La mostra, ideata da Red Lab Gallery e Alessia Locatelli, è a cura di Gigliola Foschi e Lucia Pezzulla

Milano, Casa Museo Boschi Di Stefano: la mostra “Orientarsi con le stelle”

  Cultura e Spettacoli  

Giovedì 17 settembre, al terzo piano di Casa Museo Boschi di Stefano (uno spazio che il Municipio 3 gestisce in accordo con la direzione del museo), che si trova in Via Giorgio Jan 15, a Milano, sarà inaugurata la mostra Orientarsi con le stelle, nata da un’idea di Red Lab Gallery, laboratorio di sperimentazione, che è stato pensato per promuovere la cultura delle immagini ma è aperto a contaminazioni e narrazioni di diverso tipo, e Alessia Locatelli e curata da Gigliola Foschi e Lucia Pezzulla.

La mostra vuole anche offrire uno spunto di riflessione per ripensare il nostro rapporto con la natura. - ha detto Gigliola Foschi - Una natura sempre più manipolata, tradita e di conseguenza costretta a rivoltarsi contro l’essere umano, incapace di proporre uno sviluppo rispettoso dei suoi ritmi.

La mostra, che vuole essere un segnale forte da parte del Comune di Milano della volontà di far ripartire la cultura in città dopo l’emergenza COVID19, potrà essere visitata fino al 31 ottobre 2020, con ingresso libero, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00.

Saranno esposte trenta opere fra fotografie, video e installazioni di nove autori, sei italiani e tre stranieri, che svelano differenti modi di riflettere sulle figurazioni magiche e poetiche attraverso cui l’uomo, lui stesso prodotto dell’universo, si rivolge e interpreta le stelle.

Gli autori coinvolti nella mostra, dunque, inducono l’uomo, con visioni differenti, ma tutte intensamente poetiche, a comprendere meglio il mondo che lo circonda, il visibile e l’insondabile:

Alessandra Baldoni propone un dittico e un trittico della serie Atlas. Cartografie del silenzio (2019), immagini essenziali ed evocative che s’impongono allo sguardo per la loro forza magica e perturbante: inviti a ritrovare percorsi interiori, corrispondenze tra Uomo, Arte e Natura;

La norvegese Marianne Bjørnmyr interverrà con First Indicative Object (2020) che presenta due mappamondi privi di informazioni geografiche illuminati da raggi luminosi orientati in modo diverso: immagini senza tempo, quasi metafisiche;

Il catalano Joan Fontcuberta sarà presente con il video Milagros & Co. (Miracoli & Co., 2002), che mette in gioco con humor la veridicità della fotografia sfidando la fiducia dello spettatore fino a provocare in lui un dubbio critico;

Dacia Manto interverrà con Humus Siderale (2020) che propone una serie di opere realizzate appositamente per la mostra, dove immagina e fa rivivere il verde che si apriva di fronte alla Casa Boschi Di Stefano quando venne costruita da Piero Portaluppi tra 1929 e il 1931. In una installazione i disegni della natura si trasformano in mappe ramificate illuminate da piccole luci simili alle stelle che compongono una costellazione;

Paola Mattioli presenterà la serie Eclissi (1999), incontro magico fra cosmo ed essere umano durante un’eclissi di sole a Sant’Anna di Stazzema. Il pergolato sotto il quale l’autrice si trovava crea e proietta su una tovaglietta decine di piccole eclissi: alla fotografa il compito di coglierne la magia e fissare l’immagine creata dalla natura stessa, per una fotografia che ci ricorda l’imprescindibile legame Uomo-Natura;

Occhiomagico (Giancarlo Maiocchi) con il ciclo L’Ora Sospesa (2006-2009) presenterà un lavoro dove il paesaggio diventa il soggetto principale, la natura riacquista un’intensità quasi arcaica, religiosa e mitica, mentre i luoghi perdono le loro connotazioni geografiche e temporali e diventano spazi di silenzio e meditazione;

Edoardo Romagnoli in La luna nel paesaggio (2006-2020) sembra trascinare magicamente sulla terra l’astro lunare, quasi fosse un dardo luminoso che squarcia la superficie terrestre e ondeggia sopra i campi immersi nell’oscurità;

Pio Tarantini con Cosgomonie (2010-2015) riflette sul senso del nostro esistere tra le cose con teatrini fiabeschi creati per immergere lo spettatore in spazi e tempi sospesi e surreali;

Il giovane autore greco Yorgos Yatromanolakis con la recente serie The Splitting of the Chrysalis and the Slow Unfolding of the Wings (2014-2018) indaga, a partire dal ciclo della vita di una farfalla, i misteri e le metamorfosi della natura creando un intimo legame tra fotografia e poesia, tra emozioni e paesaggio.

La mostra Orientarsi con le stelle è il naturale proseguimento dell’omonima rubrica online di fotografia, arte e cultura ideata da Red Lab Gallery e condotta da Alessia Locatelli, direttore artistico dell’Archivio Cattaneo e della Biennale di Fotografia Femminile di Mantova, che, durante tutto il periodo di lockdown, ha dialogato con fotografi e figure significative del mondo della cultura per scoprire il loro rapporto con lo spazio stellare e la natura.

L’esposizione sarà anche l’occasione per presentare il primo catalogo d’autore di Red Lab Editore, arricchito da una copertina illustrata con un’opera inedita di Dacia Manto e da alcuni testi di Antonio Prete, narratore e poeta, autore della recente raccolta di poesie “Tutto è sempre ora” (Einaudi, Torino 2019).

Info: www.edlabgallery.com

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