Un viaggio nell’Altamarca Trevigiana per la XII° Primavera Prosecco Doc 2007: arte, gastronomia, degustazioni

La storica Strada del Prosecco

  In viaggio tra gusto e cultura  

Gli intenditori le riconoscono bene. Differenti da quelle delle Langhe, da quelle toscane e trentine, le colline del Trevigiano sono ripide, coniche, terrazzate. La loro forma, plasmata da un lavoro paziente di secoli, rende molto difficile la meccanizzazione durante la vendemmia. Così i grappoli preziosi vengono raccolti a mano ad uno ad uno nella prima fase di quella precisa lavorazione che dà origine al famoso Prosecco D.O.C.

Nelle colline che si stendono da Conegliano a Valdobbiadene, difese a nord dalle Prealpi bellunesi, a soli 50 km dal mare Adriatico e da Venezia, in un triangolo ideale, chiuso a sud dai bianchi ghiaioni del Piave, si snoda per 42 km la Strada del Prosecco. Una via storica, perché è la prima strada del vino italiana, creata nel 1966 su ispirazione della Deutsche Weinstrasse tra il Reno e la Mosella. Un clima particolare, reso mite dal baluardo delle montagne a nord e pungente dall’aria di mare, e la composizione del terreno determinano la coltivazione ottimale del vitigno Prosecco. Secondo una leggenda, i Romani lo avevano già coltivato col nome di Pucino, ricavandone un vino molto apprezzato dall’imperatrice Livia Augusta. Oggi un disciplinare rigoroso, controllato dal Consorzio di Tutela del Prosecco, costituito nel 1962, governa tutte le fasi di produzione: dall’impianto dei vigneti, alla vendemmia, alla pressatura, alla fermentazione, all’imbottigliamento. Ne risulta un vero “re” della tavola, ben riconoscibile nella versione spumante a bollicine, dal profumo fruttato e colore paglierino brillante, perfetto per accompagnare brindisi e aperitivi, ma anche simbolo di un nuovo stile di bere, informale e moderno. E l’Altamarca Trevigiana, territorio vocato alla viticoltura e ai grandi profumi di vino, ma anche all’ospitalità, al benessere naturale per vivere bene all’ italiana, con la tipicità dei prodotti alimentari è stata insignita del premio Borsa Verde d’Europa 2007.

La lavorazione e il culto del vino caratterizzano qui tutte le stagioni dell’anno, invitando a piacevoli visite con degustazioni in osteria come in villa, così amate entrambe dalla civiltà veneta.

Settembre si apre con la Mostra Nazionale degli Spumanti, nei saloni ottocenteschi di Villa dei Cedri a Valdobbiadene, con lezioni di enotecnici e sommelier. In gennaio gli appuntamenti iniziano con l’accensione simultanea dei “panevìn”, i falò che con la direzione delle faville annunciano i buoni auspici per il raccolto. La primavera è la stagione dell’anno che invita maggiormente a godere i colori e i profumi della Marca Trevigiana, la Marca “cortese e gioiosa et amorosa” come amava definirla Monsignor della Casa, che scrisse qui il Galateo, libro cortese per eccellenza.  

Tesori d’arte e di cultura sono diffusi qua e là insieme con piacevolezze gastronomiche.

La  XII° Primavera Prosecco Doc 2007 ha visto e vede tuttora un susseguirsi di mostre legate al vino,  mostre un po’ di nicchia per la produzione di uve particolari quali il famoso Marzemino (Refrontolo Passito) cantato da Mozart nel Don Giovanni, il Torchiato di Fregona, il Cartizze,  il Verdiso, oltre al Prosecco Doc.

Dopo le mostre a Vidor, a Santo Stefano, a Guia, a Col San Martino,  a Villa di Cordignano, a S. Pietro di Barbozza,  a San Giovanni, a Refrontolo, a Miane , a Fregona, a  Saccol, sono in corso ancora in questa splendida primavera che anticipa le temperature estive, la Mostra dei Vini Doc e tipici a Colfosco, la Mostra  “E’ Verdiso” Mostra del Vino e della Grappa  a Combai, la Mostra  vini e grappe “Città di Vittorio Veneto” a Vittorio Veneto e la Mostra  dei Vini di Collina    a San Pietro di Feletto che concluderà la Kermesse il 3 giugno. Appuntamenti da non mancare perché possono regalare atmosfere rilassanti, dove lo sguardo é attratto dalla grande suggestione delle colline dell’Altamarca trevigiane e del Cansiglio. Le mostre ovviamente sono lo spunto per visitare i luoghi artistici della zona, come l’abbazia di Follina e di Vidor, i castelli di Cison, Susegana, Conegliano, Vittorio Veneto, fare passeggiate guidate lungo l’Anello del Prosecco Doc, degustazioni in cantina, e godere degli appuntamenti con l’enogastronomia e i laboratori del gusto. Tra le novità del 2007: lo “scontiPASS” che, al costo di un euro, dà diritto a sconti del 10-15% su acquisti, menù in mostra nei ristoranti, degustazioni; il “carnetPASS”, un blocchetto di 10 buoni numerati, per avere lo sconto pernottamento, su degustazioni e acquisti.

Le tappe dell’itinerario

La Strada del Prosecco porta a scoprire, nell’arco di pochissimi chilometri, piaceri di relax, gola e cultura. La punta est del territorio è Conegliano, dove il suo illustre cittadino Cima aveva trasfigurato nelle pale d’altare proprio il paesaggio riposante di queste colline. In cima al castello fortificato del X secolo, si scopre tutto il panorama e il decoro urbano della tipica “urbs picta” veneta: palazzi dell’antico borgo in pietra scolpita, lunghi porticati, il Duomo. Vittorio Veneto é formata dai due borghi storici di Serravalle e Ceneda: una grande compattezza urbanistica intorno all’asse dei portici caratterizza l’abitato di Serravalle, di impronta cinquecentesca e ricca tradizione mercantile. Spostandosi da est a ovest, conviene fare una sosta, dopo i laghetti di Revine a Refrontolo, al Molinetto della Croda, romantico e pittoresco, ancora in funzione con la sua ruota gigante. Più oltre, sempre bordeggiando le colline del Prosecco, una sosta obbligata è all’Abbazia di Follina. Con la donazione di Sofia da Camino, nel 1170, fu ampliato un monastero preesistente, per opera di monaci cistercensi che lo resero centro di vita spirituale e di lavoro: in particolare, lavorazione della lana e bonifica della zona di origine lacustre. La scultura più bella e più venerata già prima dell’anno mille è la Beata Vergine di Follina in pietra grigia, posta in una nicchia, che riconduce alle scuole longobarde di Aquileia e Verona. Tutti i paesini legati al torrente Soligo (Soligo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Solighetto) sono semplici e tranquilli, più noti per ottimi ristoranti e locande che per tesori di arte.

Ultima tappa dell’itinerario, verso ovest, è Valdobbiadene, l’antica Duplavilis, tra i due rami del Piave, distesa ai piedi dell’altopiano di Pianezze, con ville, palazzi e campanili. Mentre a pochi chilometri da Valdobbiadene, oltre il grande ponte sul Piave, comincia lo splendido territorio di Asolo, Castelfranco, Possagno, patria di Canova.

I numeri della produzione

Il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, protetto dal Consorzio di Tutela, ha ottenuto nel 1969 il riconoscimento D.O.C. (denominazione di origine controllata). La zona di produzione comprende il territorio di 15 comuni. La vite è coltivata ad un’altitudine compresa tra i 50 e i 500 metri sul livello del mare. All’albo D.O.C. sono iscritti 3900 ettari di vigneto. Di questi, 104 ettari, tutti in comune di Valdobbiadene, appartengono alla sottozona del Superiore Cartizze, un sontuoso spumante molto pregiato, di colore intenso, profumi ampi con una gradevole nota di mandorle glassate al retrogusto, adatto ai dolci della tradizione. Tutta l’area dell’Altamarca trevigiana vede, da anni, l’impegno di 3500 viticoltori, 490 vinificatori e 135 impianti di spumantizzazione, che, con le oltre 400 aziende locali, piccole e grandi, hanno dato un impulso sempre maggiore alla conoscenza nel mondo del Prosecco e di tutti gli altri vini doc, che, con le produzioni dei Colli Asolani e Montello  arrivano a circa 60 milioni di bottiglie doc, di cui oltre 20 milioni esportate. 

www.primaveraproseccodoc.it,  www.altamarca.it

Dove mangiare e dormire

In tutta la zona si trovano, spesso in centri minori, ristoranti e locande eccellenti che interpretano la tipica cucina “povera” trevigiana. Ne segnaliamo alcune:

Locanda “Da Lino” - via Brandolini 3, Solighetto - Tel. 0438.82150 - Camere e suites dagli arredi originali e piatti tipici: risottini e zuppe alle erbe, cappone rosolato allo spiedo, tacchinella farcita, crostate di frutta.

Ristorante “Da Gigetto” - via De Gasperi 4, Miane - Tel. 0438.960020 - Cacciagione, lasagnette con asparagi, gnocchi di melanzane, cosce d’anatra allo spiedo.

“Al Ringraziamento” - via S.Michele 2, Pieve di Soligo - Tel.0438.83694 - Pasta fatta in casa, arrotolati di verdure

Hotel Contà - Corte delle Caneve 4, Pieve di Soligo - Tel.0438.980435 - Quattro stelle, comfort moderno, in una casa patriarcale ristrutturata.

Hotel Canon d’oro, via XX settembre, Conegliano - Tel.0438.34246 - Tre stelle, in pieno centro, in un bel palazzo del 1500, affrescato e arredato con mobili d’epoca.

Ottima per scoprire aziende e territorio la Guida Touring “Turismo del vino in Italia”

Per informazioni: Apt Treviso, Tel. 0422.547632 - Associazione Mostre, Tel. 0423.976975 - Altamarca, Tel. 0423.972372 - www.turismo.provincia.treviso.it - www.primaveraprosecco.it - www.marcatreviso.it

Franca Dell’Arciprete Scotti

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