La locale pinacoteca ospita una collezione oltre 260 opere tra dipinti, sculture e grafiche

San Michele Salentino: agricoltura ed arte

  Cultura e Spettacoli  

San Michele Salentino è uno dei più piccoli comuni della provincia di Brindisi, ma si trova in una posizione geografica strategica, circondato dai territori di Ostuni, Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Latiano e S. Vito dei Normanni. E’ quasi equidistante da due fondamentali assi viari pugliesi, la SS Taranto - Brindisi e la SS Bari - Brindisi. Forse è per questo che da alcuni anni si è sviluppata un’importante attività commerciale di rivendita dell’auto usata, divenuta punto di riferimento per tutto il meridione.

San Michele Salentino si è sviluppato a partire dai primi del XIX secolo dagli insediamenti circondanti masseria SAN MICHELE, costruita alla fine del Settecento dal feudatario locale, il principe Gerardo Dentice di Frasso, e masseria AJENI, attuale borgo antico a un chilometro dal centro urbano, scenario caratteristico di molti presepi viventi allestiti negli anni.

Pur essendo fra i comuni di più recente formazione, la cittadina vanta frequentazioni di popolazioni preistoriche nei suoi territori., insediate nelle varie grotte ritrovate, testimonianza dello sviluppo della locale civiltà rupestre, di cui sono testimonianza anche numerose cripte e toponimi di natura religiosa, dimostrazioni della stretta combinazione tra devozione sacra e vita agro-pastorale. Presso la grotta sita in contrada Augelluzzi è stata accertata la presenza dell’uomo di Neanderthal (paleolitico medio. 185.000-35.000 a.C.), nelle vicinanze della stessa sono stai rinvenuti resti di un villaggio capannicolo dell’ età del bronzo (tra il IX e il VII secolo A.C.), “specchie” megalitiche, vale a dire cumuli enormi di sassi di forma conica e alti fino a 15 metri, in gran parte purtroppo scomparse o ormai di dimensioni modeste, che sembrano costituire i resti di fortificazioni costruite dai Messapi, sottogruppo pugliese di probabili origini illiriche o elleniche stabilitosi nei territori del Salento, chiamati dai greci Messapia, la “terra di mezzo fra due mari”. Gli studiosi ipotizzano che la zona fosse inserita nella fatidica “Dodecapoli Messapica”, lega messapica, la cui vita ruotava intorno alla capitale Hyria, l’attuale Oria.

Secondo il sindaco, Alessandro Torroni, la storia di fondazione del paese, si può ricollegare al ritrovamento in un punto imprecisato dell’attuale piazza Marconi da parte di un contadino del luogo di una statua in pietra di San Michele, il santo guerriero, il capo supremo dell´esercito celeste che difende i deboli e i perseguitati, ha influenzato la denominazione della masseria - nucleo embrionale di San Michele Salentino. In questi luoghi, però, la devozione per il santo assume una connotazione non bellica, ma agro-pastorale, come protettore degli animali e dei raccolti, legata all’attività che la popolazione esercita da tempo immemore per garantirsi la propria sopravvivenza.

San Michele Salentino, infatti, si caratterizza, dato il suo estendersi nell’entroterra pugliese, per la sua naturale vocazione agricola. Per l’olio d’oliva extravergine, grande protagonista delle pietanze del luogo, San Michele Salentino fa parte dell’associazione olivicola “Extravergine di Oliva DOP- Collina di Brindisi” ed anche del relativo circuito della Strada dell’Olio, itinerario enogastronomico e culturale. Non mancano poi diversi prodotti orto-frutticoli, come legumi, verdure, ortaggi e frutta, portabandiera della sanissima dieta mediterranea, e relativi prodotti derivati. La squisita carne proveniente da allevamenti locali è molto ricercata dai buongustai dei paesi limitrofi per le squisite carni nostrane.

Girando per la cittadina meritano la visita la Chiesa Madre, edificata tra il 1876-1882, espone due lastre marmoree sulla sua facciata, che pongono in rilievo dei momenti importanti nella storia della fondazione del paese e il Monumento dei Caduti, espressione simbolica di una pace conquistata faticosamente nei cinque continenti grazie al sacrificio umano di innumerevoli soldati nelle due guerre mondiali, senza trascurare fregi di mensole e portoni.

Ma in paese c’è anche una insospettata, inaspettata e piacevole scoperta culturale: la Pinacoteca - Biblioteca “Salvatore Cavallo”, costruita in onore del costruttore della sede parrocchiale del paese e predisposta per accogliere una collezione di quadri del figlio e artista Stefano, insegnante di disegno e storia dell´arte al Liceo Scientifico “Vittorio Veneto” di Milano (S. Michele Salentino 1913 - Milano 1997)

La realizzazione di una Pinacoteca è certamente un traguardo importante per una cittadina che non ha tanto da offrire alla propria comunità e a quanti per tanti motivi si trovano di passaggio ha precisato Alessandro Torroni, Sindaco di San Michele Salentino,

La Pinacoteca "Salvatore Cavallo" ha la sua sede in un ampio edificio ubicato in via Giovanni Pascoli, a pochi metri dal Palazzo Comunale, al centro della Città di San Michele Salentino. L´edificio consta in due piani, raccordati da una larga e sinuosa scala. Dalla hall si accede al bookshop ed alla Biblioteca, che dispone di uno spazio per giochi creativi destinati ai più piccoli fruitori, dello sportello informagiovani e di altri servizi utili ai cittadini. Il primo piano ospita un´ampia sala per conferenze, proiezioni, incontri culturali e laboratori didattici. Sullo stesso piano un´area espositiva accoglie la sezione monografica su Stefano Cavallo, l´artista e collezionista sanmichelano, donatore del principale corpus su cui si è fondata e sviluppata la pinacoteca. Sullo stesso piano, uno spazio è destinato a mostre temporanee personali e collettive. Al secondo piano, invece, è collocata la collezione permanente, nata dalla volontà e generosità di Stefano Cavallo di rendere partecipe il prossimo della sua grande passione per l’arte. Lunghi anni di amorevole ricerca e scambi fra artisti ha permesso a Stefano Cavallo di costituire una raccolta che, superando l’interesse materiale del possesso, è diventata dono alla sua terra natale di una vera scuola visuale: una collezione di 260 opere tra dipinti, sculture e grafiche, oltre ad un corpus di 21 opere di propria fattura. Dal periodo “Agrà” di Monachesi, all’informale materico di Coccetta, al più vicino Adolfo Grassi, passando per Fiume, Brindisi, Pozzati, Turcato, Tamburro, in un crocevia di incontri con artisti minori, la collezione offre l’opportunità di compiere una ricognizione sulle poetiche, gli artisti, gli stili e le tecniche in un itinerario culturale compreso soprattutto tra gli anni 1960-1980.

Dependance espositiva della Pinacoteca, è la sede municipale: nell’aula consiliare di Sam Michele Salentino, infatti, vengono esposte a rotazione le numerose opere della collezione comunale, conservate nei depositi della pinacoteca.

Come centro di studi e ricerche o tappa prestigiosa di itinerari culturali, la Pinacoteca di San Michele Salentino – precisa Rita Fasano, curatrice della pinacoteca - ha l’obiettivo di modificare la concezione statica di struttura espositiva, presentandola invece come un corpo vivente, non “deposito” di opere d’arte, ma luogo in cui si crea cultura, offrendo al visitatore più supporti possibili, che vanno dalle schede informative, alle visite guidate, a momenti di approfondimento culturale.

Ulteriori informazioni: pinacoteca@comune.sanmichelesal.br.it - www.comune.sanmichelesal.br.it.

Ulteriori informazioni sul territorio: Gal Alto Salento - Ostuni via Cattedrale, 11 – Tel.0831-303998 - Fax: 0831-306750 - www.galaltosalento.it. - altosalento@libero.it.

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