L’associazione consolida la sua azione di promozione all’estero, con un occhio di riguardo ai Paesi emergenti, senza perdere di vista Nord America e Giappone

Italia del Vino – Consorzio punta alla Cina e ai Paesi Extra Ue

  Food and beverage  

Importanti investimenti per la promozione del vino italiano nei Paesi al di fuori della Comunità Europea, oltre un milione di euro solo per il mercato cinese con un piano triennale che prevede incoming di operatori cinesi nelle aziende del Centro-Sud Italia e una serie di eventi a Pechino e Shanghai con altri importanti gruppi del made in Italy di alto livello: parte da queste premesse la cavalcata oltre confine di Italia del Vino - Consorzio.

Italia del Vino - Consorzio riunisce 12 fra le più importanti aziende del comparto vitivinicolo italiano: Banfi S.r.l.; Cantina Lunae S.a., Cantine Ferrari Fratelli Lunelli S.p.A.; Casa Vinicola Sartori S.p.A.; Casa Vinicola Zonin S.p.A.; Gruppo Italiano Vini; Librandi Antonio e Nicodemo Spa; Marchesi di Barolo; Medici Ermete & Figli S.r.l.; Santa Margherita S.p.A.; Società Agricola Drei Donà; Terredora S.a.

Italia del Vino - Consorzio è un esempio concreto di sinergia, condivisione di valori, definizione di strategie e sviluppo di progettualità collettive: è realtà che raggruppa aziende di dimensioni diverse - piccole, medie e grandi - e nonostante questo riesce a soddisfare i bisogni di tutti i soci. Il segreto sta nel fatto che tutti credono in un codice etico basato sulla ricerca continua della qualità delle produzioni, sulla sostenibilità ambientale, sulla sicurezza e sulla rintracciabilità, sulla gestione trasparente della finanza pubblica.

La nostra è una realtà che si fa ambasciatrice del vino italiano nel mondo - afferma Andrea Sartori, presidente del consorzio e presidente di Casa Vinicola Sartori e quarta generazione della storica famiglia di produttori veronesi- negli ultimi 5 anni abbiamo investito 51 milioni di euro in attività di promozione nei Paesi extra Comunità Europea. Lo abbiamo fatto attraverso partecipazione a fiere, incontri internazionali, organizzazione di degustazioni, produzione di materiale promozionale, attività di incoming di giornalisti ed esperti del settore.

Dal 2009, il consorzio privato svolge un’azione di promozione non solo nei mercati maturi, come, ad esempio, Usa, Canada e Giappone, ma anche in quelli emergenti, come il Sud Est Asiatico, il Sud America e il Medio Oriente.

Le aziende associate rappresentano 12 regioni, vale a dire tutte le principali aree produttive italiane, dal Piemonte sino alla Sicilia, 18 Denominazioni di origine controllata e garantita (Docg), 63 Denominazioni di origine (Doc) e 43 Indicazioni geografiche tipiche (Igt). Nel 2014 il fatturato complessivo realizzato è stato di oltre 800 milioni di euro. La quota export realizzata, circa 440 milioni di euro, rappresenta circa il 50% del fatturato ed l’8,5% del complessivo export nazionale di settore.

L’azione strategica del consorzio ha visto un impegno economico pari a oltre 50 milioni di euro solo di investimenti che beneficiano di fondi Ocm, l’importante misura europea che sostiene le imprese italiane del comparto. Il lavoro di Italia del Vino - Consorzio ha interessato 14 Paesi e ha prodotto notevoli risultati, non solo per le aziende socie (che da sole realizzano l’8,5% del complessivo export nazionale di settore, con una quota di export di circa 440 milioni di euro nel 2014) ma per l’intero comparto enologico italiano.

Uno dei focus principali è stato l’impegno in Cina.

Il progetto nel mercato cinese ha riguardato un investimento di 1.250.000 euro in tre anni e ci ha visti anche al fianco di partner importanti come Istituto del Vino Italiano di Qualità - Grandi Marchi. - spiega Sartori - Tra le varie attività svolte, abbiamo realizzato un incoming di 45 operatori media cinesi che hanno visitato molte realtà vinicole del Nord e Centro Italia. Una azione che ci siamo impegnati a continuare anche quest’anno, con l’organizzazione di visite di operatori cinesi nelle aziende del Centro Sud Italia a luglio, un evento a Shanghai il prossimo autunno e l’avvio di alcuni partenariati importanti che permetteranno di dare vita a un “sistema Italia” di valorizzazione del nostro patrimonio enologico.

L’associazione di imprese naturalmente non trascura il mercato interno, come dimostrano due esempi concreti.

La partecipazione al Vinexpo di Bordeaux, (che si svolgerà dal 14 al 18 giugno 2015), dove il gruppo si presenterà unito - precisa Roberta Corrà di Gruppo Italiano Vini, vicepresidente del consorzio - in uno stand che vuole raccogliere l’eccellenza enologica del nostro Paese, abbinata ad altre specialità italiane.

Immancabile anche la presenza ad Expo: Italia del Vino - Consorzio sostiene, infatti, Identità Expo, l’evento organizzato da Identità Golose all’interno di Expo 2015, che presenta l’accoglienza italiana di qualità ad un pubblico mondiale. Le etichette dei soci sono presenti nella carta vini giornaliera e negli abbinamenti dei menù settimanali proposti dagli chef stellati di fama nazionale ed internazionale per tutti i 6 mesi di durata dell’esposizione.

Ed ancora … l’associazione è pronta ad aprire le porte anche ad altre aziende vitivinicole.

Il Presidente ha annunciato che l’associazione dapprima guarderà alle regioni non ancora “coperte”, come l’Abruzzo, la Sardegna, l’Umbria e le Marche e poi rafforzerà ulteriormente alcune realtà vinicole nazionali che richiedono una maggiore presenza, come la Toscana, il Piemonte, il Veneto e la Sicilia.

Giovanni Scotti

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