Nuove norme sulle vendite online senza frontiere in Europa

Netcomm ed Ecommerce Europe: nuovo Regolamento sul Geoblocking

  Nuove Tecnologie  

E' stato compiuto un nuovo passo in direzione di un'Europa del digital sempre più unita.

Dallo scorso 3 dicembre, infatti, è operativo il Regolamento sul Geoblocking (Reg. EU/2018/302), che detta le nuove regole in materia di vendite online, in grado, sicuramente, di facilitare il commercio elettronico cross-border attraverso la rimozione dei blocchi geografici ingiustificati. Il regolamento modifica i regolamenti (CE) n. 2006/2004 e (UE) 2017/2394 e la direttiva 2009/22/CE. Entro due anni dall’entrata in vigore delle nuove norme, poi, la Commissione effettuerà una prima valutazione del loro impatto sul mercato interno.

Il nuovo provvedimento, dunque, introduce misure volte che impediscono i blocchi geografici e le altre forme di discriminazione basate sulla nazionalità, il luogo di residenza o di stabilimento nell’ambito del mercato europeo.

Dallo scorso 3 dicembre, lo ribadiamo, consumatori e imprese possono accedere ai siti web esteri ed effettuare acquisti in tutti i Paesi dell’Unione Europea senza subire alcuna ingiustificata discriminazione fondata sulla nazionalità venendo, ad esempio, bloccati o reindirizzati ai relativi siti nazionali.

Il nuovo regolamento è applicabile sia alle vendite online sia a quelle offline di beni e servizi e sarà applicabile sia alle vendite verso i consumatori (B2C) sia a quelle verso le imprese (B2B).

Siti, app ed interfacce, dunque, ora non possono più bloccare l’accesso degli utenti sulla base dell’indirizzo IP o di altri fattori connessi alla nazionalità o alla posizione geografica dell’utente (come, ad esempio, l’indirizzo, il codice postale o le coordinate GPS).

L’accesso potrà essere negato da parte dell’azienda solo se previsto da specifiche leggi nazionali o altre ragioni obiettive (come, ad esempio, i costi extra che possono derivare da consegne o l’applicazione di regole previste all’estero), ma occorrerà, comunque, darne spiegazione.

Quindi, non è più consentito l’automatico reindirizzamento dell’utente ad altro sito senza il suo espresso consenso. In caso di eventuale reindirizzamento, privo di consenso, il sito dovrà prevedere la possibilità di ritornare facilmente al sito originariamente richiesto dall’utente.

Il testo è stato promulgato lo scorso febbraio dopo un lungo iter durante il quale Netcomm, in collaborazione con Ecommerce Europe, ha contribuito al dibattito presentando le proprie osservazioni e contribuendo alla stesura di un testo che fosse il più possibile bilanciato e che favorisse il commercio crossborder. - ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente Netcomm - Si tratta di un importante provvedimento che contribuisce alla realizzazione del Mercato Unico Digitale e che permetterà di supportare lo sviluppo del commercio elettronico transfrontaliero abbattendo blocchi geografici ingiustificati, posti in essere da alcuni fornitori di beni e servizi, che possono dare luogo a pratiche commerciali discriminatorie.

Il nuovo regolamento rientra nel programma di riforme e di aggiornamento della normativa voluto dalle istituzioni europee per la creazione del “Digital Single Market”, il Mercato Unico Digitale europeo, privo di barriere e con regole armonizzate tra tutti i Paesi dell’Unione.

Info: www.eur-lex.europa.eu

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