Milano, Palazzo Lombardia: G7 SIDE Event

06/11/2017


Sabato 4 novembre 2017, a Milano, al 39mo piano di Palazzo Lombardia, Piazza Città di Lombardia, si è svolto il G7 Side Event, che ha affrontato il tema Innovazione e ricerca per l’invecchiamento attivo - Nuove domande per la ricerca e nuove risposte dall’innovazione, ed è stato organizzato dalla Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta, che, con questo evento scientifico, inizia a celebrare i 100 anni della sua storia, che vedrà realizzate varie iniziative lungo tutto il 2018. (Nella foto: Luca Del Gobbo, assessore Innovazione di Regione Lombardia, Leonardi Matilde, responsabile G7 Side Event del Besta, Alberto Guglielmo, Presidente della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta, Giulio Gallera, Assessore Welfare di Regione Lombadia)

Il mondo sta invecchiando rapidamente: secondo i dati delle Nazioni Unite, nel 2015 circa il 13% della popolazione aveva 60 anni e oltre; nel 2020 è previsto che questa percentuale raddoppi. In Europa, in particolare, si prevede che l’indice di dipendenza, cioè il rapporto tra la popolazione anziana e quella in età lavorativa passi tra il 2015 e i 2030 da 28,8 a 39,1. In Italia, infine, si prevede che l’indice passerà, nello stesso periodo, da 33,7 a 44,3, confermandosi tra i più elevati d’Europa. L’Italia, con il Giappone, ha il dato di maggiore allungamento della vita della popolazione.

In Lombardia - ha detto Giulio Gallera - abbiamo un indice di vecchiaia, cioè il rapporto tra soggetti con età maggiore di 65 anni e soggetti con età inferiore ai 15 anni, pari al 140% che salirà al 200% nel 2030. È per questo che abbiamo messo in campo una coraggiosa riforma del sistema sociosanitario lombardo che mette al centro la presa in carico del paziente cronico. Un percorso partito dalle sperimentazioni avviate negli anni scorsi col progetto CReG (Chronic Related Groups), grazie al quale Regione Lombardia è stata riconosciuta nel dicembre 2016 dalla Commissione Europea quale ‘Reference Site 3-Stars’ Europeo sui temi dell’invecchiamento attivo e sano nell’ambito del progetto europeo (EIP-AHA).

Il G7 Side Event ha fornito elementi e dati utili per poter individuare nuove strategie adeguate per affrontare, grazie alla ricerca ed alla innovazione, una delle sfide a lungo termine più importanti per la salute che è quella di garantire un invecchiamento sano alle popolazioni. Gli esperti presenti hanno preso in considerazione la questione dell'healthy Ageing, già discussa durante il G7 in Giappone l'anno scorso ed hanno approfondito il ruolo che la ricerca gioca in questo ambito presentando dati concreti di progetti di ricerca già attuati e best practices.

In molti progetti, quali Idagit, Courage, Athlos - ha detto la dott.ssa Matilde Leonardi - il nostro Ente è coinvolto: da sempre collaboriamo e gestiamo network europei ed internazionali su patologie croniche e anche rare neurologiche. Lo scopo di questo incontro è stato dunque supportare i Ministri della Salute dei G7 che si riuniscono a Milano, nell’individuare le sfide più importanti e le domande chiave cui rispondere e per trovare una condivisione sui diversi temi che la società internazionale sta fronteggiando. Servono più investimenti per la ricerca. Avere risorse sufficienti per progetti strategici e mirati relativi all’allungamento della vita soprattutto delle persone fragili, quali anziani, disabili, pazienti con patologie rare e/o croniche è fondamentale. - ha proseguito Matilde Leonardi - Come Istituto di Ricerca e Cura ci occupiamo della vasta patologia neurologica dell’età infantile ed adulta, del cervello, che è uno degli organi più importanti e il declino cognitivo impatta molto a livello sociale.

Il progetto Athlos, in cui è coinvolto il BESTA, è un progetto finanziato dalla Commissione Europea ed ha l'ambizione di creare un set di variabili di rilievo, utilizzate nei principali studi di popolazione sull'ageing, e definire pertanto un dataset aggregato che comprenda tutti i soggetti che hanno preso parte - a partire dagli anni '90 - ai diversi studi nel mondo. I partecipanti a tutti gli studi coinvolti in Athlos sono oltre 700.000 e si ritiene che i dati utilizzabili per le analisi, riferiti ai casi con tutte le variabili disponibili, possa variare fra 350 e 400.000 casi: ciò rende, di fatto, Athlos il più grande studio sull'ageing delle popolazioni mai effettuato. Attualmente i ricercatori stanno lavorando all'armonizzazione delle variabili ed i dataset saranno disponibili nella primavera del 2018 per il completamento delle analisi.

Siamo la prima Regione italiana per investimenti in ricerca e innovazione pari al 2,4% del PIL, con 7,2 miliardi stanziati dalle imprese e 1,4 miliardi da istituzioni pubbliche, Università e organismi no profit. - ha detto Luca Del Gobbo - In questa direzione procede, senza sosta, l'importante lavoro dell'IRCCS Carlo Besta, eccellenza a livello internazionale.

Il progetto Courage in Europe, seguito dall’Istituto Besta, è stato finanziato dalla Commissione Europea con l'intento di fornire una modalità innovativa per valutare in che modo alcuni fattori contestuali modificabili- ovvero l'ambiente fisico costruito e le reti sociali - impattino sulla salute, sulla disabilità o sulla qualità di vita, in aggiunta ad altre caratteristiche note. Nel corso del progetto sono stati valutati 10.800 adulti in Spagna, Finlandia e Polonia e sono stati definiti degli strumenti innovativi di analisi: il Courage Built Environment Self-Reported questionnaire (CBE-SR), il Courage Built Environment Outdoor Checklist (CBE-OUT), il Courage Social Network Index (SNI), ed una nuova versione del questionario Whoqol dell'OMS specificamente tarata sulle persone di età superiore a 50 anni, il Whoqol-Age. Il progetto è terminato nel 2012 e, fino ad ora, ha portato alla pubblicazione di più di 25 pubblicazioni.

Il progetto Idagit, gestito e coordinato dal team della dott.ssa Leonardi del Besta, costituisce l'implementazione di Courage in Europe sul territorio italiano. Si tratta di un progetto finanziato dal Ministero della Salute che si concluderà nel mese di novembre 2017. I dati sono raccolti sulla medesima popolazione di Courage in tre regioni italiane rappresentative di Nord, Centro e Sud del paese: Veneto, Marche e Puglia, e saranno analizzati nei prossimi mesi.

Il progetto europeo Pathways (PArticipation To Healthy Workplaces And inclusive Strategies in the Work Sector), invece, punta allo sviluppo di approcci innovativi per promuovere l’inserimento e il reinserimento lavorativo delle persone con malattie croniche e migliorare la loro occupabilità. Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento del numero di persone affette da malattie croniche e mentali è indispensabile che siano elargiti fondi per progetti di ricerca strategici per le neuroscienze e che siano potenziati i network multidisciplinari.