La collezione di Natale di Giovanni Cova & C. è un inno all’opera lirica di Giuseppe Verdi

Giovanni Cova & C. celebra, con la collezione Natale, il 210° Anniversario Verdiano

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Martedì 3 settembre, a Milano, presso il Grand Hotel ed de Milano, il brand milanese di lievitati Giovanni Cova & C. ha presentato la collezione di Natale che è dedicata a Giuseppe Verdi, grazie alla nuova collaborazione culturale con Archivio Storico Ricordi

La collezione di Natale racconta la grandezza e l’umanità di chi ha composto alcuni dei più celebri melodrammi di tutti i tempi.

Il 210° anniversario verdiano, dunque, sarà celebrato non solo con la messa in scena del Don Carlo, una delle opere fondamentali del grandissimo compositore italiano, che sarà rappresentata il 7 dicembre alla prima della Scala in occasione, cioè, della serata inaugurale della stagione 23/24, ma anche con la collezione Natale dei dolci lievitati di Giovanni Cova & C.

Giovanni Cova & C., con la tradizione gastronomica natalizia, fa il suo personale elogio all’arte e alla bellezza della musica lirica, siglando una nuova collaborazione culturale con l’Archivio Storico Ricordi, custode della più importante raccolta musicale privata del mondo.

Ricordiamo che il percorso di celebrazione delle eccellenze milanesi, l’arte dolciaria da un lato, e quella musicale dall’altra, è iniziato nel 2017, grazie ad una convergenza d’intenti, volta a valorizzazione il patrimonio artistico e musicale del nostro paese, raccontando alcuni dei più importanti frammenti della storia italiana e dei suoi illustri personaggi.

Quest’anno, come già detto, tale collaborazione prosegue con un tributo ad uno dei più celebri maestri del melodramma di tutti i tempi.

Giovanni Cova & C., con la sua maestria pasticciera, frutto di un ossequioso rispetto per l’antica ricetta milanese e con una passione minuziosa per incarti raffinati ed esclusivi, quindi, ha dato vita alla speciale collezione Natale Giuseppe Verdi dove bontà e arte si fondono all’unisono.

La collezione offre sei proposte di gusto.

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Non manca l’immancabile panettone classico con uvetta e canditi, presentato in tre diverse confezioni: incartato a mano, in un’elegante latta o nella scatola regalo.

Per chi predilige gusti più ricchi, c’è il panettone farcito con crema di “pistacchio verde di Bronte DOP”, la variante con pere e cioccolato e il morbido pandoro.

Quest’anno, per gli amanti dei sapori intensi, Giovanni Cova & C. ha studiato nuove ricettazioni gourmet come il panettone con fragole, cioccolato bianco e pepe verde e il panettone al cremino con gocce di cioccolato bianco, farcito con gianduia e ricoperto di cioccolato fondente e granella di cacao.

Ogni variante di gusto è avvolta da una raffinata confezione che trova ispirazione dai figurini dei costumi delle opere verdiane realizzati dalla metà dell’Ottocento agli inizi del Novecento.

Gli incarti esplodono i dettagli cromatici e i preziosi particolari di stoffe e gioielli, scelti fra quelli disegnati dai più rinomati costumisti dell’epoca: dalle Odalische create da Damore per Il Corsaro del 1848 ai costumi di Luigi Bartezago per I Vespri Siciliani ai Generali della prima scaligera di Aida del 1872 di Girolamo Magnani alla Principessa Eboli di Alfredo Edel per il Don Carlo, fino alla Dama di Un Ballo in maschera disegnata da Giuseppe Palanti per una ripresa scaligera del 1903.

Le rielaborazioni grafiche dei bozzetti, così come quella dell’iconico ritratto di Giuseppe Verdi apposto sugli incarti, sono state possibili grazie al sodalizio con l’Archivio Storico Ricordi, depositario di una straordinaria raccolta di documenti musicali: partiture, lettere, bozzetti e figurini, libretti, foto d’epoca e i manoscritti originali di 23 delle 28 opere di Giuseppe Verdi.

L’omaggio di Giovanni Cova & C. a Giuseppe Verdi continua anche all’interno degli incarti stessi: ogni gusto di panettone, infatti, racchiude, nella sua confezione, una riproduzione, in formato cartolina, di cinque diversi acquerelli realizzati dal celebre illustratore Leopoldo Metlicovitz, che ci restituisce le atmosfere di Villa Sant’Agata, l’amata residenza di Verdi. Questi schizzi, che hanno come protagonisti lo stesso Giuseppe Verdi e la sua tenuta, sono nati da una visita di Metlicovitz nell’estate del 1900 insieme a Giulio Ricordi con la moglie Giuditta Brivio e il soprano Teresa Stolz.

Ogni confezione contiene anche un segnalibro che riproduce il ritratto sorridente di Giuseppe Verdi e la sua firma augurale, tratta da una delle oltre 1.700 lettere e biglietti autografi del Maestro conservati in Archivio.

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