Pianca & Partners: spazio ai giovani talenti con il format "Emerging Lines"

17/09/2021


Dal 4 al 10 settembre, nelle vetrine di Pianca & Partners, in Via Porta Tenaglia (lo showroom di 900 mq progettato da Calvi Brambilla), abbiamo potuto ammirare le opere di Giuseppe Arezzi, Maddalena Selvini e Flatwig Studio, che sono stati i protagonisti del format “Emerging lines” (la foto è di Andrea Martiradonna).

Tale format è stato ideato dalla piattaforma Pianca & Partners dedicata al mondo del contract, composta di PMI, eccellenze nei rispettivi settori. per promuovere i nuovi talenti degli studi italiani under 35 nell’ambito del progetto Ricerca, sperimentazione, tradizione e futuro.

Pensiamo sia giusto dare spazio anche a nuovi talenti in un momento centrale per il settore, come quello della Milano Design Week di settembre. - ha spiegato Aldo Pianca, presidente di Pianca e promotore di Pianca & Partners - Emerging lines è il segno della nostra fiducia in quella capacità progettuale che si spinge oltre la mera funzionalità, ma si nutre di ricerca, sperimentazione, domande.

Con le loro specificità (l’approccio antropologico di Giuseppe Arezzi, l’inclinazione multidisciplinare di Erica Agogliati e Francesca Avian, in arte Flatwig, l’esplorazione di Maddalena Selvini per una nuova idea di sostenibilità consapevole) i progettisti, i cui lavori sono stati accostati nelle vetrine con un allestimento curato da Calvi Brambilla, sono, così diventati, espressione delle sperimentazioni che definiscono il design contemporaneo.

Giuseppe Arezzi, da bravo artigiano, privilegia ciò che è dietro le cose e lo lascia emergere attraverso una cifra compositiva di estrema sintesi. Scarne ed esatte, le cose suggeriscono così un rapporto personale e di lunga durata.

La spontaneità, la verità, la purezza e la semplicità insieme al know how artigianale del mio territorio di provenienza mi stanno aiutando a costruire una simbologia autoctona e autentica molte volte sconosciuta nelle capitali del mondo. Il mio design vuole parlare di una cultura rurale e semplice, riletta in chiave contemporanea con un linguaggio globale e accessibile, lontano dal folklore siciliano che tutti quanti conoscono.

Giuseppe Arezzi ha realizzato la seduta MANICO, il cui nome deriva dai manici degli attrezzi di campagna ormai in disuso (struttura di frassino, due cuscini e cinturini in cuoio naturale) e la cassapanca TRAMOGGIA in lamiera di acciaio verniciato, che rivisita l’archetipo di legno, elemento imprescindibile degli arredi del passato. Non manca anche una comoda seduta, nelle versioni mono o doppia, utilizzabile in modo trasversale per interni ed esterni.

Il duo Flatwig Studio arriva diretto al dunque e per questo trasmette leggerezza e genera empatia. La ricerca per loro si confronta senza timore reverenziale con il passato che è fonte inesauribile per inedite interpretazioni costruttive, d’uso e di senso.

I lavori che presentiamo in occasione di Emerging lines raccontano molti dei valori alla base del nostro lavoro. In Ondula troviamo il tema del recupero di materiali di scarto reinterpretati in arredi. Il progetto Mama Punch parla invece del nostro amore nei confronti dell'art de la table, oggetti che raccontano storie e attivano scambi che creano convivialità.

Di Flatwig Studio abbiamo visto il set MAMA PUNCH, che, realizzato interamente a mano e composto da una serie di elementi in vetro borosilicato soffiato e da un vassoio in jesmonite (materiale a base di resine acriliche acquose, ottenuto per stampo da una miscela fatta a mano), che reinterpreta la tradizione inglese del punch, e gli arredi, portabiti e tavolino, ONDULA CLOTHES STAND ed ONDULA COFFEE TABLE, entrambi smontabili e disegnati utilizzando l’ondulina in verticale per sfruttarne le caratteristiche di stabilità.

Maddalena Selvini scava come un’archeologa inseguendo tracce poco battute nel terreno fertile delle emozioni e restituisce, attraverso il rapporto organico con la materia, prodotti di cui sentiamo ancora il bisogno.

In questa epoca sospesa ho potuto ritrovare il silenzio necessario per esplorare, con occhi, testa e mani, luoghi e materiali completamente nuovi, stringendo solidi rapporti di lavoro ed amicizia con realtà speciali come quella del “Feltrificio Biellese”, che mi ha regalato, oltre alla fiducia, il bene più prezioso di tutti: il tempo.

Di Maddalena Selvini segnaliamo la collezione di contenitori in vimini CHEST realizzata a partire da un pannello di legno precomposto flessibile, tagliato al laser, e FEEL FELT, che riscopre le antiche caratteristiche del feltro, in sinergia con le più moderne tecnologie di produzione (Questo progetto è sostenuto, nella ricerca e nella produzione, dal Feltrificio Biellese).

Info: www.piancaandpartners.it - www.giuseppearezzi.com - www.maddalenaselvini.com - www.flatwig.com.