Martedì 28 ottobre, Milano ha festeggiato il centenario dello storico palazzo Liberty affacciato su Viale Piave

Sheraton Diana Majestic: grande festa per i cento anni

  In viaggio tra gusto e cultura  

Nell’occasione le sale dell’albergo si sono trasformate per far rivivere alcuni dei momenti più significativi attraversati nel secolo di vita. La coreografia ha abbracciato tutte le epoche, dalla Belle Epoque agli anni del jazz, dal sound anni ´70-´80 a oggi, che hanno contribuito a renderlo uno degli alberghi più celebri e ricchi della storia di Milano. Parte del giardino esterno ha ricordato i primi anni del ‘900, che videro la nascita del Kursaal Diana, centro di svago e spettacoli secondo la moda parigina dell’epoca, mentre il nuovissimo ristorante hat>diana ha accompagnato gli ospiti verso gli anni ’20 e ’30 in cui si cantava dal vivo e si ballava a ritmo di jazz. Le intense atmosfere della disco music anni ’70 e degli anni della moda sono rivissuti nella Black Label Room grazie a un DJ che ha proposto le musiche simbolo di quegli anni e a un set fotografico e un guardaroba d’epoca da cui gli invitati hanno potuto attingere accessori e fari fotografare. Al termine del viaggio una galleria fotografica allestita nel garden lounge esterno ha permesso di capire ancor meglio l’evoluzione cui è andato incontro l’albergo nei suoi cento anni di storia.

Per raccontare ai nostri lettori la storia del Diana bisogna risalire al 1842 quando, vicino a Porta Orientale, oggi denominata Porta Venezia, viene inaugurata la prima piscina pubblica d´Italia, il Kursaal Diana (Bagno di Diana), lunga 100 metri e larga 25, con attorno 120 camerini, docce, salone per le feste, sale da biliardo, ristorante, caffè e giardino. L´accesso, però, era consentito solo alle famiglie milanesi di un certo rango, le signore potevano accedere al bagno solo di mattina, era vietato tenere un tono di voce superiore a quello di buon senso. Nel 1877, poi, venne asfaltato un quadrato di terra e direttamente dall´Inghilterra i proprietari dello stabilimento importarono un buon numero di pattini. Nel 1908, quando nasce, l´hotel va a occupare la zona del Bagno di Diana: da subito il Diana Majestic risulta un complesso d´avanguardia, oltre alle stanze, ci sono anche il ristorante, il teatro con camerini per gli artisti, lo sferisterio per il gioco della pelota. Tutto ruota attorno alla grande piscina che poi sarà coperta e sostituita con giardini e parco giochi. Nel 1920 l´hotel accoglie la meglio borghesia industriale che partecipa alla Fiera Campionaria. Il 23 marzo 1921 nel suo teatro esplode tra il pubblico una valigia piena di dinamite: 21 morti, compresa una bambina, 80 feriti ed illeso il vero obiettivo dell’attentato anarchico, il questore Giuseppe Guasti, che sedeva nell’attiguo ristorante con l´attrice Dina Galli. Qualche anno dopo, nel 1928, la parte dedicata al teatro fu riconvertita nel più moderno Cinema Diana, definitivamente chiuso nel 1989. Sempre al Diana, negli anni ´50, su iniziativa del giornalista Orio Vergani, nasce l’Accademia Italiana della Cucina. Chiuso negli anni ´70, il Diana Majestic viene comprato nel 1994 dalla catena Sheraton, una delle società leader nel mondo del settore alberghiero con oltre 900 alberghi in più di 100 Paesi. L’hotel è stato profondamente ristrutturato e reso ancora più funzionale nel ´98, mantenendo intatte la facciata liberty e l’impostazione architettonica del passato.

Ci preparereste due spaghetti?, chiedeva puntualmente tre minuti prima che il ristorante chiudesse, il regista Luchino Visconti accompagnato da una corte di amici. Il maitre acconsentiva con un sorriso, sicuro che i moccoli in puro dialetto milanese tirati dalla cucina, non avrebbero mai superato il solido spessore delle pareti. Al Diana Majestic, hotel-crocevia della storia milanese, ne è davvero passata tanta di bella gente: Ermete Novelli, Leopoldo Fregoli, colonne nella storia del teatro, e la grande ballerina russa Anna Pavlova, che ha ispirato il celebre omonimo dolce a base di meringa, frutta, panna e crema pasticcera, Gabriele D´Annunzio e tanti altri celebri personaggi, italiani e stranieri.

Nel cuore della città, lo Sheraton Diana Majestic Milano offre il massimo comfort familiare e continua ad essere il punto di riferimento per l’aperitivo serale dell’h club >diana, il raffinato bar-foyer racchiuso nel cuore dello storico hotel, che affacciato sul magnifico giardino privato, propone, di anno in anno, nuovi allestimenti confermandosi un vero e proprio concentrato di design, di ricerca di stili, di creatività in continua evoluzione, all’altezza della fama che da sempre accompagna il fascino di un albergo centenario.

La storia è ospite fisso delle 107 camere e suite, tutte meravigliosamente decorate con arredi antichi originali e fornite di comfort moderni quali l’accesso wi-fi a internet. Ogni camera è arredata in modo unico nel classico stile imperiale con colori tenui. Molte camere e suite dispongono di ampi bagni in marmo e di balconi o terrazze privati con vista sul lussureggiante giardino privato, luogo perfetto per gustare una colazione all’aperto. La storica palazzina in stile liberty, con il suo ampio e incantevole giardino privato, unisce architettura tradizionale, tecnologia all’avanguardia e un’atmosfera giovane, moderna e alla moda. Tutte le camere dispongono del nuovo letto Sheraton Sweet Sleeper(SM) con un comodo materasso, calde coperte, un piumino avvolgente e fresche lenzuola. Quando vi addormenterete nel letto Sweet Sleeper, troverete difficile distinguere il sogno dalla realtà. Quattro sale, dotate di attrezzature ad alta tecnologia, sono disponibili per riunioni, eventi, cocktail, sfilate di moda, set fotografici. In primavera ed estate sono disponibili anche i gradevoli spazi all’aperto, all’ombra di profumati alberi centenari, nel giardino privato, sempre aggiornato sulle più recenti tendenze del design. Per rilassarsi poi c’è la completa attrezzatura da fitness disponibile nella palestra Artemys, è possibile fare jogging nel percorso situato nel parco vicino all’hotel oppure giocate a golf nel vicino campo a 18 buche. Il ristorante è in grado di soddisfare i gusti più raffinati con una interpretazione più leggera della cucina tradizionale mediterranea e milanese.

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