Dal 1° luglio si può richiedere il Bonus Vacanze

27/06/2020


Dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, un solo componente per nucleo familiare (anche diverso da chi ha effettuato la richiesta) può fruire del Bonus Vacanze il cui importo massimo, per i nuclei familiari composti da più di due persone è di 500 euro, mentre, per i nuclei familiari composti da due persone, l’importo è ridotto a 300 euro e, per quelli composti da una sola persona, è ulteriormente ridotto a 150 euro.

Per poter utilizzare l’agevolazione, naturalmente, consigliamo di verificare, prima, se il fornitore del servizio turistico è disposto ad “accettare” il Bonus Vacanze.

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato le linee guida del Bonus Vacanze e precisato che lo stesso può essere fruito solo dalle famiglie con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità non superiore a 40.000 euro.

Il Bonus Vacanze, dunque, può essere utilizzato per pagare i servizi offerti, in un’unica soluzione, e solo in Italia, da una unica impresa turistica ricettiva, un agriturismo e/o un bed & breakfast. Le spese, chiarisce l’Agenzia delle Entrate debbono essere documentate con fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale, nei quali, però, deve essere indicato il codice fiscale di chi fruisce dell’agevolazione.

Il beneficio del Bonus Vacanze spetta per l’80% sotto forma di sconto sull’importo dovuto al fornitore del servizio turistico, che può, poi, essere recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile in compensazione attraverso il modello F24, il restante 20%, invece, può essere recuperato da chi ne ha usufruito, sotto forma di detrazione d’imposta, nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta 2020. L’eventuale parte della detrazione, che non trova capienza nell’imposta lorda, però, non può essere riportata a credito per gli anni d’imposta successivi, e non può neppure essere richiesta a rimborso.

Il Bonus Vacanze viene richiesto ed erogato solamente in modalità digitale: per ottenerlo, cioè, è necessario avere un’identità digitale (SPID o CIE) ed aver installato ed effettuato l’accesso all’applicazione per smartphone denominata IO, l’app dei servizi pubblici.