l 2023 è un anno particolarmente significativo per Pavia: sono, infatti, milletrecento gli anni della presenza delle reliquie di Sant’Agostino a Pavia, arrivate nel 723

Pavia: 2023, anno agostiniano

  In viaggio tra gusto e cultura  

Le reliquie di Sant'Agostino sono arrivate a Pavia, nel 723: dopo milletrecento anni, quest'anno si festeggia tale evento. perchè, lo sottolineiamo, la traslazione del corpo di Sant'Agostino è stata un episodio chiave della storia politica, religiosa e culturale del nostro Paese e, in particolare, di Pavia, divenuta, così, custode del corpo del santo.

Oltre alle tradizionali quattro giornate agostiniane di ogni anno - 28 febbraio (memoria tradizionale dell'arrivo del corpo del Santo a Pavia da Cagliari), 24 aprile (festa del battesimo/conversione di Sant'Agostino), 28 agosto (solennità della morte di Sant'Agostino) e 13 novembre (ricorrenza della nascita di Sant'Agostino) - il Comitato Pavia Città di Sant'Agostino, costituito nel 2007, insieme con la diocesi e l'Ordine Agostiniano, dunque, ha promosso, proprio per la celebrazione del centenario, incontri culturali, celebrazioni liturgiche, proiezioni, mostre, itinerari guidati e progetti scolastici distribuiti lungo tutto il 2023.

L’apertura ufficiale del tredicesimo centenario dell’arrivo a Pavia del corpo di Sant' Agostino, lo ricordiamo, è avvenuta lo scorso 26 febbraio, con la solenne concelebrazione liturgica avvenuta a San Pietro in Ciel d'Oro. Il priore, padre Antonio Baldoni, ha, poi, avviato un ciclo di letture, davanti all'Arca di San Pietro in Ciel d'Oro, di alcuni passi delle Confessioni di Sant’Agostino.

Il Comitato Pavia Città di Sant'Agostino ha anche organizzato dei Tours Enogastronomici e Culturali, che comprendono visite culturali alla scoperta dei luoghi iconici della vita di Sant’Agostino, per valorizzare l’opera del pensatore padre della Chiesa, figura imprescindibile della cultura universale, ed anche tour enogastronomici che permettono di scoprire le eccellenze del territorio.

Sabato 28 ottobre, ad esempio, il tour enogastronomico e culturale ha previsto i seguenti momenti:

- la visita della chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, che ospita le spoglie di Sant’Agostino dal 723.

La chiesa è sorta, forse, sopra una precedente chiesa del VI secolo, all'inizio del VIII secolo, in piena epoca longobarda è menzionata per la prima volta dallo storico Paolo Diacono (720-799). La basilica fu ricostruita in stile romanico tra l'XI e il XII secolo. La basilica paleocristiana originale, chiamata San Pietro in Ciel d'Oro per via delle volte dorate, era sorta sul luogo ove era sepolto san Severino Boezio, filosofo e senatore romano, fatto uccidere dal re ostrogoto Teodorico il Grande nel 525.

Insigne esempio di architettura romanica lombarda e generalmente considerato il più importante monumento religioso medievale della città di Pavia, la chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro venne riconsacrata da papa Innocenzo II nel 1132 al termine dei lavori di ricostruzione e vanta grande prestigio e notorietà nel mondo cattolico in quanto ospita sia le spoglie di sant'Agostino d'Ippona sia quelle di san Severino Boezio (475-525), martire e Padre della Chiesa.

La basilica, lo sotolineiamo, è citata anche da Dante nella Divina Commedia (Paradiso - Canto decimo vv. 124-128) in quanto depositaria delle spoglie di Boezio e da Francesco Petrarca (in una Lettera del Petrarca a Giovanni Boccaccio) ed anche in una delle ultime novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio.

Dopo le spoliazioni sacrileghe napoleoniche, la basilica fu restaurata fra il 1875 e il 1899.

L'interno è scandito da cinque campate, rettangolari nella navata centrale e quadrate nelle navate laterali. Dalla navata sinistra si accede alla Sacrestia Nuova (nella foto), ampio ed arioso ambiente rettangolare in schietto stile rinascimentale, con volte a vela ottimamente affrescate.

Nel presbiterio, prima del coro, si trova l'Arca di Sant'Agostino, un capolavoro marmoreo del Trecento, scolpito da Giovanni di Balduccio.

L'opera gotica (nella foto) è divisa in tre fasce: in basso, c'è uno zoccolo che contiene l'urna con i resti del santo; al centro, una fascia aperta, con la statua di Sant'Agostino dormiente e, in alto, l'ultima fascia, poggiata su pilastrini e coronata da cuspidi triangolari. L'intera opera è decorata da più di 150 statue, che raffigurano angeli, santi, e vescovi, e da formelle con la vita del santo.

L'arca custodisce la Cassetta, in argento, Reliquiario di Sant'Agostino, opera di oreficeria di età longobarda, donata al monastero da re Liutprando.

Nella cripta della chiesa di San Pietro in Ciel d'oro sono ospitate le ossa di san Severino Boezio (475-525). Il filosofo autore del De Consolatione Philosophiae, scritta durante i due anni di esilio pavese, fatto uccidere dal re ostrogoto Teodorico.

- la visita, presso la Sala del Revellino, appositamente ripensata, dei Musei Civici siti all’interno del Castello Visconteo, della mostra permanente interattiva, multimediale e immersiva SANT’AGOSTINO. LA LUCE E L’IMMAGINE: il visitatore è il protagonista, grazie a video installazioni interattive, di un viaggio tra i capolavori dell'arte, alla scoperta della vita e del pensiero del Padre della Chiesa.

Laura Aldovini, direttrice dei musei civici, ha spiegato: La mostra è un'esperienza che traduce in materia visibile la storia di Sant'Agostino e del suo legame con la città di Pavia, ed il pensiero del Padre della Chiesa, dando corpo a qualcosa di immateriale, realizzato attrverso le più moderne tecnologie.

La mostra, appositamente realizzata con la cura del personale scientifico dei Musei Civici, è stata realizzata da camerAnebbia, specialista in installazioni multimediali interattive per la fruizione dei beni culturali.

L'esposizione, lo sottolineiamo, coniuga ottimamente il fascino eterno della grande pittura italiana con la tecnologia contemporanea più raffinata, messa a disposizione della storia dell'arte.

Il risultato è una esperienza di grande suggestione da non perdere.

- la visita delle due mostre SANT’AGOSTINO A PAVIA, a cura di Luisa Erba, che documenta le vicende relative alle reliquie ed all’arca di Sant’Agostino, e AGOSTINO NELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI PAVIA, a cura di Antonella Campagna e Maria Cristina Regali, che propone codici e libri antichi di e su Sant’Agostino, allestite entrambe nella Biblioteca dell’Università degli Studi di Pavia

- il pranzo al Ristorante Vita (Corso Mazzini 10 - www.ritaristorante.it) dove è stato possibile gustare il “dolce di S. Agostino” (chiamato così perché la ricetta l'ha tramandata proprio Agostino in uno dei Dialoghi) otorta della felicità”, perchè questa torta fa sognare ... la felicità.

La torta contiene, al suo interno, uvetta, pinoli, noci e grappa.

I tours, lo precisiamo, possono anche coinvolgere altri monumenti pavesi, come, ad esempio, la Basilica di San Teodoro, dove si possono ammirare quadri ed espressioni artistiche dedicate ad Agostino da Ippona.

Segnaliamo che i prossimi appuntamenti, tuttora prenotabili, sono previsti per i seguenti sabati e domeniche: 5/11; 11/11; 19/11; 26/11; 3/12 alle ore 11.00 e che è prevista anche una visita extra alle 18 di domenica 19/11 e 26/11, 3/12. Nei giorni feriali, poi, è previsto un appuntamento alle 18, nelle seguenti date: 3/10; 9/11, 10/11, 19/11, 16/11, 17/11, 30/11, 7/12.

Nell'ottica di valorizzare sempre più Pavia come città turistica, l’Assessorato al Turismo del Comune di Pavia e l’Associazione Commercianti, hanno promosso il progetto Circuito di Accoglienza e Ricettività, che coinvolge ristoranti, bar, alberghi e attività della città, che hanno scelto di inserire nella propria offerta un prodotto ispirato alla figura di Sant’Agostino.

L’iniziativa prevede anche il rilascio di un passaporto turistico che segnala i principali luoghi da visitare in città, legati alla figura del Santo. Al raggiungimento di tre timbri, sarà possibile ricevere un omaggio della città.

Info, programma degli eventi, prenotazione eventii: www.paviacittadisantagostino.it - touristinfopoint@comune.pv.it.

Giovanni Scotti

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