Dal 4 ottobre 2012 fino a settembre 2013, nel Domaine Pommery di Reims, la nuova spettacolare esposizione di arte contemporanea ospitata nelle caves a 30 metri sotto terra

Champagne Pommery : 10 anni di experiences

  Cultura e Spettacoli  

Compie dieci anni l’EXPERIENCE POMMERY, l’annuale appuntamento dedicato all’arte contemporanea e ospitato nelle spettacolari cantine del Domaine di Champagne Pommery a Reims: 18 chilometri di gallerie fino a 30 metri sotto terra, ricavate da antiche cave di gesso gallo-romane, che custodiscono 25 milioni di preziose bottiglie.

L’appuntamento, voluto dai proprietari della celebre Maison Paul-François et Nathalie Vranken, coinvolge ogni anno artisti di qualsiasi latitudine. L’EXPERIENCE POMMERY è ormai una scommessa essenziale per i creatori che amano pensare i loro progetti in connessione al luogo che li ospita. È senza dubbio in questo che l’impegno dei committenti e dei loro invitati trova la sua piena realizzazione. La forza degli spazi e la loro influenza sulle opere costituiscono, qui, una «expérience» diversa, singolare e per molti versi incomparabile. In occasione dei 10 anni della rassegna, Nathalie Vranken, ideatrice del progetto, ha voluto coinvolgere Bernard Blistène, Direttore del Dipartimento di sviluppo culturale del Centre Pompidou, che ha sviluppato il suo progetto avvalendosi della collaborazione dell’artista Jean-Marie Gallais.

Per questo anniversario, Bernard Blistène ha concepito 2 esposizioni, 2 Expériences.

All’interno della Villa Demoiselle, capolavoro di Art Nouveau, interamente restaurato per iniziativa di Paul-François et Nathalie Vranken con la collaborazione dei migliori artigiani di Francia, sono installate opere prodotte e acquisite dalla coppia nel corso dei dieci anni di EXPÉRIENCE POMMERY. Nella selezione qui proposta, che non potrebbe essere esaustiva, si troveranno aspetti realmente differenti della creazione di oggi: i Vranken sono eclettici e amano mostrarlo. Si noterà inoltre l’acutezza delle loro scelte e la vera libertà con cui hanno proposto ad artisti spesso sconosciuti all’epoca di concepire per le Expériences delle opere ambiziose. Villa Demoiselle - in ordine di apparizione, opere di: Joana Vasconcelos, Stephen Wilks, Franck Scurti, Virginie Barré, Enrique Marty, Jean-Michel Othoniel, Daniel Firman, Laurent Grasso, Cyprien Gaillard, Mathieu Mercier, James Webb, Igor Antic, Nathalie Elemento ...

All’interno del Domaine Pommery, per celebrare questo anniversario, gli artisti sono stati letteralmente invitati ad investire le spettacolari cantine del Domaine, senza dubbio lo spazio più stupefacente e misterioso messo a punto dalla fondatrice Madame Louise Pommery alla fine del XIX secolo, trasformando le antiche cave di gesso gallo-romane. Nessun tema conduttore per questi 10 anni di Expériences, anche se Bernard Blistène ha suggerito agli artisti coinvolti di concepire delle opere che celebrino al contempo il luogo e l’avvenimento. Nessun tema, dunque, se non la possibilità, ancora una volta, di ambire e concepire dei progetti specifici che permettano al pubblico, lungo il percorso che si snoda in un labirinto a trenta metri sotto terra, di fare innumerevoli scoperte e ri-scoperte di opere installate in situ. Immaginate così, tra le altre proposte, un “Albero di parole”, migliaia di bottiglie di Champagne riportate allo stato di sabbia, sagome fantasma, tele nutrite dalla terra che le ospita, un pallone invisibile e sonoro, un palanchino d’altri tempi, una cascata dalle forme improbabili, stalattiti artificiali, una coorte di pipistrelli che evade dallo spazio …

Domaine Pommery – in ordine di apparizione, le opere riattivate di: Bertrand Lavier, Stéphane Thidet, Daniel Firman, Bertrand Gadenne, Daniel Buren, Fabrice Hyber, Nicholas Keogh et Paddy Bloomer, Jacqueline Dauriac ...

E le opere concepite per l’occasione da : Pascale Marthine Tayou, Huang Yong Ping, Alicja Kwade, Haim Steinbach, Richard Fauguet, Piero Gilardi, Anita Molinero, Davide Balula, Lothar Hempel, Dominique Petitgand, Piero Gilardi et Jeremy Deller.

Sarà inoltre realizzato per questa occasione un portfolio di Antoine Espinasseau.

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