Un nuovo caso per Gigi Berté, uno dei protagonisti più amati nello scenario del noir italiano

Emilio Martini: L’UOMO DEL BOGART HOTEL

  Cultura e Spettacoli  

Dallo scorso 23 giugno, con oltre 150.000 copie già vendute, è in libreria il noir L’UOMO DEL BOGART HOTEL, il romanzo scritto da Emilio Martini, pseudonimo dietro al quale si celano due sorelle scrittrici, Elena e Michela Martignon, ed edito da Corbaccio.

Il Bogart è un vecchio ed equivoco hotel di Genova.

Qui, in un’afosa notte di fine luglio, due colpi di revolver freddano, nella sua camera, un giovane uomo: non ha documenti né abiti né effetti personali e il suo volto è sfigurato.

Su incarico del questore, il commissario Gigi Berté, pseudonimo dietro al quale si nasconde un vicequestore aggiunto in carne e coda brizzolata, che opera in un commissariato italiano. lascia a Lungariva la sua collaudata squadra investigativa, e anche i rilassanti bagni in mare, per buttarsi a capofitto in una storia che si dimostra da subito complessa. Da cane sciolto, Berté preferisce indagare seduto al traballante tavolino del bar situato di fronte all’hotel, e frequentare poco la Questura di Genova che sente estranea.

Da dove partire per recuperare il passato del misterioso uomo del Bogart Hotel di cui nessuno sembra interessarsi? Gli inizi non sono semplici, nonostante gli inquirenti si avvalgano di perizie balistiche, di telecamere e anche di precisi riscontri biologici. Come sempre, nelle 222 pagine, Berté si affida al suo fiuto e alla sua capacità di ascolto: sono, infatti, un giardiniere del cimitero di Staglieno, una giovane prostituta, un ex militare albanese a fornirgli importanti indizi.

L’incalzante procedere delle indagini porta a una scoperta inaspettata che ha radici in un tragico passato comune ad alcuni dei protagonisti. Ed è proprio grazie a questa analisi a ritroso che la vicenda dello sconosciuto del Bogart Hotel arriva alla logica conclusione.

Ma per Berté non c’è riposo: il destino lo incalza….

Dietro il nome Emilio Martini, lo abbiamo anticipato, si celano le due sorelle scrittrici, Elena e Michela Martignoni, che sono milanesi ma frequentano da anni la Liguria.

Insieme le due sorelle hanno scritto romanzi storici (Requiem per il giovane Borgia, Vortice d’inganni, Autunno rosso porpora e Il duca che non poteva amare), gialli con protagonista il commissario Berté (La regina del catrame, Farfalla nera, Chiodo fisso, Doppio delitto al Miramare, Il mistero della gazza ladra, Invito a Capri con delitto, Il ritorno del Marinero, Ciak: si uccide, Il paese mormora, Il caso Mariuz, Vent’anni prima, Il botto, Sfida a Berté e L'uomo del Bogart Hotel, e raccolte (I racconti neri del commissario Berté e Talent Show).

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