Anche nel nostro Paese la tendenza street food è in forte crescita, con decine di festival a tema: con un piccolo investimento si aprono grandi opportunità, ma ci vogliono idee di qualità e molta attenzione in fase progettuale

StreetFoody, il marchio di qualità per il cibo di strada

  Ambiente, Sicurezza e Trasporti  

A Host 2015, svoltasi a Fiera Milano dal 23 al 27 ottobre, nel Padiglione 18, Resti SpA, fondata nel 1961, con sede a Terranuova Bracciolini (AR) leader italiano degli allestimenti di veicoli speciali, ha presentato “StreetFoody”, il progetto innovativo dedicato ai food trucker italiani.

Lo street food, il cibo di strada non è più solo una moda, ma una vera e propria tendenza che caratterizza le abitudini alimentari degli italiani: secondo gli studi di Coldiretti, lo street food nel 2014 è stato consumato da 3 italiani su 4, può contare su decine di festival a tema e, secondo una ricerca dell’Università di Milano Bicocca, è sempre più declinato in chiave gourmet, con ingredienti selezionati, freschi e locali, preparato e distribuito con veicoli di design, appoggiandosi a strategie di marketing ben studiate.

Il fenomeno è in controtendenza rispetto all’andamento dei consumi nei ristoranti e nei bar. - conferma Franco Resti, patron di Resti SpA - Attira sempre più interesse da parte dei potenziali imprenditori.

Il cibo di strada è un business che offre grandi opportunità a fronte di un investimento non troppo oneroso. -spiega Franco Resti - I veicoli per lo street food, dal piccolo Ape Car all’imponente food truck, conquistano spazi e clientela a un costo molto minore rispetto ai ristoranti tradizionali. Mai spettarsi successo e guadagni facili. Il pubblico premia la qualità, e qualità dev’essere la parola d’ordine, oltre che per la proposta culinaria e gli ingredienti, anche per la progettazione, l’allestimento, la stesura del business plan e la pianificazione delle attività di marketing che caratterizzano l’avvio della start-up.

StreetFoody, il progetto di Resti Spa accompagna i potenziali food trucker nel trasformare la loro idea imprenditoriale in realtà.

StreetFoody è al fianco degli imprenditori in ogni fase con un team di specialisti -spiega sempre Franco Resti - Il percorso parte con lo studio dell’idea e del format, con l’intelligence su quanto già presente sulla piazza e la stesura del business plan. Poi si passa al disbrigo delle pratiche burocratiche, con la verifica dei requisiti e l’ottenimento della licenza. A questo punto bisogna dotarsi del mezzo giusto, scegliendone la dimensione, small, medium o large, e progettando la meccanica, l’allestimento, l’attrezzatura e la grafica.

StreetFoody aiuta gli imprenditori, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello dell’immagine, con idee di design personalizzate e lo studio delle strategie di comunicazione più adatte.

Insomma - conclude Resti - un progetto chiavi in mano, affidato a professionisti del settore, che dà al cliente quella sicurezza che gli permette di concentrarsi sul suo sogno, sulla sua idea».

Fondamentale, una volta che il proprio veicolo è su strada, tenersi aggiornati sull’evoluzione del settore: il sito www.Streetfoody.it, costantemente aggiornato, illustra la normativa vigente, presenta i trend emergenti, le nuove tecnologie e le soluzioni meccaniche, fornisce, inoltre, informazioni utili su fiere e festival e su tutte le opportunità offerte dal mondo del cibo di strada.

Info: www.Streetfoody.it

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