Incontro a Roma presso il Museo Ebraico Presentazione a Milano degli studi relativi al Grande Rotolo di Isaia

Nuove prospettive per il turismo religioso in Israele nel 2025

  In viaggio tra gusto e cultura  

Incontro a Milano: il Grande Rotolo di Isaia

Grande è stato l’interesse per il seminario intitolato “Nuove prospettive di turismo religioso nella Terra del Santo nell’anno del Giubileo”, che ha avuto luogo a Milano presso il Centro Culturale della città.

Organizzato dall’Ufficio Nazionale Italiano del Turismo, ha visto anche la partecipazione di un ospite d’eccezione come il Professor Marcello Fidanzio, Ordinario di Teologia presso l’Università della Svizzera Italiana e Direttore dell’Istituto di Cultura e Archeologia delle Terre Bibliche, che ha presentato lo stato degli studi relativi al “Grande Rotolo di Isaia”, uno dei sette rotoli del Mar Morto scoperti per la prima volta nel 1947 nel sito denominato Grotta 1 di Qumran.

Al CMC esposizione della copia del Grande Rotolo di Isaia.

L'incontro, moderato da Don Massimo Pavanello, incaricato regionale per il turismo e il tempo libero della Diocesi di Milano, è stato aperto da un'introduzione di Don Luca Della Giovanna, dell’Ufficio per la Pastorale dei pellegrinaggi e del turismo della diocesi di Bergamo, che ha evidenziato l’importanza di vivere l’esperienza del pellegrinaggio nella Terra Santa di Israele, non solo come atto devozionale, ma anche come opportunità di crescita culturale e spirituale.

In mostra nel 2025

Oltre al significato profondo del pellegrinaggio nella Terra Santa di Israele, al centro dell’attenzione è stato posto il prezioso manoscritto, che sarà esposto in versione originale nel 2025, in occasione dei 60 anni dall’apertura del Museo di Israele a Gerusalemme.

Durante il suo apprezzato intervento il Professor Fidanzio ha illustrato l’avvincente storia del suo ritrovamento, sottolineando la straordinaria rilevanza di questa scoperta archeologica che getta luce sulla tradizione del testo biblico. Il Rotolo di Isaia, uno dei più antichi e meglio conservati tra i manoscritti del Mar Morto, rappresenta, infatti, una testimonianza unica della continuità spirituale e culturale delle Scritture, offrendo una prospettiva storica e religiosa che arricchisce il pellegrinaggio in Terra Santa.

Anche Roma è stata teatro di un importante incontro in prospettivo del Giubileo del 2025 che ha visto la partecipazione dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo a fianco della Comunità ebraica di Roma.

All’interno del suggestivo Museo Ebraico di Roma Kalanit Goren, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, ha presentato delle proposte finalizzate a comprendere l’importante collegamento tra il senso ed il significato del Giubileo ebraico con l’”anno di Grazia” della tradizione religiosa cattolica.

L’incontro è stato preceduto da un saluto di Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma ed ha visto anche la partecipazione di Noemi di Segni, presidente U.C.E.I, Unione Comunità Ebraiche Italiane. “ Siamo qui insieme per sottolineare il nostro grande desiderio a voler tornare a fare visita alle origini del Cristianesimo, dei luoghi sacri in Israele, per poter viaggiare verso un futuro di convivenza e reciproca conoscenza” ha sottolineato Noemi.

Nel corso dei due incontri, Kalanit Goren, Direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, ha presentato le novità e gli ingenti investimenti che arricchiranno l’offerta turistica in Israele per il 2025, con un particolare focus sulle risorse dedicate al Giubileo.

In evidenza l’innovativo itinerario La “Via del Silenzio”, che ha inizio dall'antico porto di Jaffa e che termina all’ ingresso dell’omonima porta nella città vecchia di Gerusalemme. Progettato anche in funzione dei pellegrini dell’Anno Santo fa parte del progetto “The Way to Jerusalem”, che prevede lo sviluppo di un percorso complessivo di circa 450 chilometri.

“Il Giubileo è un evento straordinario e in tutto il nostro Paese sono stati messi in campo importanti investimenti per il 2025 dedicati al turismo, che superano complessivamente i 120 milioni di euro, finalizzati a creare nuove risorse e a migliorare quelle esistenti. L’interesse suscitato dal seminario dedicato alle nuove prospettive sul turismo religioso in Israele rappresenta un prezioso stimolo anche per continuare a costruire alleanze con realtà importanti come le diocesi, gli operatori turistici specializzati e la comunità scientifica

”, dichiara Kalanit Goren, Direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo.

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