È stata presentata ai sei GAL (gruppo d'azione locale) della regione la strategia elaborata per il progetto Sapori delle Marche Rurali.
Dopo gli incontri su tutto il territorio regionale iniziati nel mese di settembre, il lavoro dei tre product manager e l'analisi mirata alla definizione del posizionamento da parte della società di consulenza Destination Makers, si è arrivati ora al primo momento di restituzione ai GAL di quella che è stata la strategia identificata, pronta alla diffusione e disseminazione sul territorio. Il lavoro ha coinvolto diverse professionalità, tutte altamente qualificate, che hanno cooperato insieme per giungere a questo punto e che sono già all'opera verso i prossimi step.
Lo scopo di fondo del progetto Sapori delle Marche Rurali va proprio in questa direzione: seguendo i trend più attuali del mercato turistico si punta al riconoscimento ed alla promozione delle Marche Rurali come destinazione enogastronomica attrattiva e di eccellenza a livello internazionale.
Il progetto è sostenuto dai sei GAL delle Marche (il capofila GAL Montefeltro Sviluppo, GAL Flaminia Cesano, GAL Colli Esini San Vicino, GAL Sibilla, GAL Fermano e Gal Piceno) con un budget di 1.029.000 euro, in accordo con la Direzione Agricoltura e la Direzione Turismo della Regione Marche.
Le analisi dei dati dicono che solo il 21% dei turisti che arrivano nelle Marche visitano l'entroterra (dati 2023) ma le presenze sono in crescita e anche grazie a questo progetto si punta a migliorare il posizionamento, traducendo le ricchezze delle aree interne in valore per definire una nuova proposta spendibile sui mercati turistici.
Puntando su pilastri come Qualità, Sapienza e Biodiversità, le Marche sono ora presentate come una destinazione accogliente con un offerta turistica enogastronomica (che include anche oleoturismo e aloturismo) di eccellenza, dove i sapori diventano punto di incontro con il territorio e la tradizione.
Particolare attenzione viene riservata anche alla promozione e alla diffusione della tradizione e della cura che sta alla base del patrimonio enogastronomico come veicolo per scoprire la nostra destinazione con una promozione internazionale che mira, attraverso le più raffinate tecniche di design turistico e marketing, in armonia con le azioni di comunicazione già in essere della Regione Marche e dell'ATIM, a una distribuzione su canali verticali di servizio e nel Tourism Digital Hub nazionale di Italia.it.
Sono in corso attualmente site visit, incontri mirati e di gruppo sui territori con il coinvolgimento di istituzioni, soggetti privati, produttori e operatori del turismo volti a creare i percorsi dei Sapori delle Marche Rurali e delle reti di offerte.
Già da metà gennaio, invece, sono in programma sui territori le presentazioni dei primi itinerari: si parte con quello legato all'olio che unisce le Marche da nord a sud, dall'olio di Cartoceto all'oliva all'ascolana.
IL PROGETTO SUI SOCIAL Nel frattempo è stata lanciata in rete, sulla piattaforma Facebook, la pagina Sapori delle Marche Rurali che è rivolta a residenti, operatori e a coloro che vogliono restare informati sull'avanzamento del progetto. Questa nuova pagina rappresenta una “bacheca digitale” per dare l'opportunità di chiamare a raccolta gli operatori e le realtà del territorio che possano essere interessati al progetto.
Aziende agricole, cantine vitivinicole, commercianti di tartufi, ristoratori, guide, produttori , tour operator, professionisti del turismo e dell’accoglienza troveranno qui tutte le informazioni, i prossimi appuntamenti e le modalità per diventare partner.
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