oltre 4 milioni di persone, prevalentemente over 50, ma che può riguardare anche soggetti più giovani a causa di traumi o deformità. Si prevede, nei prossimi anni, un incremento significativo dei casi, con una stima di 6 milioni di italiani tra i 45 e i 74 anni colpiti da osteoartrosi: questa tendenza in aumento è attribuibile a diversi fattori, tra cui l’invecchiamento della popolazione e la modifica degli stili di vita, con l’abitudine alla sedentarietà o, al contrario, a un’attività fisica eccessivamente intensa che può avere effetti negativi sulla salute articolare.

Nel corso della conferenza stampa Mario Vetrano, Professore Associato di Medicina Fisica e Riabilitativa dell'Università Sapienza di Roma, ha dichiarato: È fondamentale riconoscere presto i campanelli d'allarme dell'osteoartrosi per arrivare ad una diagnosi tempestiva ed avviare un trattamento efficace. Imparare ad ascoltare il proprio corpo è essenziale per prevenire la progressione del danno articolare e rivolgersi prontamente al medico, intervenendo nelle fasi precoci della malattia, può migliorare significativamente il benessere e la qualità di vita del paziente.

La campagna "Not a Good Moarning", lo precisiamo, si focalizza proprio sui sintomi non immediatamente riconoscibili dell’osteoartrosi. Uno di questi, spesso ignorato, è la rigidità mattutina che i pazienti sperimentano dopo periodi di inattività prolungata e che la campagna ha simbolicamente rappresentato attraverso una statua raffigurante una donna “pietrificata” mentre si alza dal divano nelle prime ore del mattino.

Attraverso questa installazione, posizionata in piazza XXV Aprile a Milano da oggi fino al 12 maggio, dunque, la campagna "Not a Good Moarning" si propone di portare l’attenzione su questa tematica sensibilizzando i cittadini sulle sfide e le limitazioni quotidiane causate dall’osteoartrosi: spesso le prime manifestazioni di dolore, rigidità o difficoltà nel camminare avvengono proprio durante lo svolgimento di attività comuni come vestirsi, lavarsi, infilarsi le scarpe o andare al supermercato.

Accanto alla statua, infatti, ci sono totem informativi, che forniscono informazioni sulla patologia e, attraverso un QR Code, indirizzano ad una landing page dedicata alla campagna dove saranno a disposizione ulteriori approfondimenti e materiali sull’artrosi, i suoi fattori di rischio, la diagnosi, le raccomandazioni sullo stile di vita e gli esercizi che possono aiutare a gestire questa condizione, oltre che aggiornamenti sulla campagna e sui successivi appuntamenti.

Silvia Tonolo, Presidente dell'Associazione Nazionale Malati Reumatici, ha detto: Oltre al riconoscimento dei sintomi, è importante sensibilizzare anche sulla necessità di promuovere percorsi diagnostico-terapeutici appropriati, che coinvolgano più specialisti nella presa in carico multidisciplinare del paziente, tra cui il reumatologo, il fisiatra e l’ortopedico per una patologia invalidante come l’osteoartrosi. Basti pensare che oltre il 15% delle visite dal medico di medicina generale sono dovute all’osteoartrosi per capire la dimensione del problema. Non va dimenticato neanche l'impatto psicologico della malattia, che influisce non solo sulla qualità di vita del paziente, ma anche sui suoi rapporti sociali e familiari. La limitazione delle attività quotidiane può generare nervosismo e depressione e richiedere una ridefinizione degli obiettivi di vita. Per questo è cruciale diffondere consapevolezza sull’osteoartrosi con campagne di sensibilizzazione come Not a good moarning?”.

Nonostante non esistano cure definitive per l’osteoartrosi, ad oggi ci sono diverse opzioni terapeutiche per gestire al meglio la patologia e per vivere una vita attiva.

Andrea Reggiani, Socio fondatore dell'Associazione Nazionale Fisiatria Interventistica (ANFI) ha spiegato: Il trattamento dell'osteoartrosi si basa su un approccio graduale e flessibile, che mira a controllare il dolore e rallentare il processo degenerativo articolare. Le linee guida internazionali prevedono diversi step terapeutici, a seconda della severità della malattia, che vanno dal trattamento farmacologico con antinfiammatori alle infiltrazioni di acido ialuronico, fino alla sostituzione protesica nei casi più gravi. In parallelo, seguire un corretto stile di vita attraverso una dieta bilanciata e un’attività fisica costante ed equilibrata è fondamentale per migliorare la qualità della vita e il benessere delle articolazioni.

IBSA, lo sottolineiamo, è storicamente impegnata in ambito osteoarticolare per sviluppare approcci terapeutici innovativi, con una particolare attenzione all'osteoartrosi, una delle principali cause di disabilità a livello globale.

La campagna "NOT A GOOD MOARNING?" proseguirà facendo tappa a Roma dall’8 all’11 giugno e a Napoli dal 14 al 17 giugno.

Info: www.infoartrosi.it - www.ibsa.it.