Fino al 27 gennaio 2019 la mostra propone 70 immagini che ripercorrono la carriera di uno dei più importanti fotografi del Novecento

Pavia, Scuderie Del Castello Visconteo: Elliott Erwitt. Icons

  Cultura e Spettacoli  

Dallo scorso 13 ottobre 2018 fino al 27 gennaio 2019, le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia celebrano Elliott Erwitt (Parigi, 1928), uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, in occasione del suo novantesimo compleanno.

Elliott Erwitt, nato in Francia da una famiglia di emigrati russi, nel 1928, ha passato i suoi primi anni in Italia, poi, a 10 anni, si è trasferito con la famiglia in Francia e da qui negli Stati Uniti, a New York e Los Angeles. Durante i suoi studi alla Hollywood High School, Erwitt ha lavorato in un laboratorio di fotografia sviluppando stampe “firmate” per i fan delle star di Hollywood. Nel 1949 torna in Europa viaggiando e immortalando a lungo realtà e volti in Italia e Francia. Chiamato dall’esercito americano nel 1951 continua a lavorare per varie pubblicazioni e, contemporaneamente, anche per l’esercito americano stesso, mentre staziona in New Jersey, Germania e Francia. La grande opportunità gli viene offerta dall’incontro, durante le sue incursioni newyorchesi a caccia di lavoro, con personalità come Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker che amano le sue fotografie al punto da diventare suoi mentori. Nel 1953 congedato dall’esercito, Elliott Erwitt viene invitato da Robert Capa, socio fondatore, ad unirsi a Magnum Photos in qualità di membro fino a diventarne presidente nel 1968. Ancora oggi ne è membro attivo e resta una delle figure leader nel competitivo mondo della fotografia. I libri di Erwitt, i saggi giornalistici, le illustrazioni e le sue campagne pubblicitarie sono apparse su pubblicazioni di tutto il mondo per oltre quarant’anni. Pur continuando il suo lavoro di fotografo Elliot Erwitt negli anni ‘70 comincia a girare dei film. Tra i suoi documentari si ricordano Beauty Knows No Pain (1971) Red White and Blue Glass (1973) premiato dall’American Film Institute e The Glass Makers of Herat (1997). Negli anni ‘80 Elliott Erwitt produce 17 commedie satiriche per la televisione per la Home Box Office. Dagli anni ‘90 fino ad oggi continua a svolgere un’intensa e varia vita professionale che tocca gli aspetti più disparati della fotografia. Tra le sedi espositive più prestigiose dove Erwitt ha presentato i suoi lavori, si segnala The Museum of Modern Art a New York, The Chicago Art Institute, The Smithsonian Institution a Washington D.C., The Museum of Modern Art di Parigi (Palais de Tokyo), The Kunsthaus a Zurigo, il Museo Reina Sofia a Madrid, The Barbican a Londra, The Royal Photografic Society a Bath, The Museum of Art del New South Wales a Sydney.

La retrospettiva Icons, curata da Biba Giacchetti, organizzata e prodotta da ViDi, con Civita Mostre e SudEst57 in collaborazione con la Fondazione Teatro Fraschini e il Settore Cultura, Turismo, Istruzione, Politiche giovanili del Comune di Pavia, raccoglie settanta dei suoi scatti più famosi, che offrono al visitatore uno spaccato della storia e del costume del Novecento, attraverso la tipica ironia di Elliott Erwitt, pervasa da una vena surreale e romantica.

L’obiettivo di Elliott Erwitt ha spesso colto momenti e situazioni che si sono iscritte nell’immaginario collettivo come vere e proprie icone; è il caso della lite tra Nixon e Kruscev, dell’immagine di Jackie Kennedy durante il funerale del marito, del celebre incontro di pugilato tra Muhammad Alì e Joe Frazier, del fidanzamento di Grace Kelly con il principe Ranieri di Monaco.

Nel percorso espositivo s’incontrano, inoltre, i famosi ritratti di Che Guevara, di Marlene Dietrich, della serie dedicata a Marilyn Monroe, così come i temi più amati dal pubblico per la loro forza romantica come il California Kiss, o quelli più intimi e privati, come quello della sua primogenita neonata sul letto, osservata dalla mamma.

A Pavia, non manca l’ Elliott Erwitt più ironico, come testimoniano le immagini del matrimonio di Bratsk, o quelle dei suoi cani.

Chiude idealmente la rassegna una collezione di autoritratti che racconta come Erwitt ami prendersi gioco anche di se stesso e una sezione documentale con i giornali e le pubblicazioni originali su cui comparvero per la prima volta le immagini.

Accompagna la mostra un catalogo Sudest57, in cui ogni fotografia è accompagnata da un dialogo tra Elliott Erwitt e Biba Giacchetti, che ne farà scoprire i segreti, le avventure e il senso di ognuna di esse.

In occasione della rassegna è prevista una serie di attività didattiche, incontri e visite guidate gratuite per bambini e adulti.

Una mostra “family friendly”, con un angolo per l’allattamento per le mamme, una sala didattica con accesso libero per le famiglie, un percorso creato ad hoc per i bambini, un kit didattico in omaggio da ritirare in biglietteria appositamente creato per la visita dei più piccoli. Inoltre, all’interno delle Scuderie, un’opera ad “altezza bambino” attende i giovani visitatori per un’esperienza immersiva a loro dedicata.

Info, prenotazioni: ELLIOTT ERWITT. ICONS - Scuderie del Castello Visconteo, viale XI Febbraio 35, Pavia - 13 ottobre 2018 / 27 gennaio 2019, dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00, sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 20.00 - biglietto intero: € 12,00; ridotto: € 10,00; scuole: € 5,00 - tel 0236638600 - info@scuderiepavia.com - www.scuderiepavia.com

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