Sabato 10 maggio, nel Teatro Comunale di Treviso, si è svolto il momento di maggiore risonanza culturale e civile del Premio Carlo Scarpa per il Giardino

Premio Carlo Scarpa per il Giardino: XIX edizione

  Cultura e Spettacoli  

Nell’arco di due ore si è svolta la cerimonia di premiazione e sono state spiegate le ragioni che hanno ispirato la giuria nella scelta del luogo al quale è stata dedicata l’edizione 2008. Come è noto, infatti, il Premio Carlo Scarpa è un premio a un luogo, a un insieme riconoscibile di patrimoni e valori di tre ordini: natura, memoria, presenze umane e domande attuali.

Per il 2008 il luogo designato è Museumplein, uno spazio aperto cruciale per le prestigiose istituzioni culturali che vi si affacciano: il Rijksmuseum, il Museo Van Gogh, il Museo Stedelijk e il Concertgebouw. È uno spazio vitale per tutta la città di Amsterdam. È uno spazio testimone, allo scadere del ventesimo secolo, di una radicale modificazione, promossa all’Amministrazione Pubblica, disegnata e governata dal paesaggista scandinavo Sven-Ingvar Andersson, realizzata coinvolgendo i cittadini e le figure sociali pertinenti. Museumplein è stato a lungo una spianata trafficata e irrisolta, appena fuori le mura della città. È oggi un luogo che nonostante visibili sofferenze gestionali, parla il linguaggio della misura e della dignità, nella forma di un “campo dei musei”, vasto prato in dialogo col cielo, capace di accogliere in libertà le figure della natura, luce, acqua, vegetali, e le varie presenze di cittadini e di visitatori, fino ai grandi raduni collettivi. Museumplein costituisce nel suo insieme, a parere della giura del Premio, un’opera magistrale dell’arte di paesaggio spinta a mostrare la forza meravigliosa della semplicità.

Nel corso della cerimonia di premiazione, coordinata da Domenico Luciani, sono intervenuti: Egbert de Vries, presidente della Municipalità di Amsterdam Oud-Zuid; Maarten Kloos, tra i più autorevoli esponenti della cultura urbanistica olandese. Lionello Puppi, presidente della giuria ha letto la motivazione e Carmen Añón, vicepresidente della giuria, ha consegnato il sigillo scarpiano a Egbert de Vries, quale rappresentante dell’Amministrazione Pubblica di Amsterdam.

Al termine della manifestazione, Beata Andersson, figlia di Sven-Ingvar, ha portato una sua personale testimonianza. Durante la cerimonia è stato proiettato un breve documento audiovisivo con una toccante intervista dell’illustre progettista Sven-Ingvar Andersson che per una decina d’anni, fino alla sua morte avvenuta nel luglio 2007, è stato un collaboratore capitale della Fondazione Benetton Studi Ricerche.

Nella stessa giornata, in tre delle sale espositive degli “spazi Bomben per la cultura” della Fondazione Benetton Studi Ricerche, a Treviso in via Cornarotta 7, è stata aperta anche la mostra Esposizione di disegni e documenti sulla storia del Museumplein di Amsterdam e sull’intervento di Sven-Ingvar Andersson, che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 29 giugno 2008dal martedì alla domenica, ore 10-20, con ingresso libero.

La sala delle vedute ospita, tra le decorazioni cinquecentesche che la caratterizzano, una sorta di breve introduzione geostorica al luogo, con carte geografiche, fotografie attuali e storiche della città di Amsterdam e dell’area del Museumplein, e una rassegna dei principali progetti che hanno interessato il “campo dei musei”, in particolare dal 1866 al 1988, prima dell’intervento di Sven-Ingvar Andersson (1992-1999). La transizione tra la prima e la seconda sala è costituita da un pannello dedicato ad alcuni riferimenti iconografici ideali alla base dell’elaborazione progettuale di Sven-Ingvar Andersson e dei suoi collaboratori, in particolare l’urbanista olandese Stefan Gall e l’architetto paesaggista Henrik Pøhlsgaard, allora assistente di Andersson. La sala delle ore (così denominata dal tema degli affreschi di Giovan Battista Canal  che la decorano) è dedicata all’intervento realizzato, con fotografie del Museumplein risalenti al 1999 (anno dell’inaugurazione) e attuali, e alla elaborazione progettuale, documentata da schizzi e disegni provenienti dall’archivio di Sven-Ingvar Andersson (ora presso la Danmarks Kunstbibliotek di Copenaghen). Il percorso espositivo prosegue nella sala dei miti, dove trova spazio la maquette del progetto, presentata pubblicamente ad Amsterdam nel 1993 e ora qui grazie alla collaborazione dell’Amministrazione pubblica di Amsterdam, in particolare della Municipalità Oud-Zuid. Accanto alla maquette un breve video (5 minuti) dove Sven-Ingvar Andersson, nel settembre 1999, parla del Museumplein (il video, a cura della Fondazione Benetton Studi Ricerche, è tratto da materiali per un documentario in lingua danese, gentilmente forniti da Annemarie Lund e Arkitektens Forlag; montaggio video e audio: Gianni Maddalon; traduzione dal danese: Italia Consult). Il percorso si chiude, rientrando nella seconda sala, su una serie di pannelli fotografici dedicati in particolare a Sven-Ingvar Andersson e alla giornata dell’inaugurazione del Museumplein, il 22 agosto 1999.

La mostra è a cura di Corrado Piccoli, con la collaborazione di Patrizia Boschiero, Diana Gentili e Luigi Latini, e la supervisione di Domenico Luciani.

Giovanni Scotti

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