Segnaliamo i principali eventi della Spagna nel corso del 2024

Spagna: eventi del 2024

  In viaggio tra gusto e cultura  

In queste pagine segnaliamo alcuni dei principali eventi della Spagna nel 2024: anniversari, novità, spunti.

Tutta una serie di idee e di ispirazioni per visitarla perché … la Spagna è sempre una buona idea!

ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI

Il centenerio di Eduardo Chillida Juantegu

Cent’anni fa, il 10 gennaio 1924, nasceva a San Sebastián Eduardo Chillida Juantegui, uno dei grandi artisti spagnoli del XX secolo, scultore acclamato in tutto il mondo. La commemorazione, promossa dalla Fundación Eduardo Chillida - Pilar Belzunce di Hernani, nei Paesi Baschi, è l’occasione per omaggiare l’artista e approfondire il suo contributo alla storia dell’arte contemporanea. Il programma delle celebrazioni riunisce arte, musica, incontri, spettacoli e dibattiti. Le sue opere sono presenti in decine di musei e istituzioni pubbliche e private di tutto il mundo, con esposizioni retrospettive celebrate ovunque, da Huston a Berlino, da Madrid a Caracas, da Londra a Palermo. Le sue monumentali sculture si possono ammirare davanti al mare di San Sebastián o in città come Washington, Madrid o Palma di Maiorca. Delle sue opere hanno scritto architetti come Juan Daniel Fullaondo, critici come Peter Selz o James Johnson Sweeney, filosofi come Martín Heidegger e Emil Cioran, o poeti como Octavio Paz. Profondamente legato alla sua terra d’origine, le sue opere sono in connessione con la musica, l’architettura e la poesia in un contesto armonioso che non pone limiti allo spirito, partendo proprio dall’anima della materia. Tante le mostre già in programmazione alla Fondazione di Hernani a pochi chilometri da San Sebastián, in provincia di Gipuzkoa, che si protrarranno fino alla fine del 2024 e altrettanto numerose le esposizioni nei principali musei in Spagna e all’estero.

Info: museochillidaleku.com.

I 150 anni di Antonio Palacios

A 150 anni dalla nascita di Antonio Palacios l’8 gennaio sarà l’occasione per celebrare - con diversi eventi in suo onore che ripercorreranno la sua carriera artistica e professionale - l’architetto e urbanista galiziano, cui si devono edifici emblematici di Madrid, come il Palacio de Cibeles e il Círculo de Bellas Artes. Palacios è l’architetto che maggiormente rappresenta la capitale: la sua impronta si è concretizzata soprattutto nella zona che va dalla Puerta del Sol a Plaza de Cibeles, pur essendo intervenuto anche nel quartiere di Salamanca e nella rete della Metropolitana. Tra i suoi capolavori il Palacio de Comunicaciones a Plaza de Cibeles: costruito in pietra, ferro e vetro, la sua facciata bianca è fotografata da tutti i turisti; ora è la sede del Municipio di Madrid e del CentroCentro, uno spazio pubblico aperto dedicato all'arte contemporanea. Il Círculo de Bellas Artes tra calle Alcalá e Gran Vía è uno spazio culturale dal 1926; Picasso vi dava lezioni di pittura e Valle-Inclán frequentava i suoi saloni; dalla terrazza con la Minerva in bronzo di Juan Luis Vassallo si ammira il panorama a 360 gradi di Madrid. L’Antiguo Hospital de Jornaleros in calle Maudes dal 1916 forniva assistenza gratuita ai lavoratori a giornata madrileni; oggi ospita la sede del Dipartimento dei Trasporti e delle Infrastrutture della Comunità di Madrid. Il Banco Español del Río de la Plata in calle Alcalá è noto come Edificio de las Cariátides, ed è una delle sue opere più spettacolari; oggi occupato dall'Instituto Cervantes, nasce come sede del Banco Español del Río de la Plata nel 1918; ha quattro immense cariatidi che fiancheggiano il suo portone e colonne ioniche sulla facciata, mentre all'interno spicca un'imponente cupola di vetro e una camera blindata che dal 2007 viene utilizzata per conservare i manoscritti dei più importanti scrittori del XX secolo. Il Banco Mercantil e Industrial in calle de Alcalá fu costruito tra il 1935 e il 1943; oggi ospita il Dipartimento della Cultura e del Turismo della Comunità di Madrid e al suo interno si trova la Sala Alcalá 31, in cui è possibile ammirare mostre temporanee di arte contemporanea. L’Antigua Casa Comercial Palazuelo in calle Mayor, datato 1920, è stato uno dei primi edifici commerciali di Madrid; si distingue per le colonne corinzie, tra cui si affacciano diversi punti panoramici in ferro e vetro; il suo interno dispone di un cortile centrale, con pavimento in marmo e mattonelle di vetro, presieduto da una scala imperiale e da una grande vetrata che lascia entrare la luce. Simile è l’Edificio Matesanz su Gran Vía, edificio commerciale che ospita negozi, uffici e studi professionali. Tante le abitazioni private realizzate da Palacios, dalle abitazioni del palazzo Palazuelo, in Calle de Alcalá al complesso residenziale della Glorieta de Quevedo, dalla palazzina dei conti di Bugallal in plaza de Cánovas del Castillo alla casa commissionata da Tomás Rodríguez in calle del Marqués de Villamejor. Palacios ha anche progettato le stazioni della metropolitana di Tirso de Molina e di Chamberí, ed è stato l'autore del logo a forma di rombo della Compañía del Ferrocarril Metropolitana; è l'autore dell’antico ascensore della Metro de Gran Vía con il padiglione originale, noto anche come Templete de la Red de San Luis, attivo tra 1920 e 1970. La stazione di Chamberí, insieme alla Nave de Motores, fa oggi parte del progetto museistico Andén Cero (Binario Zero), aperto al pubblico dal martedì alla domenica.

Info: www.esmadrid.com/madrid-antonio-palacios

Il centenario di Antoni Tapies i Puig

Barcellona 2024, l’anno di Tàpies “Tàpies vive. Vive Tàpies” è il tema delle celebrazioni per il centenario della nascita di Antoni Tàpies i Puig, che a Barcellona ruoteranno attorno a quattro importanti mostre. La Fondazione che porta il suo nome accoglie una permanente del pittore e scultore tra le pareti moderniste di Domènech i Montaner e una gigantesca scultura filiforme di Tàpies, che arredano il tetto dello storico edificio rivisto sotto la sua direzione. L’artista catalano è stato un importante esponente dell’avanguardia e dell’arte astratta del XX secolo, impegnato e poliedrico, con una grande passione per la filosofia orientale. A partire dalle influenze di Paul Klee e Joan Mirò, Tàpies, ultimo grande rappresentante dell'avanguardia pittorica e scultoria, ha saputo creare un linguaggio originale dalle coordinate dell’informalismo astratto, utilizzando la materia e le sue infinite possibilità come riferimento. Tutta la Barcellona dell’artista catalano si concentra nel quartiere dell’Eixample, dove ogni edificio racconta una storia e dove si trova la Fondazione, nata appunto per promuovere l’arte contemporanea. Il 13 dicembre 2023 si celebrano i 100 anni della nascita, ma l’omaggio al grande artista si svolgerà durante tutto il 2024. Quattro esposizioni e un’installazione luminosa di Antoni Arola sulla facciata della Fondazione introdurranno le commemorazioni. La mostra “Tàpies y la huella japonesa”, aperta fino a giugno 2024, si concentra sull’interesse del maestro catalano per gli insegnamenti del buddismo zen e la volontà di disgregare i valori e le convenzioni tradizionali. “A=A, B=B” è una mostra visitabile fino ad aprile 2024, che esaminerà il rapporto di Tàpies con la scienza e presenterà anche opere di giovani artisti come Lúa Coderch, Mariona Moncunill o Ian Waelder. In primavera verrà inaugurata un’esposizione dedicata al monaco buddista giapponese Sengai, che Tàpies stimava molto. La programmazione espositiva culminerà a luglio con la grande retrospettiva “Antoni Tàpies. La práctica del arte”, che arriverà da Madrid, dopo essere stata a Bruxelles, e che abbraccerà tutto il lavoro artistico di Tàpies, dal 1943 al 2011. Il 13 dicembre 2024 termineranno le celebrazioni con la proiezione del film del regista Albert Serra sull’aspetto ‘mistico materialista’ di Tàpies.

Info: www.fundaciotapies.org

I 10 anni dellla Vía de la Plata.

Dal 2014 ogni 18 settembre si celebra il giorno della “Vía de la Plata”, itinerario culturale e turistico che attraversa per quasi mille chilometri 4 comunità autonome: Andalusia, Estremadura, Castiglia e León e Asturie. Per i 10 anni dell’anniversario- #DíaDeLaRuta - sono previsti numerosi eventi: visite guidate in spazi archeologici e con la realtà aumentata, laboratori, passeggiate, trekking didattici, giochi, mostre, incontri e degustazioni. Sono tutte attività che permettono di conoscere meglio l’itinerario e che invitano ad addentrarsi nel ricco passato storico e artistico della Ruta e nelle città e province che attraversa tra acquedotti, teatri, templi, ponti, terme e anfiteatri, testimonianze romane in Spagna visibili lungo la strada. La data del 18 settembre celebra la nascita, nel 53 d.C. a pochi km da Siviglia, dell’imperatore Traiano, il primo in terra spagnola e a tracciare la via nell’Hispania romana. Questo lungo cammino, un tempo percorso dai pellegrini che si recavano a Santiago di Compostela, oggi è tra i più interessanti tragitti culturali d’Europa. Per migliorare l’esperienza di viaggio lungo il cammino la Rete di Cooperazione delle Città nella Ruta ha ideato alcuni servizi: un’app gratuita con il passaporto digitale della Vía de la Plata che permette, come quello cartaceo, di beneficiare di sconti e vantaggi; la nascita del Club de Producto Motorbike Friendly per chi viaggia in moto, mettendo a disposizione informazioni sulla strada e sui punti di interesse turistico, e un alto numero di ristoranti, alberghi, negozi e locali che aderiscono alla Ruta offrendo ospitalità, sconti e vantaggi. Tra le novità anche l’app per il cicloturista che necessita di informazioni e di indirizzi per le soste. La strada d’altronde è perfetta anche per chi viaggia in auto o in camper, perché sono tantissimi i luoghi dove fermarsi: città, resti archeologici, siti Unesco, chiese, castelli, parchi nazionali, riserve della biosfera e tante le deviazioni da prendere. La Ruta può essere suddivisa in tanti microviaggi e scoperte del territorio spagnolo.

Info: www.rutadelaplata.com

Il Sorolla Day

Tutta dedicata al pittore Joaquín Sorolla y Bastida, la giornata del 10 agosto celebra lo straordinario interprete della pittura en plein air valenciano tutto il quartiere di Chamberí, nel cuore di Madrid, parteciperà a una festa diffusa. Per omaggiare e approfondire la conoscenza del pittore della luce verranno aperti laboratori e atelier a tutte le famiglie con bambini, coinvolgendoli con giochi didattici. L’iniziativa è una delle attività del Museo Sorolla di Madrid.

Info: cultura.gob.es/msorolla/inicio.html

SOSTENIBILITÀ

La Spagna è tra le migliori destinazioni per i viaggiatori che hanno questa sensibilità: la prestigiosa guida Lonely Planet l’ha scelta al primo posto tra i Paesi per la sua sostenibilità. Tra le dieci migliori regioni nel mondo, Lonely Planet inserisce al quinto posto i Paesi Baschi. E nella categoria ‘sustainable’ viene citato anche l’itinerario “Camino portugués”, che da Lisbona porta a Santiago de Compostela, lungo 630 chilometri. Tre dunque le citazioni che la Spagna conquista nella nuova edizione Best in Travel 2024.

Posizioni di eccellenza che vengono da lontano, da un capillare lavoro effettuato nel Paese e riconosciuto dai turisti: secondo i dati elaborati da Turespaña il 38% dei viaggiatori che mettono al primo posto mete che privilegiano la sostenibilità scelgono la Spagna rispetto a altre destinazioni simili; il 75% di chi visita la Spagna rimane soddisfatto per la sostenibilità incontrata e il 97% si dichiara comunque soddisfatto per la destinazione scelta.

Valencia, capitale verde europea

Nell’anno in cui la Spagna si conferma tra le migliori destinazioni per i viaggiatori che scelgono la sostenibilità, Valencia ottiene per la prima volta il riconoscimento di ‘Capitale Verde Europea’, titolo assegnato dalla Commissione Europea, che riconosce gli sforzi delle città per migliorare l’ambiente e la qualità di vita dei propri cittadini e dei tanti turisti. Il premio considera fattori importanti i numerosi spazi verdi e le iniziative di mobilità sostenibile per girare e visitare la città. Il fatto che Valencia sia un centro verde lo si capisce appena arrivati: parchi, giardini, alberi ovunque, quasi cinque milioni di metri quadrati. I Giardini del Turia, impressionante percorso di 9 km di giardini, spazi sportivi e svago che attraversa la città proprio dove un tempo scorreva il fiume Turia; angoli nascosti per una passeggiata romantica come i giardini di Monforte, o nuovi spazi come il parco Centrale, con oltre 100mila metri quadrati di terreno. In periferia Valencia ospita anche due parchi naturali, facilmente accessibili con il trasporto pubblico o in bicicletta. Il parco naturale dell’Albufera, a soli 30 minuti dalla città, è un’oasi per le migliaia di uccelli che frequentano le zone umide ogni anno. È possibile esplorare i diversi ecosistemi in percorsi a piedi o in bicicletta, o rilassarsi con una passeggiata in barca, che terminerà, poi, davanti a una tradizionale paella valenciana tra le risaie, artefici della nascita di questo celebre piatto. Risalendo il corso del fiume Turia si entra nel parco naturale del Turia, più di 8mila ettari di bosco mediterraneo da esplorare a piedi, in bicicletta o a cavallo. Nei mesi più caldi, è il luogo perfetto per rifugiarsi all’ombra dei pini o fare un bagno in una delle piscine naturali. Intorno alla città è presente anche un’immensa Huerta, 120 km quadrati di frutteti e orti che riforniscono mercati e ristoranti per proposte gastronomiche a km 0. Tutti i prodotti sono freschi e si possono trovare nelle bancarelle del Mercato del Grao, il più antico di Valencia, da poco rinnovato, ma anche nei nuovi templi della gastronomia del centro, come il Mercado de la Imprenta o Mercader, nel quartiere di Cabanyal. La presenza della Huerta è uno dei motivi per cui la città è stata nominata nel 2017 ‘Capitale dell’Alimentazione Urbana Sostenibile’. A Valencia anche il trasporto è verde: ci si muove facilmente con tram e bus o in bicicletta lungo i 160 km di piste ciclabili. Chi non pedala ha a disposizione 94 km quadrati di zone pedonali, inclusi i nuovi spazi in piazza de la Reina, piazza dell’Ayuntamiento e piazza Brujas tra il Mercato Centrale e La Lonja.

Info: www.visitvalencia.com.

Maiorca e il turismo responsabile

Turismo responsabile anche a Maiorca dopo la presentazione del ‘Compromiso del Turismo Responsable de Mallorca’, che proietta nel futuro l’isola, descrivendo ciò che ci si aspetta dai visitatori per preservare una destinazione meravigliosa, per viverla e nello stesso tempo visitarla; è un ambiente fragile, che va protetto con regole sulla convivenza tra turisti e residenti. Tutto nell’ottica della sostenibilità e dei viaggi responsabili per mantenere la reputazione dell’isola come una delle migliori destinazioni nel Mediterraneo, mirando a una nuova categoria di turisti: i Glocal, cioè globali ma con un cuore locale. Il cuore del ‘Compromiso’ è nello scopo che si propone: promuovere un turismo sostenibile e modellare un’isola in cui visitatori e residenti convivono, godono, sperimentano e preservano la natura, i valori e la bellezza di Maiorca. E lo slogan è accattivante: ‘Maiorca sarà tua per un po’, prenditi cura di lei’. Obiettivi pratici come aiutare a mantenere puliti i sentieri escursionistici e le coste, seguire i passaggi segnalati evitando di calpestare o sradicare piante e non disturbare gli animali, a maggior ragione non turbare l’ecosistema marino. Insomma, ridurre al minimo l’impatto ecologico, anche nel consumo di acqua e energia; e poi spostarsi a piedi o in bici, usare il trasporto pubblico o veicoli elettrici, privilegiare nella scelta di alloggi e servizi quelli con le migliori pratiche di sostenibilità. E nello shopping, a pranzo e a cena scegliere prodotti coltivati in casa, sostenere i mercati locali e l’artigianato. Info: pledge.fundaciomallorcaturisme.net/esCammino ESSE’ una proposta turistica alternativa attraverso esperienze sostenibili e responsabili in Catalogna, Aragona, La Rioja, Castiglia e León e Galizia, sull’esempio del più famoso Cammino di Santiago. Progetti e iniziative sono di ESS, ‘Economia Social y Solidaria’, per generare impatti positivi sul territorio. Il prodotto finale del progetto consiste in un ambiente digitale e materiale promozionale da cui conoscere e pianificare tour e visite a progetti culturali locali, cooperative di sviluppo e artigiane, progetti di apprendimento, ambientali e di lotta contro lo spopolamento, oltre a esperienze di turismo sociale e di supporto. Il progetto nasce nel 2010 per portare alla comprensione dei fondamenti e dei principi dell’economia solidale e arrivare, anni dopo, a offrire esperienze immersive per promuovere un turismo sostenibile e responsabile, con le persone al centro. Due gli obiettivi alla base: stabilire collaborazioni tra le diverse iniziative promuovendo una rete di turismo alternativo e sostenibile e aumentare la visibilità dell’Economia Sociale e Solidale nell’industria turistica. Insomma, il progetto intende realizzare la mappatura tra i territori partecipanti per creare un percorso statale di turismo sostenibile.

Info: www.elcaminoess.com

ARTE E CULTURA

Ampliamento Museo di Belle Arti di Bilbao

Norman Foster e Luis María Uriarte sono gli architetti incaricati di ampliare il Museo di Belle Arti di Bilbao con il progetto ‘Agravitas’; al costo di 45 milioni di euro, verrà terminato alla fine del 2024. Nel frattempo il museo resterà parzialmente aperto per mostre e visite gratuite. Nel nuovo progetto di ampliamento il museo risponderà agli standard della sostenibilità ambientale, con un aspetto moderno e di armonia nello skyline cittadino, per diventare un nuovo punto di riferimento, a misura d’uomo e in dialogo con il tessuto urbano. L’edificio originale del 1945 torna a essere centrale, poiché proprio lì sarà situato il nuovo ingresso principale del museo; inoltre verrà creata una grande cupola futurista. Saranno effettuati anche lavori per migliorare la fruibilità delle sale; la nuova struttura si sovrapporrà a quella originale e sarà strutturata su due piani: le sale del piano inferiore ospiteranno gli incontri didattici e i laboratori per il pubblico, mentre la grande sala del piano superiore accoglierà le mostre temporanee. Tra i punti di forza del nuovo edificio rientrano le strategie per il risparmio energetico e il basso impatto ambiente: dall’uso della ventilazione incrociata all’impiego della luce naturale, dal riciclo dell’acqua piovana ai pannelli solari in copertura.

Info: www.bilbaomuseoa.eus

Il Museo del Flamenco a Jerez de la Frontera

Mancano poche settimane all’apertura del nuovo Museo del Flamenco di Andalusia e Centro di Documentazione, con base a Jerez de la Frontera. Gli spazi destinati al Museo nasceranno in 4 edifici del centro storico, tra piazza Belén e calle Barranco. Le strutture comunali - già esistenti e in parte da costruire - saranno collegate tra di loro ma avranno entrate indipendenti. Si tratta di oltre 3 mila metri quadrati di spazi, di cui quasi 2500 destinati al Museo, il resto al Centro Andaluz de Documentación. L’entrata principale sará da calle Barranco e ospiterà varie sale espositive dedicate alla storia e ai protagonisti del canto, della musica e del ballo. Nelle altre sale si illustrerà il rapporto tra il flamenco e l’arte, in particolare la pittura; un auditorium ospiterà spettacoli, mostre cinematografiche, presentazioni e conferenze, oltre a una caffetteria e a un negozio. Sarà uno spazio unico al mondo, punto di riferimento per artisti, appassionati e studiosi del flamenco, e contribuirà a rivitalizzare il centro storico di Jerez de la Frontera. Il museo, inoltre, completa l’offerta culturale gaditana perché sarà realizzato accanto al recente Centro culturale Lola Flores, indimenticata protagonista del canto flamenco.

Info: www.turismojerez.com

Il nuovo Centro Herrera a Valencia

A Valencia nell’ex Palazzo Valeriola, edificio del secolo XVII ricco di storia, sorgerà il nuovo Centro di Arte Contemporanea Hortensia Herrero. Ospiterà la collezione privata della mecenate e collezionista, che include un centinaio di opere di 50 artisti internazionali del calibro di David Hockney, Lichtenstein, Andreas Gursky, Anselm Kiefer, Georg Baselitz, Mat Collishaw o Anish Kapoor, oltre ad artisti spagnoli di spicco tra cui Mirò, Jaume Plensa e Manolo Valdés. Il centro ospiterà anche esposizioni temporanee e opere site specific, cioè realizzate proprio per questo spazio. Per scoprire tutti i segreti della collezione e la storia dell’edificio sono previste visite guidate gratuite ogni martedì alle 17; è possibile organizzare anche visite guidate esclusive.

Info: www.visitvalencia.com

Mostre da non perdere all’inizio del 2024

Il Museo de la Evolución Humana di Burgos ospita fino a metà giugno ‘Un mamut en Burgos’, l’esposizione di un giovane esemplare di mammuth, lungo 6 metri e alto 3,5, che fu ritrovato in Siberia nel 2017 e che probabilmente risale a 50mila anni fa. In mostra lo scheletro del maestoso animale, che affascina grandi e piccoli.

‘Tiempos modernos’ è il titolo della mostra che il Museo Nacional de Escultura di Valladolid ospita fino al 17 marzo. L’esposizione riunisce 79 opere di artisti dalla fine del XV all’inizio del XVI secolo, provenienti da più di 30 musei spagnoli e alcune opere inedite, come ‘Cristo yacente’ di Sebastián de Almonacid, ‘San Pedro Mártir de Verona’ di Gil de Siloé e una tela di Pedro Machuca, ‘Descendimiento’. In mostra sculture, dipinti, documenti, libri, gioielli e tele a dimostrazione della ricchezza e varietà artistiche dei nuovi ‘tempi moderni’.

Fino al 30 aprile nel Museo Dalì di Figueres si può vedere ‘Il Cristo’, esposto nella mostra ‘Dalí. El Cristo de Portlligat’. La tela torna in Spagna dopo 70 anni dalla Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow: definita dallo stesso artista “rivoluzionaria, diversa dalle altre”, è allestita nell’ultima sala del percorso museale e contrasta con le altre opere surrealiste dell’artista come il sofà a forma di labbra o le facce decomposte. Nel quadro, ispirato a un disegno di San Juan de la Cruz e dipinto nell’atelier di Portlligat, si osserva un Cristo visto dall’alto, di cui non si vede il volto, senza corona, né spine, né chiodi. Lo sguardo del Cristo di Dalì è rivolto ai pescatori mentre lavorano al porto di Portlligat; qui lo stesso pittore aveva trascorso 50 anni della sua vita accanto a Gala. Nella mostra ci sono anche opere inedite tra cui documenti, disegni preparatori, studi e bozzetti realizzati tra il 1948 e il 1958, arricchite da materiale audiovisivo.

Nel Museo Sorolla di Madrid è possibile visitare fino al 31 marzo la mostra ‘Sorolla, viajar para pintar. Otra visión de España’, un omaggio allo straordinario interprete della pittura en plein air e al grande viaggiatore per il centenario della sua scomparsa.

Nel museo Thyssen Bornemisza di Madrid sono previste tre interessanti mostre: la retrospettiva ‘El realismo íntimo de Isabel Quintanilla’, dal 27 febbraio al 2 giugno; ‘La mirada descentrada. Arte y colonialismo en las colecciones Thyssen’, dal 25 giugno al 20 ottobre; e ‘Gabriele Münter La gran pintora expresionista’ dal 12 novembre al 9 febbraio 2025, la prima retrospettiva in Spagna incentrata su una delle interpreti più importanti dell’espressionismo tedesco di inizio XX secolo. Sempre a Madrid, il Museo Reina Sofía ospita la mostra ‘Picasso 1906: la gran transformación’ sul contributo del grande pittore andaluso all’arte moderna.

La Sala Recoletos della Fondazione Mapfre di Madrid presenta fino al 5 maggio una mostra sul pittore Marc Chagall, grande interprete di un’arte tra l’espressionismo russo, il surrealismo e il cubismo. L’esposizione ‘Chagall. Un grito de libertad’, frutto della collaborazione tra La Piscine - Musée d’Art et d’Industrie André Diligent (Roubaix), la Fondazione Mapfre e il Musée national Marc Chagall di Nizza, presenta l’opera artistica dell’artista bielorusso alla luce dei fatti storici di cui fu testimone, dalle guerre all’esilio.

Il Museo d’Arte Contemporanea (MACBA) di Barcellona ospita fino all’1 aprile una retrospettiva sull’artista algerina Lydia Ourahmane, con una selezione di opere - installazioni, video e sculture - che fanno riflettere su temi come l’immigrazione e il colonialismo.

Sempre a Barcellona Palau Martorell ospita fino al 24 marzo giugno ‘Chagall. El color de los sueños’, una selezione di oltre 150 opere di Marc Chagall che ripercorre tutta la sua carriera artistica. Parte di queste opere non sono mai state esposte prima in Spagna: particolare attenzione è data ai riti e alle tradizioni russe ed ebraiche a cui Chagall era legato, alla sua spiritualità, al suo legame con la letteratura e con Parigi, città che lo accolse.

Info: www.museoevolucionhumana.com - www.mnescultura/inicio.html - www.salvador-dali.org/es/ - www.cultura.gob.es/msorolla/inicio.html - www.museothyssen.org - www.museoreinasofia.es - www. fundacionmapfre.org - www.macba.cat/espalaumartorell.com/es - www.spain.info/it/ricerca/eventi-culturali-spagna.

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