Per circa 40 giorni, dal 10 aprile al 23 maggio, il sudario di Cristo è nuovamente visibile ai pellegrini che per l’occasione arriveranno a Torino da ogni parte del mondo

Torino: ostensione della Sindone

  In viaggio tra gusto e cultura  

Nella mattinata di sabato 10 aprile, presenti l’amministratore delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, i vertici delle istituzioni locali con il sindaco del capoluogo piemontese, Sergio Chiamparino, il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, il neogovernatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, in rappresentanza del Governo, i sottosegretari ai Trasporti, Mino Giachino, e agli Interni, Michelino Davico, e il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, il Cardinale Severino Poletti ha aperto il percorso di fede e di preghiera che porta, nella cattedrale di Torino, ad ammirare la Santa Sindone. La prima ostensione del terzo millennio, che permette di vedere direttamente la Sindone dopo l’intervento per la conservazione cui è stata sottoposta nel 2002, è all’insegna del motto Passio Christi, passio hominis, scelto dall’Arcivescovo per sottolineare come la passione di Cristo riassuma in sé tutte le sofferenze degli uomini. I frutti che auspico da questa ostensione – ha detto il Custode pontificio della Sindone – sono la conversione del cuore e l’aiuto concreto offerto agli altri. Se essa farà migliorare la vita sociale e civile della città, ecco che avremo ricevuto la Grazia più grande che potevamo attenderci”. Il cardinale ha proseguito invitando i politici a mettere da parte i colori partitici, guardare ai problemi della gente e lavorare al servizio del bene comune.

La Santa Sindone è il lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce di circa m. 4,41 x 1,13, su cui è impressa la doppia immagine di un uomo torturato, ferito, crocefisso. Secondo la tradizione, per le caratteristiche della sua impronta, si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli, che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro, e che fu fotografato per la prima volta nel 1898, scoprendo che l’immagine di quell’uomo era un negativo e non un positivo. Tuttora il Lenzuolo è oggetto di controversie, dibattiti, verifiche e prove scientifiche.  La Sindone è conservata in posizione distesa, piana e orizzontale all’interno di una teca a tenuta stagna, in assenza di aria e in presenza di un gas inerte umido (argon), che viene attivato per rinnovare o rabboccare l’atmosfera interna della teca, che è protetta da un sarcofago realizzato con una struttura a più strati in grado di fornire una considerevole resistenza meccanica ed una valida protezione in situazioni di incendio. In occasione delle ostensioni la Sindone è custodita in un’altra teca, che ha la forma di un parallelepipedo. La teca è collocata su un robusto carrello metallico che ne consente la rotazione dalla posizione orizzontale a quella verticale, operazione necessaria per rendere visibile il Telo durante l’esposizione.

L’allestimento del percorso di introduzione è nuovo e più ricco di informazioni. Il valore spirituale dell’ostensione e il clima di raccoglimento in cui si svolge la visita, è sottolineato anche dal video di prelettura, che con inedite immagini ad altissima risoluzione, eseguite nel 2008 dalla società Haltadefinizione di Novara, e didascalie in più lingue, prepara il pellegrino, all’interno del percorso, poco prima del suo ingresso in cattedrale, a contemplare il Telo. Nel video – ha sottolineato Gian Maria Zaccone, direttore del Museo della Sindone - appositamente realizzato per l’occasione, vengono evidenziati in suggestiva sequenza, della durata di poco più di 3 minuti, i particolari dell’immagine sindonica. I pellegrini sono così condotti a riconoscere i segni delle percosse sul volto, le lesioni da spine sul capo, le tracce lasciate dal flagello, la ferita al costato, i fori dei chiodi, e permette loro di cogliere con immediatezza, una volta di fronte alla Sindone, la realtà di quell’impronta».

Al termine del percorso di meditazione e preghiera, che si snoda lungo l’area dei giardini reali bassi e gli ambienti suggestivi degli infernotti della Manica Nuova di palazzo Reale e del Teatro Romano, i pellegrini entrano nella Cattedrale di Torino dirigendosi verso l’altare, in modo da poter sostare davanti alla Sindone per non più di tre minuti a testa.

Il Comune e la Provincia di Torino propongono numerose iniziative religiose e culturali legate all’ostensione, come ad esempio, la mostra Gesù. Il corpo, il volto nell’arte in corso fino al 1° agosto alla Reggia di Venaria, la mostra Ecce homo del Museo del Cinema, in corso fino al 6 giugno nella Mole Antonelliana, le due mostre Il Sepolcro vuoto – Percorso d’arte contemporanea intorno alla Sindone e Secondo Pia, Fotografo della Sindone e del Piemonte di Palazzo Barolo e il Tesoro della Sindone e la Collezione Sindonica della Fondazione Umberto II e Maria Josè di Savoia nelle sale di Palazzo Reale fino al 23 maggio.

Acquistando la Torino+Piemonte Card, disponibile nella versione da 2, 3,5 e 7 giorni, si può entrare gratuitamente in oltre 170 siti culturali tra musei, mostre, monumenti, castelli, fortezze, residenze reali ed usare i mezzi pubblici di trasporto pubblico.

Tutte le proposte culturali e religiose, valide per tutto il periodo dell’Ostensione, sono consultabili sul sito www.turismotorino.org.

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