Ricercatori dell’Università di Roma Tor Vergata e di Parigi Institut Mines-Télécom al lavoro

Cervia e Cesenatico: una spiaggia senza mozziconi di sigarette

  Ambiente, Sicurezza e Trasporti  

In 8 stabilimenti balneari della costa romagnola è stata condotta dell’Università di Roma Tor Vergata e di Parigi Institut Mines-Télécom una ricerca nata dall’urgenza di arginare la dispersione dei mozziconi di sigaretta, un fenomeno dalle dimensioni impressionanti, con un rilevantissimo impatto ambientale.

Il risultato: 40% in meno dei filtri inquinanti nelle spiagge coinvolte grazie alla diffusione di strumenti adeguati e alla sensibilizzazione dei fumatori. La leva? Motivazioni personali e riconoscimento sociale.

Nel 2011 il progetto europeo MARLISCO ha stimato in oltre 2 milioni di filtri di sigarette la fonte primaria di inquinamento del Mediterraneo. Ciascun filtro, che contiene moltissimi agenti tossici per la salute umana e che per decomporsi richiede in media 25 anni, causa un impatto negativo enorme sull’ambiente marino e costiero. I mozziconi di sigaretta, infatti, rappresentano un problema ambientale e sanitario molto serio nel contesto balneare globale.

In presenza di tali premesse questa estate, sulle spiagge di Cervia e Cesenatico, un team di economisti ricercatori ha realizzato un vero e proprio esperimento, per comprendere la portata del fenomeno e cercare di capire se è possibile ridurre l’inquinamento generato dai mozziconi di sigaretta. La Dott.ssa Mariangela Zoli e il Dott. Gionata Castaldi, dell’Università di Roma Tor Vergata, CEIS e SEEDS e la prof.ssa Grazia Cecere dell’Università di Parigi Télécom Ecole de Management (Institut Mines-Télécom), in collaborazione con le Cooperative Bagnini di Cervia e Cesenatico, utilizzando gli strumenti suggeriti dall’economia sperimentale, hanno realizzato uno studio sugli arenili di 8 stabilimenti balneari per comprendere la portata del fenomeno e cercare di capire se sia possibile ridurre l’inquinamento generato dai mozziconi di sigaretta, modificando i comportamenti individuali.

Grazie alla preziosa collaborazione dei gestori degli stabilimenti balneari che hanno aderito al progetto (Bagno Andrea, Bagno Conti, Bagno Milano, Bagno Vega e Bagno 69 di Cesenatico, Bagno Giardino, Playa Caribe e Bagno Tre Stelle di Cervia) e alla sensibilità mostrata dalla direzione delle Cooperative Bagnini di Cervia e Cesenatico, sono stati introdotti appositi raccoglitori per i mozziconi, posizionati in vari punti per ciascuno stabilimento, e sono stati distribuiti ai clienti alcuni piccoli posaceneri (conetti) da utilizzare sotto all’ombrellone. Come spiegano i ricercatori è stato fondamentale comprendere quali siano le motivazioni che spingono gli individui ad adottare comportamenti ambientalmente sostenibili.

A tal fine sono stati introdotti due trattamenti diversi: in un gruppo di stabilimenti sono stati semplicemente resi disponibili i “conetti”, in un secondo gruppo la sensibilità ambientale dei clienti è stata sollecitata attraverso l’esposizione di messaggi di invito a realizzare la raccolta separata dei mozziconi.

Il nostro esperimento - sottolineano i ricercatori - si propone di capire su quale di queste due “leve” convenisse agire per ridurre il numero di filtri “smaltiti” impropriamente. Abbiamo selezionato stabilimenti frequentati principalmente da famiglie stagionali, in modo da identificare una “comunità” di vacanzieri costretti a condividere lo stesso ambiente per un determinato periodo di tempo. Nel primo tipo di trattamento - continuano i ricercatori - abbiamo cercato di stimolare le motivazioni “intrinseche” degli individui; nel secondo (messaggi ambientali e sensibilizzazione al problema), abbiamo valutato il possibile impatto di motivazioni “estrinseche” e approvazione sociale. La risposta dei fumatori è stata positiva in entrambi i casi; le indagini econometriche, che stiamo ancora conducendo, ci permetteranno di valutare meglio i dati anche se l’impatto è stato superiore negli stabilimenti sottoposti al secondo tipo di trattamento.

Durante 40 giorni, nel corso dei quali si è svolto l’esperimento, negli stabilimenti balneari interessati, sono state fumate circa 44 mila sigarette, di cui oltre 9 mila sono state gettate nella sabbia. In media, ciò significa almeno 7 mozziconi di sigaretta presenti nella sabbia per ombrellone. Basti pensare che solamente nei week end di luglio i bagnini hanno raccolto dalla sabbia da 350 a oltre 700 filtri. I risultati dell’esperimento sono stati eccezionali: l’incidenza di mozziconi presenti nella sabbia si è ridotta in media di un terzo negli stabilimenti che hanno visto la sola introduzione dei conetti e di più del 40% negli stabilimenti in cui l’uso dei cenerini è stato accompagnato dai messaggi ambientali.

Info: zoli@uniroma2.it

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