Il volume consiglia i locali del Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia dove si può stare bene a tavola

Non sono quelli delle stelle di Arrigo Cipriani

  Cultura e Spettacoli  

E’ uscito nelle librerie, per Antiga Edizioni, l'atteso volume “Non sono quelli delle stelle”, stare semplicemente bene a tavola tra sapori e storie della cucina del Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, di ARRIGO CIPRIANI.

Il volume racconta le 12 regole di Arrigo Cipriani, veneziano, il più famoso ristoratore italiano nel mondo, quello dell'Harry's Bar, il leggendario locale frequentato da premi Nobel, Oscar, re e regine ed artisti del mondo.

Arrigo Cipriani afferma che il vero ristorante italiano è la trattoria che ha la capacità di mantenere la tradizione pur in un costante rinnovamento. Arrigo Cipriani è anche convinto che le trattorie dovrebbero essere riconosciute come Patrimonio dell'Umanità.

Non più i ristoranti "delle stelle", non più la Nouvelle Cuisine francese cresciuta dagli anni Settanta, non più gli chef, ma le cuoche e i cuochi, chiamati nel termine italiano. Che sanno presentare dei piatti gustosi.

Nel libro Non sono quelli delle stelle sono state selezionate 200 trattorie e ristoranti del Triveneto (Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia) che rispettino le 12 regole di Arrigo Cipriani, scelti da un gruppo di giornalisti enogastronomi: Edoardo Pittalis, firma nota del giornalismo del Nord Est, Maurizio Drago, giornalista "enogastroturista" che ha coordinato i lavori, ed Andrea Cescon, curatore editoriale, e Italo Peretto, che ha sostenuto il progetto.

Questo libro, ci piace sottolinearlo, non è una guida, ma è un vero "cambio di rotta" che porta a stare semplicemente bene a tavola tra sapori e storie.

Il libro descrive le storie di cibi e trattorie narrate dallo storico Danilo Gasparini, ma anche del cibo del futuro con il cuoco dello spazio Stefano Polato, colui che prepara da mangiare agli astronauti (Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano e Paolo Nespoli) e della storia dei nomi delle trattorie di Sara Cordella.

Un grande lavoro di squadra, uscito in pieno covid, … perché è giusto valorizzare la nostra ristorazione purtroppo fortemente penalizzata dalla pandemia.

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