La mostra è visitabile fino al 20 febbraio 2022

MASILugano: la mostra "Albert Oehlen - grandi quadri miei con piccoli quadri di altr

  Cultura e Spettacoli  

Fino al 20 febbraio 2022 il Museo d'arte della Svizzera italiana presenta la mostra "Albert Oehlen - grandi quadri miei con piccoli quadri di altri, curata dallo stesso Albert Oehlen, che per questo progetto è allo stesso tempo artista, curatore e collezionista.

L’artista Albert Oehlen (nato nel 1954 a Krefeld, in Germania) è uno dei pittori contemporanei più influenti della scena artistica internazionale.Dagli anni ottanta esplora le possibilità e i limiti della pittura, mettendo costantemente in discussione i suoi soggetti, i metodi e i mezzi che utilizza, attraverso uno stile e una tecnica in continua evoluzione.

Accanto a opere iconiche, che rappresentano diverse fasi della ricerca pittorica di Albert Oehlen, è esposta una selezione di più di trenta artisti internazionali con opere appartenenti alla sua collezione privata.

Quando gli artisti collezionano arte è sempre molto interessante.

Questa circostanza è particolarmente vera per un artista riservato ed elusivo, in alcuni casi persino criptico, come il pittore Albert Oehlen.

Il percorso della mostra, concepito dallo stesso artista in collaborazione con il MASI, permette non solo sorprendenti intuizioni sul suo lavoro, ma anche di scoprire, o riscoprire, una serie di artiste e artisti di grande valore.

Il nucleo significativo di opere, attraverso il quale è rappresentata l’essenza dellaricerca di Albert Oehlen, come pure la straordinaria occasione di ammirare parte della sua collezioneprivata in un contesto museale, permettono al pubblico di confrontarsi con la profondità e l’ampiezzadella sua ricerca pittorica.

Da anni Oehlen arricchisce la sua collezione con artisti ai quali si sente legato, non per similitudine ma perché affrontano problemi e idee molto rilevanti anche per lui, spesso legati alconcetto di pittura.

Tuttavia, nonostante le opere in mostra rivelino ispirazioni e vicinanze, in alcuni casi anche molto evidenti, non bisogna dimenticare che l’artista rifiuta qualsiasi classificazione e analisi razionale della sua opera.

Sin dall’inizio della sua carriera, Albert Oehlen si sottrae attivamente a metodi interpretativi che cercano di definire il significato di forma e contenuto o, più semplicemente, rifiuta un approccio incentrato sul desiderio di comprendere l’arte in generale.

L’intento della mostra non è, quindi, quello di suggerire confronti tra l’opera di Oehlen e quella di altri artisti o di inserire il suo lavoro in una genealogia, ma di permettere al pubblico un eccezionale sguardo sulla sua collezione privata e confrontarsi, forse per la prima volta, con il lavoro di importanti artisti internazionali in un originale ed appassionante percorso che racconta la storia dell'arte degli ultimi decenni dal punto di vista personale di Albert Oehlen..

Il progetto espositivo concepito da Oehlen, come anticipato, presenta sia opere di celebri artisti, tra i quali Willem deKooning, Mike Kelley, Paul McCarthy, Duane Hanson, Franz West, Julian Schnabel, Konrad Klapheck,Richard Lindner, Richard Artschwager, Daniel Richter, Malcolm Morley, sia opere di artisti meno noti al grande pubblico, ma altrettanto stimolanti come Peter Brüning, Martha Jungwirth, Michaela Eichwald, John Graham, Eugène Leroy, Joyce Pensato, Christina Ramberg, Karl Wirsum, Ed Paschke, Gernot Bubeniko Gino De Dominicis.

Con il titolo della mostra, volutamente provocatorio, Albert Oehlen svela sin da subito la sua attitudine irriverente e un senso dell’umorismo di chi guarda con serietà alla propria professione, ma gioca con il sistema dell’arte, prendendosi gioco delle condizioni che lo stesso spesso implica.

Info: Museo d’arte della Svizzera italiana - - MASI - www.masilugano.ch,

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