Ipotiroidismo: studi italiani possono cambiare il risveglio di milioni di ipotiroidei

26/02/2016


Martedì 23 febbraio 2016, presso il Circolo della Stampa di Milano sono stati presentati tre studi italiani che possono cambiare le abitudini di 4 milioni di ipotiroidei, che la mattina hanno un risveglio macchinoso per assumere correttamente la levotiroxina, il farmaco di riferimento che viene assunto quando la tiroide non produce in quantità sufficiente questa sostanza o quando la ghiandola è stata asportata.

I risultati dello studio italiano TICO pubblicato recentemente su Thyroid - ha affermato Carlo Cappelli, endocrinologo, responsabile Ambulatori della Tiroide-Endocrinologia-2° Medicina, Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, ASST degli Spedali Civili di Brescia e firmatario della ricerca - dimostrano che la levotiroxina nella forma liquida può essere assunta contemporaneamente alla colazione, e messa anche direttamente nella spremuta, nel cappuccino o nel caffè, non influenzando l’efficacia del farmaco. Un sostanziale superamento del problema dell’aderenza ad una terapia che prevede, con la tradizionale compressa, un’attesa di almeno 30 minuti tra l’assunzione della levotiroxina e la prima colazione.

Lo studio clinico randomizzato, cross-over, condotto in doppio cieco e controllato con placebo, ha arruolato 77 pazienti (64 donne e 13 uomini) ipotiroidei mai trattati farmacologicamente che hanno assunto per 6 settimane la soluzione liquida di levotiroxina o il placebo 30 minuti prima della colazione o al momento della colazione. Dopo il trattamento, i pazienti dei due gruppi hanno raggiunto uno stato eutiroideo e non è stata osservata alcuna differenza significativa per quanto riguarda le concentrazioni di TSH, FT4 e FT3, i parametri ematici di controllo della tiroide.

Un altro studio condotto dal mio team e pubblicato su Endocrine - ha continuato Efisio Puxeddu, Professore Associato, Dipartimento di Medicina, Università degli Studi di Perugia - conferma che la formulazione liquida di levotiroxina è in grado di superare le restrizioni di assunzione proprie della formulazione in compresse.

Lo studio ha dimostrato la pari efficacia terapeutica, attraverso la misurazione della concentrazione di TSH, tra la somministrazione della levotiroxina liquida durante la colazione o 10 minuti prima di colazione.

L’annullamento dei tempi di attesa tra l’assunzione del farmaco e la prima colazione - ha detto Enrico Papini, Responsabile Scientifico AME, Associazione Medici Endocrinologi e Direttore UOC Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Ospedale Regina Apostolorum, Albano Laziale - è un elemento veramente essenziale per migliorare l’aderenza del paziente alla terapia, dalla quale in molti casi dipende la risposta clinica.

Al prossimo congresso dell’Endocrine Society saranno presentati i risultati dello studio, condotto in tre centri di riferimento per la tiroide su 101 pazienti ipotiroidei: il passaggio dalla tradizionale terapia in compresse alla formulazione liquida al momento della colazione si è associato ad un miglioramento della qualità di vita nella maggioranza (66%) dei casi. I valori medi di TSH e i principali parametri metabolici non hanno mostrato modificazioni significative.

La formulazione liquida della levotiroxina, quindi, migliora il profilo farmacocinetico dell’ormone, ne rende meno influenzabile e più stabile l’assorbimento, assicurandolo in tempi rapidi.

I risultati dei tre studi potrebbero anche mettere d’accordo endocrinologi e pazienti che, come rileva un’indagine DoxaPharma, che ha intervistato pazienti, medici di medicina generale e endocrinologi, mette in evidenza come l’elemento critico della terapia dell’ipotiroidismo sia proprio l’imposizione di quella pausa tra l’assunzione della compressa di levotiroxina e la colazione, che anticipa il risveglio e rallenta l’inizio della giornata: il 68% degli endocrinologi e il 43% dei medici di famiglia, infatti, riceve segnalazioni da parte dei pazienti sull’insofferenza di questa modalità di assunzione.