Una storia di grande attualità girata quasi tutta in Sicilia tra Catania e Lentini

Le ultime 56 ore di Claudio Fragasso

  Cultura e Spettacoli  

Il film, ambientato a Catania, racconta le vicissitudini di una famiglia da una parte e quelle di un colonnello reduce dal Kosovo, con alcuni dei suoi “ragazzi”, dall’altra ... Non si conoscono, né si sono mai visti prima, ma il destino li porterà ad intrecciare le loro vite perché legati dallo stesso problema, anche se per motivi diversi.

La famiglia è composta da tre persone: il Vice Questore aggiunto, Paolo Manfredi (Luca Lionello), un “negoziatore”, esperto psicologo, oltre che astuto poliziotto, abituato a risolvere casi estremi, dove più che la forza serve l’intelligenza e l’esperienza, per sondare e scavare nell’animo dei criminali convincendoli alla resa; la moglie Isabella (Simona Borioni), una donna indipendente, forte e solare, che non ha mai smesso di amarlo, ma lei non “negozia” con i sentimenti; la film, Valentina (Nicole Murgia), una quindicenne decisa e volitiva, molto matura per la sua età che non accetta l’improvvisa separazione dei genitori in quanto consapevole del loro amore ancora forte e vivo.

Il Colonnello Moresco (Gianmarco Tognazzi) è un ufficiale con forte senso del dovere, integerrimo nel lavoro noto, per la sua grande umanità. Un grande stratega nelle missioni di guerra, forte indagatore dell’animo altrui, difficile nascondergli qualcosa.

Moresco, a causa di gravi scoperte sulle malformazioni e sulle malattie tumorali di molti membri dell´esercito italiano intervenuti cinque anni prima in Kosovo, impronta una missione segreta, denominata “Operazione 12 Apostoli” per scoprire la verità sulle implicazioni fra l´uranio degli armamenti bellici e la proliferazione dei tumori nell´esercito. La zona dell’operazione è legata ad un ospedale, dove lavora una sua amica, la dottoressa Sara Ferri (Barbara Bobulova), moglie di un parigrado, nonché amico fraterno che lo ha affiancato in tutte le campagne, come in quella dove è rimasto ferito (1994, Kosovo).

Doveva essere il mio nuovo romanzo, lunghi studi, indagini, e ricerche su di un tema che mi sta molto a cuore, ma poi una persona a me vicina, anche nel privato, mi ha convinta a convertirlo nel film che lui voleva assolutamente dirigere, ed io ancora una volta, gli ho detto si … - precisaRossella Drudi, autrice del soggetto e sceneggiatrice del film - Le Ultime 56 Ore” prova a coniugare, attraverso l’universalità dell’amore, una verità scomoda e spesso sottaciuta, all’interno di una storia di pura fantasia dai risvolti inaspettati, difficile da definirsi per genere, poiché coinvolgente nell’emotività, adrenalinica nello svolgersi dei fatti e commovente nei sentimenti, i veri protagonisti di questa storia. Un pezzo di vita comune, che tocca i personaggi nell’intimità della loro quotidianità.

Un intreccio di coincidenze trasformano la storia in un giallo psicologico, scavando nell’animo di ogni personaggio, mettendo a nudo le proprie paure, e verità nascoste. Come l’incontro-scontro che avviene nell’ospedale tra il Vice Questore Manfredi e il Colonnello Moresco, che, nel sondare le rispettive menti e psicologie si scopriranno speculari, in un duello allo specchio dove sarà sempre più difficile per uno prevedere le mosse dell’altro. Una partita a due che coinvolge tutti senza risparmiare i sentimenti di nessuno. In un finale sorprendente ed inimmaginabile che non si può svelare.

Le musiche del lungometraggio sono di Pino Donaggio

Il film di Fragasso e della compagna Rossella Drudi è tutto coerente: dalle sequenze d´azione a quelle del melodramma familiare, dall´operazione di denuncia alla stima per le gerarchie e per il rispetto della disciplina, egualmente marcate dalla stessa voce grossa e da una brutale chiarezza di linguaggio.

Il film, drammatico, sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) (Film di Lungometraggio di Interesse Culturale), è nelle sale dallo scorso 7 maggio.

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