Matera e Tetouan raccoglieranno il testimone di Capitali mediterranee della cultura e del dialogo nel 2026

Matera e Tetouan Capitali mediterranee della cultura

  In viaggio tra gusto e cultura  

Matera (Italia) e Tetouan (Marocco) sono state nominate dall’Unione per il Mediterraneo e dalla Fondazione Anna Lindh Capitali mediterranee della Cultura e del Dialogo, un riconoscimento che dura un anno e che celebra il ricco patrimonio culturale e la visione mediterranea condivisa delle città.

Una prima edizione dell'iniziativa prenderà il via nel 2025 nella capitale settentrionale di Tirana (Albania) e in quella meridionale di Alessandria (Egitto) con scambi di collaborazione, tra cui conferenze, eventi sportivi e spettacoli culturali, che coinvolgeranno artisti e società civile locali ed euro-mediterranei. Il bando di candidatura online per l'edizione 2027 si aprirà a gennaio.

Le nuove Capitali mediterranee della cultura e del dialogo sono state annunciate ufficialmente in occasione della Giornata del Mediterraneo, un'occasione annuale per promuovere il dialogo interculturale, celebrare la cooperazione, abbracciare la diversità e rafforzare i legami tra le due sponde del mare. Quest'anno la campagna della Giornata del Mediterraneo punta i riflettori sugli eroi Mediterranei di tutti i giorni che lavorano attivamente per affrontare le numerose sfide urgenti della regione.

Barcellona. Matera e Tetouan, rinomati siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO, saranno le Capitali mediterranee della cultura e del dialogo del 2026. Grazie a questo riconoscimento, conferito dall'Unione per il Mediterraneo e dalla Fondazione Anna Lindh, le città ospiteranno per un anno una serie di attività culturali che coinvolgeranno le comunità locali e favoriranno i partenariati in tutta la regione mediterranea. Poiché entrambe le città condividono profonde tradizioni e retaggi storici, questo riconoscimento testimonia il loro impegno a promuovere il dialogo e la comprensione reciproca nella regione.

Il Segretario Generale dell'UpM, Nasser Kamel, ha dichiarato: Il potere della cultura non deve essere sottovalutato. In un'epoca di divisioni e di tragici conflitti che non hanno una fine immediata, non dobbiamo ignorare il potenziale della cultura nel costruire ponti promuovendo il dialogo di cui c'è bisogno. Congratulazioni a Matera e Tetouan per aver abbracciato la promessa della cultura come mezzo per spianare la strada verso un futuro che sia vantaggioso per tutti.

Il Commissario Prefettizio di Matera, Raffaele Ruberto, ha affermato: Siamo molto onorati che Matera sia stata designata Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo per il 2026. Il Mediterraneo non è solo un mare, è anche un mosaico di civiltà e Matera è il luogo ideale dove queste possono incontrarsi, comprendersi e arricchirsi reciprocamente. Il progetto culturale che ha portato a questa candidatura, voluto dal Comune di Matera e curato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, rappresenta una straordinaria opportunità per promuovere il dialogo interculturale, valorizzare il nostro patrimonio e coinvolgere l'intera comunità. Un percorso che, partendo dall'esperienza di Capitale Europea della Cultura 2019, mira a consolidare il ruolo di Matera come ponte tra le diverse sponde del Mediterraneo, promuovendo inclusione, sostenibilità e valori di unità, in stretta connessione con la città marocchina Tetouan.

Matera e Tetouan seguiranno le orme di Tirana (Albania) e Alessandria (Egitto), che nel 2025 diventeranno le prime Capitali mediterranee della Cultura e del Dialogo. I preparativi in queste città sono ben avviati, con le autorità locali e gli attori della società civile che stanno già collaborando strettamente con l'UpM e la Fondazione Anna Lindh per sviluppare un programma coinvolgente di eventi e attività culturali il prossimo anno. Questi seguiranno una serie di eventi di riscaldamento in entrambe le capitali, tra cui la Conferenza dell'UpM sull'Economia Creativa tenutasi a Tirana all'inizio di questo mese o il dibattito sul ruolo delle biblioteche nel promuovere il dialogo interculturale e la coesione sociale che si terrà alla Bibliotheca Alexandrina nelle prossime settimane.

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