Al via “Beer Revolution”, la campagna di equity crowdfunding di Baladin

19/02/2024


Giovedì 15 febbraio, sulla piattaforma Mamacrowd, è iniziata la fase di pre-lancio (“coming soon”) della campagna di equity crowdfundingm denominata “Beer Revolution” di Baladin, realtà leader della birra artigianale e simbolo di eccellenza di tale birra artigianale in Italia, che intende raccogliere fino a un massimo di 5 milioni di euro per raggiungere 50 milioni di euro di ricavi al 2028, creare un ciclo dell’acqua circolare, attraverso la costruzione di un pozzo, ed avviare il primo birrificio condiviso d’Italia.

La storia di Baladin, lo ricordiamo, è iniziata nel 1986 a Piozzo, in Piemonte, quando il fondatore Teo Musso, spinto dalla sua passione per la birra, aprì un piccolo pub, “Le Baladin”, offrendo birre provenienti da tutto il mondo.

Nel 1996, Teo Musso ha trasformato il suo pub in un brewpub per la produzione e vendita diretta al fine di creare birre uniche nei profumi e nei sapori e dando, così, inizio, di fatto, al concetto di birra artigianale per cui il Birrificio Agricolo Baladin, negli anni, è diventato un punto di riferimento per l’intero settore.

Baladin, dunque, è stata la prima realtà a produrre una birra 100% italiana: ha creato una filiera agricola nazionale integrata, che parte dalla coltivazione delle materie prime (oltre il 90% degli ingredienti viene autoprodotto), continua all’interno degli stabilimenti produttivi e termina con una catena distributiva di proprietà.

Il birrificio, da sempre attento al mantenimento di alti standard qualitativi e di sostenibilità ambientale, si è, inoltre, distinto per aver approcciato, per primo, il mondo della ristorazione, promuovendo la birra come bevanda gastronomica da riscoprire attraverso abbinamenti ricercati con il cibo.

Nel 2022, Baladin ha raggiunto una produzione di 25.850 ettolitri, con ricavi pari a 16,05 milioni di euro e un EBITDA del 20% con un tasso di crescita superiore alla media del comparto. Presente in 47 Paesi, Baladin opera attraverso una strategia omnichannel con una rete B2B di circa 3.000 rivenditori e un e-commerce che ha servito, a oggi, 24.000 clienti.

La campagna di equity crowdfunding, annunciata da Teo Musso e dal figlio Isaac nella conferenza stampa dello scorso 14 febbraio, rientra all’interno di un ambizioso piano di sviluppo al 2028, che prevede una crescita significativa del fatturato, la creazione di un ciclo dell’acqua sostenibile attraverso la costruzione di un pozzo e l’avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia.

Sviluppo del fatturato prodotto dall’attività dello stabilimento di Piozzo

Baladin investirà nello sviluppo del fatturato e del valore del brand, con l’obiettivo di mantenere l’indipendenza e di raggiungere una produzione nello stabilimento di Piozzo di 50.000 ettolitri/anno di birra artigianale.

La crescita passerà attraverso alcune direttrici prioritarie, tra cui lo sviluppo della strategia di Marketing e Comunicazione, interventi sui canali di vendita omnichannel in Italia e il potenziamento sui mercati internazionali.

A supporto di queste attività, è previsto l’ingresso di nuove competenze e professionalità in tutti i comparti aziendali e un rafforzamento della struttura manageriale.

Creazione di un ciclo dell’acqua circolare

L’obiettivo, attraverso il Baladin Green Project, è quello di rendere autonomo il birrificio nel reperimento dell’acqua attraverso la costruzione di un pozzo, adiacente lo stabilimento di Piozzo, che consenta di utilizzare la risorsa idrica per la produzione di birra e la pulizia degli impianti.

Questo progetto consentirà di creare un “ciclo dell’acqua circolare” che garantirà sicurezza nella continuità di produzione anche in caso di crisi idrica e di ridurre l’impatto del consumo idrico sul territorio. Il pozzo consentirà di prelevare l’acqua a 300 metri di profondità da una riserva sotterranea inutilizzata. Le acque di scarto saranno depurate biologicamente e riutilizzate per irrigare i campi attorno al birrificio.

Avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso

Il birrificio recentemente acquisito a Bernareggio in Lombardia nel 2022 sarà la sede di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia, con produzione gestita dal team Baladin che assicurerà alti standard qualitativi, disponibilità del prodotto e una rete vendita dedicata, altamente qualificata.

Il progetto Open Hub, al via dalla seconda metà del 2024, coinvolgerà 5 birrifici artigianali italiani (Ritual Lab in Lazio, Opperbacco in Abruzzo, Fabbrica Birra Perugia in Umbria, MC77 nelle Marche e Birrificio dell’Altavia in Liguria) creando 6 birre da offrire, esclusivamente in fusto, alla rete commerciale dei grossisti che operano nel mercato Horeca, rispondendo così all’alta domanda del mercato delle birre in fusto che oggi non viene sfruttato appieno dai produttori di birra artigianale. Nel 2028 l’obiettivo sarà la produzione di 50.000 ettolitri/anno che si sommeranno a quelli prodotti nello stabilimento di Piozzo.