Trieste, Galleria Rettori Tribbio: mostra di Gabriella Dipietro

13 giugno 2014


Domani sabato 14 giugno, alle 18.30, alla Galleria Rettori Tribbio di Trieste (piazza Vecchia 6) sarà inaugurata “Gratia plena”, raffinata e intensa rassegna dedicata dalla pittrice Gabriella Dipietro al tema della donna, che sa interpretare con poetico sentire, grande aderenza, originalità e abile gesto pittorico.

La mostra, curata e presentata dall’arch. Marianna Accerboni, propone fino al 27 giugno una ventina di oli dipinti tra il 2010 e il 2014 e sarà introdotta alla vernice dal coro femminile “Auricorale VivaVoce” .

Gratia plena s’intitola questa prima personale della pittrice Gabriella Dipietro: raffinata e intensa rassegna dedicata al tema della donna, che - scrive Marianna Accerboni - l’artista sa interpretare con poetico sentire, grande aderenza, originalità e abile gesto pittorico. Sottesa tra passato e contemporaneità, la sua arte si snoda con eleganza e talento secondo i parametri di un gusto figurativo dall’accezione simbolica di grande suggestione e sincera partecipazione ai momenti più intensi, fortunati o meno lieti, della vita al femminile, di cui sa interpretare con felici intuizioni compositive e interessanti predilezioni cromatiche i diversi stati d’animo. In alcune opere il riuscito rapporto tra antico e moderno, che rappresenta uno dei Leitmotiv della sua pittura, si esplica attraverso il felice connubio tra pittura e fotografia, scelta espressiva del tutto contemporanea che la Dipietro sa compiere con grande delicatezza: filo conduttore quest’ultimo, assieme a un’intensa sensibilità cromatica, che pervade tutta la sua opera. In altri lavori, il messaggio, attento al mondo femminile spesso colpito dalla violenza di genere, si esplica attraverso più opere collegate insieme sì da formare un piccolo ciclo pittorico. I colori sono caldi, accesi, intensi, verrebbe da dire come il suo cuore, che s’intuisce profondamente partecipe delle vicende della vita umana: non sono colori nordici, ma scelte tonali vicine alla dolcezza e all’umanità di Antonello da Messina, massimo esponente della pittura siciliana del XV secolo e antesignano della morbidezza della pittura veneta. - prosegue l’Accerboni - Precisa e nel contempo fantasiosa, Gabriella Dipietro ha inoltre creato per questa rassegna un allestimento caldo e particolare, arricchito da alcuni mobili d’antiquariato e da oggetti sintonici rispetto ai dipinti, sicchè la mostra ci appare come una sorta d’installazione totale: un’artista - conclude Accerboni - che certamente non mancherà d’incantarci ancora con racconti figurati allusivi e vellutati, sospesi fra la coscienza di genere narrata attraverso il senso della bellezza, un personale e interessante simbolismo e la magia di una pittura felicemente sostenuta da tecnica notevole e da una forte coscienza della condizione femminile.

Gabriella Dipietro (Gorizia 1965), di padre siciliano e madre goriziana, vive e opera a Trieste. Inizia a dipingere a 12 anni grazie all’incontro con il pittore acquerellista Lido D’Ambrosi, di cui frequenta per una decina d’anni il corso di pittura a olio, acquerello, scultura e nudo. Prosegue sotto la guida degli artisti Guido Porro (Scuola Libera di Figura del Museo Revoltella), Claudio Cosmini (Scuola del Vedere Trieste), Paolo Cervi Kervischer e, dal 2009, con il pittore Livio Možina grazie al quale approfondisce l’interpretazione della figura femminile.

Info: Galleria Rettori Tribbio 2 · Piazza Vecchia 6, · Trieste - dal 14 al 27 giugno 2014.