American Life di Sam Mendes

Burt (John Krasinski) e Verona (Maya Rudolph) sono due trentenni fortemente legati, non sposati e in attesa di una bambina. Pur essendo dei trentenni che ancora non hanno realizzato nulla di concreto, sono spinti da un forte ottimismo. Entrambi sono convinti che, dopo la nascita, i genitori di lui (quelli di lei sono morti quando era al college) saranno lieti di partecipare alla loro felicità nel veder crescere la piccola giorno dopo giorno. Ma restano profondamente sconcertati quando scoprono che i due hanno deciso di lasciare il Colorado per trasferirsi in una meta che sognavano da anni: il Belgio. A questo punto, viene a cadere l'unica ragione per cui avevamo deciso di stabilirsi lì. E, quando Verona è già al sesto mese, intraprendono un viaggio on the road da Miami al Canada per cercare amici o parenti con cui poter condividere la gioia della nascita.

Il titolo originale del film, sceneggiato da due dei migliori scrittori americani, Dave Eggers e la sua compagna Vendela Vida, è Away We Go, che però da noi è stato stravolto in American life. Il film è delizioso, da non perdere, perché fa riflettere con i suoi dialoghi interessanti ed intimi, narrati con tono leggero ed ironico.

Da venerdì 17 dicembre 2010 anche nei cinema italiani si può vedere questa commedia che presenta tipi vari e diversi - hippie nevrotici, coppie frustrate, madri incuranti dei figli - interpretati da un gruppo di attori poco conosciuti: c'è chi ferisce in continuazione i propri figli nell'intimo, pretendendo che non se ne accorgano; c'è chi è abbarbicato a teorie new age, superficiali e soddisfacenti per degli ego smisurati; c'è chi vive con estrema insicurezza la propria vita di madre; c’è la mamma che non si accorge che la figlia tredicenne è abbordata da uno sconosciuto a bordo di un pick up.

La fotografia di Ellen Kuras è splendida: descrive molto bene la provincia americana, lontana dal caos dei grattacieli e dal traffico.