Federchimica: Francesco Buzzella è stato eletto Presidente

02/11/2023


A Milano, lo scorso 30 ottobre, l’Assemblea di Federchimica, riunitasi al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, ha eletto all’unanimità Francesco Buzzella alla presidenza della Federazione nazionale dell’Industria chimica per il quadriennio 2023 - 2027.

In tale occasione Francesco Buzzella ha dichiarato: Nel 2023 l’industria chimica in Italia subirà un calo della produzione stimato in un -9%: è un pessimo segnale per tutto il sistema economico, sociale e ambientale. … La chimica è presente nel 95% di tutti i manufatti di uso comune e contribuisce ad alimentare la competitività del Made in Italy e di tutta l’Industria. La nostra capacità di innovazione e le nostre ottime performance ambientali di processo e di prodotto ci rendono, di fatto, un veicolo di tecnologia e sostenibilità per tutti i settori a valle. … Siamo il settore più impattato dal Green Deal in termini normativi; rischiamo di perdere vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti extra-europei per adeguarci a un impianto regolatorio concepito, temo, con tempi e modalità che lo renderanno inattuabile o, peggio, nocivo per lo sviluppo nostro e delle future generazioni. Gli obiettivi ambientali UE sono certamente virtuosi, ma non potranno avere incidenza significativa sull’inquinamento globale, non potendo certo compensare la crescita delle emissioni dei Paesi in via di sviluppo.

La transizione ambientale sarà impossibile da realizzare senza una chimica europea forte che fornisca innovazioni tecnologiche per sostituire progressivamente le fonti fossili, al momento ancora necessarie, ridurre le emissioni, cambiare il mix energetico.

Occorre accompagnare questo delicato e importante passaggio con risorse e strumenti di sostegno, che rimettano al centro dell’agenda europea l’Industria e la sua competitività.

Anche la transizione energetica, di grande rilevanza per un settore energy intensive come la chimica (che utilizza oltre il 30% dei consumi fossili in Italia, di cui il 60% serve come materia prima per la chimica di base), dovrà essere sostenibile socialmente ed economicamente, pena il nostro progressivo impoverimento. Prezzi dell’energia troppo alti costringeranno molte delle nostre aziende aprodurre fuori dall’Europa, una concorrenza “sleale” verso le aziende europee e anche tra i Paesi europei stessi.

Il neo presidente ha aggiunto: Le Istituzioni devono aiutarci a rimuovere i blocchi burocratici, semplificando le norme e rendendo più efficienti le procedure autorizzative: un passaggio indispensabile per creare nuovi impianti al servizio della Transizione Ecologica sostenendo adeguatamente le sfide della trasformazione, con sempre maggiore sostenibilità dei processi e dei prodotti. … La politica non tiene in adeguato conto il rischio della bassa crescita, che avrà invece conseguenze molto negative, anche in termini sociali, riducendo la tolleranza, l’equità e la mobilità sociale. ... Alle imprese servono non solo bonus “col fiato corto”, ma politiche industriali serie e durevoli che ridiano fiducia sul futuro in particolare ai giovani ai quali, secondo Buzzella: “dobbiamo poter garantire maggiori opportunità di lavoro qualificato. … Mancano le figure professionali con competenze in ambito STEM, indispensabili per le imprese e per la crescita di un Paese che vuole realizzare trasformazioni tecnologiche che, come Industria 5.0, transizione digitale ed energetica e intelligenza artificiale, necessitano di scienziati e di tecnici. … Periti chimici e laureati in discipline chimiche sono il motore delle nostre imprese e sono molto ricercati; basti pensare che, a tre anni dalla laurea, lavora il 96% dei chimici, il 97% degli ingegneri chimici e l’83% dei diplomati ITS trova un impiego il giorno del diploma.

Risorse garantite da un Sistema di relazioni industriali, come quello chimico, considerato all’avanguardia e strumento per supportare competitività, buona occupazione e sviluppo sostenibile.

Il neo presidente di Federchimica ha concluso: Per noi la migliore politica industriale, oggi e in futuro, è quella che pensa al capitale umano. … A pochi mesi dalle elezioni UE voglio ricordare che la chimica è il terzo settore industriale europeo, con una storia di innovazione e scoperte che risalgono a secoli fa. .. L'Europa è stata il luogo in cui sono nate molte delle principali scoperte e invenzioni che hanno plasmato l'Industria chimica moderna: il supporto della nostra Industria è imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi della Commissione europea. Perché in Europa come ovunque, vivere senza chimica è impossibile.

Ricordiamo che Francesco Buzzella, 55 anni, laureato in Economia e Commercio, è comproprietario e componente il Consiglio di amministrazione di C.O.I.M., gruppo multinazionale, fondato nel 1962, che conta 20 siti in 4 differenti continenti, di cui 10 produttivi. Francesco Buzzella è anche contitolare e Amministratore Delegato di Green Oleo. Dal 2017 al 2021 Francesco Buzzella è stato Presidente dell’Associazione degli Industriali della Provincia di Cremona; dal 2021 è Presidente di Confindustria Lombardia; in Federchimica è componente del Consiglio di Presidenza dal 2017; è, anche, componente il Consiglio Generale di Confindustria.