Huawei: investimenti e posti di lavoro in Italia

16/07/2019


Ieri, lunedì 15 luglio, a Milano, in occasione della presentazione della mostra “Leonardo mai visto” dedicata a Leonardo Da Vinci, in corso al Castello Sforzesco fino al 12 gennaio 2020 e sponsorizzata da Huawei, Thomas Miao, Ceo di Huawei in Italia, ha annunciato che, secondo il piano aziendale 2019- 2021, l’azienda di Shenzhen investirà circa 2,75 miliardi di euro miliardi di euro in Italia nei prossimi tre anni (di cui oltre 1,2 miliardi per marketing ed operazioni, 52 milioni per la ricerca e lo sviluppo e circa 1,9 miliardi per gli approvvigionamenti diretti di forniture) e creerà 3mila posti di lavoro (di cui mille diretti e 2mila indiretti nell’indotto).

Nel corso della conferenza è stato affrontato anche il problema dei tagli della produzione su scala mondiale e negli Stati Uniti: secondo quanto scritto dal Wall Street Journal, l’azienda, cioè, avrebbe deciso di licenziare centinaia di dipendenti di una sua sussidiaria dedicata a ricerca e sviluppo, a seguito delle limitazioni commerciali e delle critiche giunte da Washington nei confronti delle società cinesi.

Attualmente, visto quanto avvenuto al G20 di Osaka, infatti, non è chiaro se Huawei debba restare nella lista nera delle 70 aziende considerate potenziali nemiche degli Stati Uniti.

Nel corso della conferenza stampa milanese Thomas Miao ha anche confermato che l’azienda proseguirà con la sua strategia, che prevede, anche, lo sviluppo di un sistema operativo per smartphone, alternativo ad Android.

Il progetto dell’azienda vede Italia e Cina "sempre più vicini". - ha detto Thomas Miao - Sono due Paesi, che, da un punto di vista economico, sono allineati: l’Italia ha bisogno della Cina e la Cina dell’Italia. Da un punto di vista commerciale - ha aggiunto - sono molto ottimista, i due Paesi d’ora in poi saranno sempre più vicini.

Nel corso della conferenza stampa è stato anche annunciato che, da settembre sarà operativo il Microelectronics Innovation Lab, sotto la guida del professor Rinaldo Castello, e realizzato in partnership tra il Centro di Ricerca di Milano, diretto da Renato Lombardi, e l'Università di Pavia, con un investimento da parte di Huawei di 1,7 milioni di dollari per la ricerca congiunta nell'ambito della microelettronica e delle tecnologie ad altra frequenza.