Le barche, elettriche, si guidano senza patente e sono sbloccabili via app

E-ssence, la prima startup per il boat sharing elettrico

  Ambiente, Sicurezza e Trasporti  

A Monaco, allo Yacht Club, in occasione della terza edizione della fiera “Smart and Sustainable Marina”, in programma il 24 e il 25 settembre, sarà presentato E-ssence, il primo boat sharing elettrico completamente on line: barche elettriche che si guidano senza patente e sono sbloccabili via app, come una bici affittata in una città.

Attualmente la start up mette a disposizione due imbarcazioni, che sono arrivate dal cantiere svedese Nimbus.

I motori sono da 30 kW: essendo sotto i 40 CV le barche, quindi, si possono usare senza patente. La batteria è da 30 kWh. La velocità di crociera è di 12/13 nodi con un’autonomia da 3/4 ore. Le imbarcazioni sono lunghe 6.30 metri fuori tutto, per una capienza massima di 6 persone e sono dotate di prendi sole a prua e a poppa, tavolino a scomparsa, impianto audio pro, caricatore usb, computer di bordo e simrad con cartografie. Le barche, lo precisiamo, sono ad emissioni zero, ma sono arrivate in Italia trasportate da Tir.

In ottica green, E-ssence ha deciso di compensare l’anidride carbonica con una piccola quota dello sharing riservata ad una startup (Seathechange) che pianta peonie. Alle due barche nei prossimi mesi saranno aggiunte altre barche grazie a convenzioni con i cantieri navali che forniranno i loro mezzi nei periodi di fermo.

Basta il cellulare: si cerca nella mappa dell’app la barca più vicina. Ci si avvicina, si sblocca il timone con un click. E poi si naviga, liberamente, senza patente nautica.

Nasce, così, in Italia il primo boat sharing elettrico completamente on line, un modello che in Europa esiste solo in Olanda.

I fondatori, Michele Lauriola, e Leonardo Caiazza, hanno dichiarato: Soluzione ideale per visitare i parchi naturali. - Un mercato da 60 milioni di euro in Italia.

Il progetto E-ssence, lo precisiamo, è stato ideato dal 33enne Michele Lauriola, originario di Manfredonia e ora residente a Montebelluna, nel Trevigiano, ed il 34enne Leonardo Caiazza, originario di Parma e ora residente a Forte dei Marmi (Lucca).

I due giovani imprenditori hanno elaborato la loro idea all’interno della Bologna Business School dove, nel 2023, hanno conseguito un MBA in green energy e sustainable business.

La loro iniziativa è stata oggetto di due programmi di incubazione: il BigBo di Pixel e Banca Sella e il Nowtilus, il sea innovation hub ligure.

I due fondatori hanno aggiunto: Annunciamo l’arrivo della web App, a breve sarà disponibile la versione mobile. Il nostro sistema è completamente automatizzato. Si sblocca la barca, si naviga anche con l’assistenza di un virtual skipper che suggerisce itinerari e mete da visitare, poi si ormeggia e si blocca ma non prima di aver messo in carica la barca. Questo è l’unico obbligo per l’utente.

La start up, che ha sviluppato sia il software che l’hardware per la gestione delle procedure, ha iniziato l’attività con due barche, prodotte dal cantiere svedese Nimbus: una è ormeggiata nel porto di Mirabello a La Spezia e la seconda è data in licenza ad un operatore sul Lago di Garda, a Lonato del Garda.

Lauriola e Caiazza hanno precisato: Le prime settimane di operatività sono andate molto bene: sold out nei week end. Ma molte richieste stanno arrivando dalle 22 aree marine protette italiane, ecosistemi fragili da salvaguardare dove muoversi con barche a scoppio danneggia gli equilibri naturali. Lì vorremmo orientare il nostro business.

Il modello, che ben funziona in Austria, in particolare in Carinzia, è del tutto innovativo in Italia.

Lauriola e Caiazza, infatti, sono i primi a proporre un progetto di questo genere, che vede come competitor solo alcune aziende sarde che affittano gommoni a scoppio. A livello europeo, ad Amsterdam ci sono dei sistemi simili che uniscono alta tecnologia e una scelta di trasporto totalmente green. Il business attorno al noleggio di barche elettriche, peraltro, è in crescita. Stando alle ricerche più recenti (Fonte: report Mordor Intelligence), il mercato a livello mondiale dovrebbe salire del 5% da qui al 2027, arrivando a 20 miliardi, quello europeo a 6,5 miliardi nello stesso periodo. In Italia al momento sono “solo” 60 milioni di euro.

Lauriola e Caiazza hanno concluso: A breve sarà offerta in sharing anche l'attrezzatura per fare snorkelling. Si tratta di pacchetti con l’indicazione di itinerari e punti di attrazione subacquea. Una nicchia molto interessante perché la silenziosità del motore elettrico non spaventa i pesci ed è possibile ammirarli con più facilità. In più offriamo un servizio meteo e SOS bottom per i casi di emergenza. Attraverso l’app il cliente può geo-localizzare le imbarcazioni, prenotare e sbloccare i natanti. Non solo, a breve vogliamo estendere l’intermodalità, coordinandoci con aziende che affittano biciclette e auto elettriche. E magari espanderci all’estero, ad esempio in Austria o sul lago di Lugano, in Svizzera per partecipare al progetto teso ad aumentare la mobilità sul lago riducendo quella su gomma.

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