Padova, Auditorium Pollini: Bach allievo di Vivaldi

24 ottobre 2014


Domenica 26 ottobre 2014, ore 11, a Padova all’Auditorium Pollini, nell’ambito della terza manifestazione de I CONCERTI DELLA DOMENICA, sarà proposta la pubblico la prima parte dell’Esecuzione Integrale della più popolare serie di concerti strumentali di Johann Sebastian Bach: i famosissimi CONCERTI BRANDENBURGHESI -”

Realizzato da I SOLISTI VENETI in collaborazione con il Comune di Padova - Assessorato alla Cultura e Turismo, il ciclo musicale domenicale che ogni anno impreziosisce l’autunno padovano presenterà quest’anno 2014 non solo l’esecuzione integrale di un’opera vivaldiana, ma anche l’intera serie dei Sei Concerti Brandenburghesi di Bach, suddivisi in due programmi il primo dei quali - domenica 26 ottobre appunto - prevede l’esecuzione dei concerti numero 1 in fa maggiore, numero 6 in si bemolle maggiore e numero 2 nuovamente in fa maggiore.

Composti da Johann Sebastian Bach durante gli anni trascorsi alla corte di Köthen i Concerti Brandenburghesi furono dedicati dall’Autore al Margravio Christian Ludwig di Brandeburgo il 24 marzo 1721. Questo spiega la loro attuale denominazione, che tuttavia fu introdotta non da Bach ma da Philipp Spitta, primo biografo di Bach e primo catalogatore, nel 1879, delle sue opere, Bach infatti li denominò solamente “Concerti per più strumenti” (anzi lui lo scrisse in francese: Concerts avec plusieurs instruments). Invero questi sei concerti di Bach, a differenza di altre sue opere unitarie, quasi sempre destinate al medesimo organico, presentano ciascuno un organico strumentale diverso, confermando una volta di più la mirabile fantasia creativa del grande Compositore. La storia a volte riserva sorprese e nel caso dei Concerti Brandenburghesi stupisce scoprire che con tutta probabilità a Köthen essi non furono mai eseguiti, un po’ perché l’organico strumentale della Cappella Musicale di Corte era piuttosto piccolo, ma molto più probabilmente perché la scrittura strumentale di questi concerti presenta eccezionali difficoltà esecutive. Tale sapiente e raffinata complessità musicale - che come sempre in Bach sfocia infine in una bellezza artistica di superiore livello - ben si osserva nei tre concerti che verranno eseguiti la mattina del 26 ottobre: il numero 1, per due corni, tre oboi, fagotto e archi più un violino solista (Bach indica “violino piccolo”, con tutta probabilità uno di quei violinetti quasi tascabili che i maestri di danza portavano tradizionalmente con sé, le cosiddette pochettes); il numero 2 per tromba, flauto, oboe, violino (violino ordinario, stavolta!) e archi ed il numero 6 per due viole da braccio, due viole da gamba (ma i violoncelli vanno benissimo!) e archi. Un organico strumentale curioso, quest’ultimo che evoca sonorità assai diverse da quelle che comunemente ci si attende da un insieme di archi e pur tuttavia non così inconsueto nella storia della musica: l’ensemble di viole da braccio e da gamba era infatti comune in Francia e soprattutto in Inghilterra e assai apprezzato dai compositori barocchi per il suo caratteristico colore timbrico. Anche Vivaldi, nelle sue opere, nei suoi (pochi rimasti!) oratori e talvolta anche nei suoi concerti strumentali, volendo evocare atmosfere particolari, ricorreva ad un simile organico strumentale e lo chiamava concerto di viole all’inglese. Sarà proprio questo un altro degli aspetti che Bach imparò da Vivaldi?

L’esecuzione integrale dei Sei Concerti Brandenburghesi sarà completata nel concerto di domenica 23 novembre 2014 con l’esecuzione dei Concerti 3, 4 e 5.

Info: biglietti: a Padova presso Gabbia (via Dante 8 - tel. 0498751166), Coin Ticket Store (Via Altinate 16/8, 3° piano - tel. 049 8364084) e presso l’ente “I SOLISTI VENETI” (Piazzale Pontecorvo, 4/a - tel. 049666128).