Il film è già al cinema dal 30 ottobre

La spia - A Most Wanted Man di Anton Corbjin

  Cultura e Spettacoli  

Il film “La spia - A Most Wanted Man”, basato su un romanzo di John Le Carré, edito da Mondadori, è ambientato ad Amburgo, città portuale tedesca, dove - si dice all’inizio del filmato - Mohamed Atta preparò gli attentati dell'11 settembre e che, ancora oggi, è sotto lo sguardo incrociato delle intelligence di mezzo mondo.

Corbijn riprende il romanzo e ne espande l’intreccio ed i temi, per raccontare le storie, convergenti ed opposte, di un gruppo di personaggi ognuno a suo modo in esilio ad Amburgo, perturbati dalle nuvole del passato come da quelle di un futuro incerto.

La trama mette assieme un sospetto terrorista ceceno arrivato ad Amburgo, un banchiere dal passato non proprio pulito, un'eredità di 10 milioni di dollari, un importante esponente della comunità Islamica che, sotto la facciata di tolleranza, pacifismo e beneficenza, è sospettato di legami con al-Quaida, i servizi segreti tedeschi, le sue forze di polizia e la CIA che tutto vede, controlla e gestire.

Su tutti i personaggi del film svetta Günther Bachmann, interpretato splendidamente da Philip Seymour Hoffman, nell'ultimo film che ha completato prima di morire prematuramente lo scorso febbraio.

Il Bachmann di Hoffman è una spia grigia, costretta al lavoro sporco, di strada, convinto di farlo come è convinto delle teorie che porta avanti e che si scontrano con un potere, una burocrazia e dei metodi che sono portati a distruggere per arroganza e per miopia quanto di buono prova a costruire. Bachmann è uno sconfitto senza colpe, che, nonostante tutti i suoi sforzi, caparbi e sottotraccia, è destinato sempre allo stesso destino.

Il film, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, convince: immagini eleganti, dettagli accurati, sfumature visive e caratteriali, personaggi dimessi, non domi, nonostante l'ovvietà della sconfitta.

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