Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores

Il film ha per protagonista Michele (Ludovico Girardello), un adolescente apparentemente come tanti che vive a Trieste insieme alla mamma Giovanna (Valeria Golino), poliziotta single ("Non zitella!") da quando il marito, anche lui poliziotto, è mancato.

A scuola Michele non è popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport ed è tiranneggiato da bulletti della classe, Ivan e Brando. Ma a lui non importa: a Michele, infatti, basterebbe avere l'attenzione di Stella (Noa Zatta), la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui.

Ma … un giorno il succedersi monotono delle sue giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. Ha così inizio la più incredibile avventura della sua vita …

Quello di Michele è un classico viaggio di formazione che pone al pubblico le grandi domande di chi si affaccia all'età adulta: Chi siamo? Di chi possiamo fidarci? A chi dobbiamo dare ascolto? Di chi (o che cosa) siamo figli? La nostra famiglia di elezione coincide con quella biologica? Quali sono i nostri veri talenti e come possiamo usarli in modo consapevole?

Gabriele Salvatores racconta così una storia di supereroi all'interno di un film per ragazzi, sviluppando un filone che in Italia è trascurato.

“Il ragazzo invisibile” lavora molto bene sia sulla costruzione dei personaggi che sulla semina dei quesiti esistenziali, enunciati sempre a misura di adolescente.

La sceneggiatura, curata dal trio Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, attinge a vari film: Gremlins, Ferro 3, Lasciami entrare, Hanna, Salt, Il sesto senso, Spider Man, X-Men, L'alieno, Grosso guaio a Chinatown.