Il famoso Almanacco Barbanera è già in libreria ed in edicola, insieme al Calendario lunario.

Almanacco Barbanera: tanti consigli per un vivere quotidiano consapevole e rispettoso della natura

  In viaggio tra gusto e cultura  

Nei giorni scorsi, in visita a Foligno abbiamo potuto visitare anche la sede della Fondazione Barbanera 1762 ed il suo Orto Giardino delle Stagioni in via San Giuseppe 1, a Spello.

Foligno è una delle città più importanti dell’Umbria dove non si può non visitare la Dimora della famiglia Trinci, che regnò sulla città dal 1305 al 1439, all’interno si possono ammirare i classici esempi di tardogotico che caratterizzavano il Palazzo già dai tempi della costruzione. Il cortile interno ospita una bellissima scala gotica decorata con particolari geometrie e affreschi tardogotici. Dentro a Palazzo Trinci ci sono inoltre presenti la Pinacoteca Civica, il Museo Archeologico e il Museo multimediale dei tornei, delle giostre e dei giochi; la cattedrale dedicata a San Feliciano, Patrono di Foligno, che vi fu sepolto intorno al XII secolo. La chiesa ha due facciate ed un interno in stile Neoclassico con una sola navata. Nel Palazzo delle Canoniche c’è il Museo Diocesano con 50 opere e la meravigliosa Cripta di San Feliciano; l’opera “Calamita Cosmica”, rappresentazione di uno scheletro umano gigante, lungo 24 metri e largo 9, con una grande e misterioso becco al posto del naso di De Dominicis, realizzata nel 1988 con vetroresina, ferro e polistirolo, situata all’interno della Chiesa SS. Trinità in Annunziata; il Museo della Stampa, posto all’interno di Palazzo Orfini, che offre su tre piani testimonianze della lavorazione della carta. All’interno del Museo è presente la Dantesca, una pagina originale della Divina Commedia dove Dante descrive il territorio Umbro.

Ricordiamo che il lunario dell’astronomo e filosofo Barbanera è stato dato alle stampe, per la prima volta, nel 1762, a Foligno, venduto nelle fiere e nei mercati. La sua fama è cresciuta, di giorno in giorno, fino a diventare il lunario italiano per eccellenza. Nel 1768 al lunario è stato affiancato un almanacco.

I Lunari e gli Almanacchi Barbanera sono pubblicati dall’Editoriale Campi, storica casa editrice specializzata in editoria popolare, che, presto, ha superato i confini regionali, diffusa per fiere e mercati dai venditori ambulanti: l’Editoriale Campi, ad esempio, ha dato vita ai “pianeti della fortuna”, ai fogli volanti con i testi delle canzoni, divenuti “Il Canzoniere della Radio”, da cui prese le mosse negli anni ’50 il periodico “Sorrisi e Canzoni Tv”, che ha segnato la storia del costume del nostro Paese ed è stato pubblicato dalla Campi fino al 1980.

La “Tipografia Giuseppe Campi”, divenuta, poi, “Editoriale Campi, è nata, nel 1892, a Foligno.

Al Calendario ed all’Almanacco Barbanera, si sono uniti, sempre a firma Barbanera, i Servizi Editoriali Barbanera, vale a dire una serie di rubriche accolte nelle pagine di periodici italiani (quotidiani, settimanali, mensili), radio, tv e siti internet.

Parte dell’attività editoriale è anche la collana di volumi nota come “Biblioteca di Barbanera”, con titoli legati ai più tradizionali saperi dell’astronomo e filosofo di Foligno.

Nel 2015 alla Collezione di Almanacchi Barbanera 1762-1962, conservata dalla Fondazione Barbanera 1762, è stato assegnato il riconoscimento Unesco, “Memoria del Mondo”, il programma che tutela il patrimonio documentario dell’umanità ed accoglie espressioni dell’ingegno umano che hanno contribuito al progresso delle civiltà.

La Collezione di Almanacchi e Lunari Barbanera, costituita da 356 esemplari datati dal 1762 al 1962 è la più completa al mondo. Il suo valore è universale e deriva dal suo essere simbolo di un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura e l’identità di intere nazioni prima dell’avvento delle più moderne forme di comunicazione di massa.

Alle soglie del 2020, infatti, il centro di ricerca ha aperto i suoi cassetti per rendere accessibile in rete la collezione di lunari Barbanera dal 1762 ad oggi: basta un solo click, infatti, per entrare nel sito www.barbanera1762.com, che raccoglie la digitalizzazione di circa 800 documenti della Fondazione, realizzata in collaborazione con Archivi di valore, tra cui, segnaliamo, ad esempio, il prestigioso fondo Barbanera Unesco, la collezione di almanacchi e lunari Barbanera riconosciuta dall’Unesco “Memoria del Mondo”, patrimonio documentario dell’umanità, simbolo universale della cultura d’almanacco.

La Fondazione Barbanera si è rivelata uno spazio della memoria, un luogo che accoglie documenti, studi, progetti fra tradizione e futuro. Una realtà unica che viaggia con la sua biblioteca anche online sul sito www.bibliotecabarbanera.it.

Barbanera è diventata, così, un’istituzione, una sorta di “vangelo” dei ceti rurali, che, lo sottolineiamo, ha affascinato anche personaggi illustri, come, ad esempio, Gabriele d’Annunzio, che, nel 1934, definì il Barbanera … il fiore dei Tempi e la saggezza delle Nazioni.

Sinonimo di almanacco, lunario e calendario, la voce Barbanera compare anche nei maggiori dizionari italiani.

Anche se, nel tempo, i lettori si sono urbanizzati, vivono esigenze, luoghi e ritmi diversi, Barbanera continua ad affascinarli, con i suoi consigli, le sue previsioni, l’amore per il mondo e per la natura. Con una filosofia di vita che guarda all’armonia. Tra l’uomo e le cose.

Sostenibile per vocazione, ricco di tradizioni e sempre attento al mondo che cambia, l'Almanacco Barbanera, dunque, da sabato 21 ottobre è già tornato nelle edicole e librerie italiane con tanti pratici consigli per un vivere quotidiano armonioso e consapevole.

L’edizione 2024, fresca e colorata, si propone nell’elegante veste grafica firmata da Roberta Pinti e con le sognanti illustrazioni di Monica Zani: immagini, tratte da antichi almanacchi, che giocano con soggetti dal gusto contemporaneo e riempiono le pagine di colori che invitano alla meraviglia e sfumano i confini tra passato e presente, suggerendo la ciclicità del tempo su cui si fonda tutto il pensiero di Barbanera.

Ogni dettaglio sottolinea la bellezza delle piccole cose, il filo conduttore, che attraversa tutto l’almanacco, dai dialoghi tra il saggio filosofo e l’amico Silvano - citazione dei Barbanera settecenteschi - alle pagine del giardino, quest’anno incentrate sui rapporti simbiotici e sulle convivenze pacifiche del mondo vegetale.

Rispetto al passato, la nuova edizione si è arricchita di tanti nuovi e utili consigli - ben quattro pagine in più ogni mese - dedicati al verde, alle attività in casa e al benessere personale, con il recupero di antiche tecniche e metodi naturali, qualche gioco per allenare la mente e tenere lontana la pigrizia e pillole per “amarsi un po’”. Mese dopo mese, le fasi della Luna e il ciclo delle stagioni ispirano le pagine dell’almanacco, esortano a fare tesoro di piccole idee contro lo spreco, a rivalutare antichi rimedi per la cura del corpo e dello spirito e a fare più verde il pianeta attraverso buone e consolidate pratiche per svolgere, al momento giusto e nel modo migliore, i lavori in casa e in cantina, nell’orto e nel frutteto, in giardino e sul balcone.

Per i piaceri da condividere a tavola, poi, ogni mese, l’Almanacco propone una ricetta delle tradizioni regionali italiane che valorizza ingredienti di stagione conditi con curiosità storiche, scientifiche e culturali.

Oltre che alla terra, l’occhio attento di Barbanera si alza, come sempre, anche al cielo, che tanto incuriosisce e un po’ orienta nel sentire e nel vivere quotidiano. Poste in apertura di ogni mese, le pagine dedicate agli astri abbinano alla presentazione delle costellazioni protagoniste del cielo di stagione, suggerimenti su come osservare i principali eventi astronomici senza bisogno di telescopi, curiosità tra mito e scienza e un glossario delle “parole celesti” più comuni.

Naturalmente il Barbanera 2024 non dimentica di riproporre i grandi classici della cultura d’almanacco: le previsioni astrologiche, degli specchietti sintetici sulle coltivazioni e i cibi di stagione, proverbi tramandati di generazione in generazione e la tradizionale tavola delle effemeridi con i santi del giorno, gli orari del levare e calare del sole e della luna, previsioni meteo, curiosità calendariali e le più importanti ricorrenze religiose e civili.

Simbolo universale di un genere letterario, che ha contribuito a diffondere cultura per tutti, e per questo riconosciuto “Memoria del mondo” Unesco (www.unesco.org/en/memory-world/collection-barbanera-almanacs), l'Almanacco Barbanera continua a farsi narratore e interprete del tempo. Forte di una saggezza antica, ma capace di stare al passo con i tempi, anche questo ottobre torna puntuale in edicola e in libreria, insieme al classico Calendario, per offrire ai propri lettori sempre nuovi spunti per vivere felici.

Intorno alla sede dell’Editoriale Campi e della sua redazione, un antico bachificio, e della Fondazione Barbanera 1762, oggi, c’è l’Orto Giardino delle Stagioni, uno spazio verde, opera del paesaggista Peter Curzon, ricco di fiori ed ortaggi e frutteti di archeologia arborea

L’Orto Giardino, una sorta di Almanacco “vivente”, è da percorrere e “sfogliare” seguendo le buone pratiche del Barbanera, i suoi gesti, i suoi proverbi, il buono e cattivo tempo.

Dove dormire: Hotel Casa Mancia Foligno (a pochi passi dal centro e a 2 km dalla Fondazione Barbanera) con camere ed appartamenti in Via Dei Trinci 44 - www. casamancia.com

Info: www.barbanera.it.

Giovanni Scotti

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