Il 37% degli italiani non ammette di chiedere al medico delucidazioni sulle “bufale”

MioDottore: fake news sulla salute

  Salute  

Le fake news sono un fenomeno in crescita e anche il settore della salute non fa eccezione.

Nel mese di novembre 2019 MioDottore, la piattaforma leader in Italia e nel mondo specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner, dunque, ha coinvolto in uno studio 2.291 utenti e 246 medici per capire se e quanto gli italiani incappino in false notizie in tema di benessere, individuando gli ambiti e i canali dove si insidiano più “trappole” e le possibili soluzioni per contrastarle.

Il 37% dei pazienti non ammette di incappare in fake news sul tema salute - Negli ultimi cinque anni, oltre i due terzi degli specialisti del Bel Paese (77%) hanno riscontrato un aumento di pazienti che si sono recati in studio per capire se le notizie che li preoccupavano fossero reali oppure mendaci. Di contro solo il 40% dei pazienti ha ammesso di aver verificato con il medico una news “dubbia”, con quasi il doppio (37%) di avvenuti consulti a mancare all’appello. Vergogna per non aver saputo smascherare con i propri mezzi un fenomeno che quasi la totalità degli intervistati dice di conoscere? Forse … Tra uomini e donne, però, sono le seconde a essere più “sincere” (68%) e confessare di aver coinvolto il dottore per smentire informazioni false alle quali avevano inizialmente creduto, più del doppio degli uomini (32%).

Vaccini, alimentazione e sessualità: dove si annidano “bufale” sul benessere - Quando si tratta di individuare le aree tematiche intorno alle quali si sviluppano maggiormente le notizie “fake”, i medici non hanno dubbi e al primo posto di questa speciale classifica mettono i vaccini: ben il 77%, infatti, ritiene che sia questo l’ambito nel quale si presentino maggiori incomprensioni e dubbi. Nonostante spesso il tema risulti caldo e accenda pareri discordanti anche tra i pazienti, questi pongono in cima alla lista altri settori del benessere che generano false notizie. Un’altra notevole discrepanza, tra quanto segnalato da pazienti e dottori, si può notare anche nell’ambito della salute intima: la quasi totalità degli utenti pare non aver sospetti quando si parla di sesso - è infatti solo il 6% a dichiarare di essere incappati in fake news sull’argomento - ma i medici riportano alta l’attenzione: quasi il triplo di loro (15%) ritiene sia sempre più importante fare chiarezza. Nemmeno l’alimentazione, tra diete e cibo, sfugge al rischio di informazioni tendenziose, anzi, è indicata come seconda tematica più a rischio bufala, sia dai pazienti sia dagli specialisti.

Notizie false sul benessere: attenzione non solo al web, ma anche al passaparola - Per quanto riguarda la rigorosità dei media nell’accertare la veridicità delle informazioni sulla salute prima della loro diffusione, gli italiani sono piuttosto scettici e non credono venga fatto abbastanza anche in termini di verifica delle fonti. I più critici sono i medici, con solo l’8% che dichiara di condividere l’operato dei media, ovvero ben la metà dei pazienti (16%).

Sebbene per i pazienti la rete e i social siano la causa principale della diffusione di fake news - rispettivamente 71% e 72% - anche il passaparola tra amici, parenti e conoscenti è chiamato fortemente in causa. Infatti, oltre la metà degli utenti intervistati - così come degli specialisti rispondenti (entrambi 57%) - ritiene che chiacchierare di persona o via chat possa creare lo stesso effetto “valanga” sulla diramazione di false notizie, anche nel campo della cura della persona.

Ma come far fronte alle fake news nell’ambito della salute? - Secondo quasi la metà dei medici (41%) l’attuale principale lacuna della rete, che non ne fa un posto sicuro dove cercare informazioni sulla salute, è il fatto che queste non siano verificate e validate dagli specialisti stessi. Tuttavia, sono molti gli esperti che credono che abbracciare le nuove tecnologie e strumenti innovativi - ormai parte integrante della quotidianità delle persone - sia un passo fondamentale da compiere per invertire la rotta: infatti, oltre un terzo degli specialisti (34%) indica la presenza su piattaforme e app che favoriscano il collegamento medico-paziente come una possibile soluzione al fenomeno, seguita dalla presenza sui social media (13%).

Da sempre MioDottore si impegna a garantire alle persone un più facile accesso ai medici e alle informazioni verificate e affidabili, per questo la piattaforma mette in collegamento specialisti e pazienti, non solo per prenotare le proprie visite, ma anche per sanare i dubbi che possono sorgere nella vita di tutti i giorni, contrastando così la possibilità di incappare in fake news. - dichiara Luca Puccioni, CEO di MioDottore - Con questo obiettivo è nata una funzionalità presente sulla piattaforma MioDottore, ovvero la sezione ‘Chiedi al dottore’, che garantisce una risposta ai propri quesiti sulla salute realizzata da un professionista, entro 48 ore e totalmente gratuita. Inoltre, le domande vengono verificate attraverso un sistema di moderazione e inoltrate ai relativi specialisti che sono disposti a rispondere, così che ogni singolo dubbio riceva riscontri da più di un medico o specialista.

Info: www.MioDottore.it

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